L’orchestra mozart dell’accademia filarmonica di bologna si prepara a un nuovo concerto il 29 maggio alle 20.30 nella sala bossi del conservatorio G.B. Martini. Il programma si concentra su Johannes brahms e fa parte della rassegna “aimez-vous Brahms?“, che mette in luce la musica da camera del compositore tedesco, ricordando la sua nomina ad accademico filarmonico a bologna, datata 25 gennaio 1895.
Alcuni protagonisti e opere di brahms per la serata
Il concerto vede impegnati alcuni tra i solisti dell’orchestra mozart, una formazione nota per l’attenzione verso i brani da camera. Tra i musicisti figurano i violinisti Francesco Senese e Manuel Kastl, affiancati da Simone Briatore e Francesca Piccioni alle viole. Ai violoncelli si alternano Gabriele Geminiani e Walter Vestidello.
Il programma propone l’esecuzione di due opere di brahms: prima il quintetto per archi n. 1 in Fa maggiore, op. 88, seguito dal sestetto per archi n. 1 in Si bemolle maggiore, op. 18. Questi brani rappresentano una parte importante della produzione cameristica di brahms, caratterizzati da una scrittura complessa e ricca di sfumature. Le armonie dense e il dialogo tra gli strumenti mettono in risalto la maestria del compositore nell’equilibrare le voci.
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Un legame con la tradizione musicale bolognese
Non a caso, la scelta di questi pezzi sottolinea un legame con la tradizione di musica da camera, centrale nella stagione musicale bolognese.
Il senso storico della rassegna aimez-vous brahms?
La rassegna “aimez-vous Brahms?” celebra la figura di Johannes brahms anche attraverso un particolare anniversario: la sua nomina ad accademico filarmonico di bologna, risalente a 130 anni fa. Questo evento, avvenuto il 25 gennaio 1895, è un motivo di memoria per la storica accademia cittadina.
Il progetto intende presentare gradualmente la musica da camera di brahms, offrendo un approfondimento su brani significativi e sulla loro evoluzione. La programmazione proseguirà fino alla primavera del 2026, quando verranno eseguiti il sestetto n. 2, op. 36 e il quintetto n. 2, op. 111. Questa scelta crea un percorso di scoperta attraverso le opere più importanti del compositore tedesco.
Il concerto del 29 maggio si colloca così come un primo passo di un percorso più ampio che mette in luce le diverse anime della musica di brahms, soprattutto nel confronto tra le sue composizioni cameristiche. La rassegna riflette la vitalità delle istituzioni musicali bolognesi nel mantenere vivi i legami con la storia e la tradizione.
L’orchestra mozart e il concerto sinfonico previsto a dicembre
Dopo l’appuntamento con la musica da camera, l’orchestra mozart tornerà a bologna nel mese di dicembre con un concerto sinfonico atteso. Il progetto, nato nel 2020 ma rimandato per via della pandemia, proporrà un confronto tra autori classici e neoclassici.
Il programma includerà la sinfonia in Do di Igor Stravinskij, la sinfonia n. 92 in Sol maggiore detta Oxford di Franz Joseph Haydn e la sinfonia n. 1 in Re maggiore op. 25 chiamata Classica di Sergej Prokofiev. Queste composizioni rappresentano importanti tappe nello sviluppo del linguaggio sinfonico e mettono in evidenza la convivenza tra tradizione e modernità.
Riflessioni attorno al concerto sinfonico
Il concerto si preannuncia come un momento di riflessione sui legami tra passato e presente nella musica sinfonica. Attraverso l’esecuzione di capolavori di autori di epoche diverse, l’orchestra mozart evidenzierà le continuità e le contrapposizioni presenti nell’evoluzione della musica europea.
L’evento offrirà un’occasione per ascoltare opere che hanno segnato momenti cruciali nella storia musicale, rappresentando la sintesi di differenti stili.
Così, l’attività dell’orchestra mozart a bologna prosegue con appuntamenti dedicati a compositori fondamentali, mantenendo viva la tradizione musicale cittadina e internazionale. Il pubblico potrà seguire le varie tappe di questo percorso che spazia dalla musica da camera al repertorio sinfonico.