L’azienda Librandi a Cirò Marina rappresenta un esempio concreto di come valorizzare il territorio calabrese attraverso prodotti agricoli autentici. Famosa per i suoi vitigni autoctoni, la famiglia ha sviluppato un progetto olearo che si basa su cultivar locali e metodi di raccolta manuale, puntando a mantenere vivo il legame tra la terra e la cultura mediterranea. Il risultato è un olio extra vergine d’oliva che riflette l’ambiente in cui nasce, premiato nel 2025 per qualità e autenticità.
La tradizione dell’ulivo nella filosofia produttiva di librandi
Paolo Librandi spiega come l’ulivo non sia solo una coltura, ma parte integrante del sistema produttivo e culturale dell’azienda. La terra non viene sfruttata a caso, ma rispettata per le sue caratteristiche, per portare avanti una produzione che racconti in modo sincero la Calabria e il suo paesaggio. L’ulivo, tradizionalmente simbolo della dieta mediterranea, si sposa perfettamente con la vite, creando un equilibrio naturale nella gestione agricola.
Cultivar tradizionali e gestione familiare
Questa attenzione alle vocazioni del suolo ha portato all’adozione di cultivar tradizionali come Carolea e Tonda Strongolese. Oltre a queste, si inseriscono piccole quantità di Frantoio e Leccino, per affinare il profilo organolettico dell’olio, conferendogli eleganza e delicatezza. La conduzione dell’attività resta familiare e di piccola scala, cosa che permette di controllare ogni fase del processo e puntare su un prodotto artigianale ma di alta qualità.
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Tecniche di raccolta e lavorazione per mantenere intatta la qualità dell’olio
L’olio extra vergine d’oliva Librandi nasce da una raccolta a mano tra ottobre e novembre, momento in cui le olive sono mature al punto giusto per garantire un’ottima resa e un profilo sensoriale ricco. La brucatura manuale evita danneggiamenti e permette di selezionare il frutto migliore da portare immediatamente al frantoio. Il tempo tra la raccolta e la molitura è ridotto a meno di tre ore, un aspetto che influisce notevolmente sulla freschezza dell’olio prodotto.
Il processo di molitura e il frantoio aziendale
Il frantoio aziendale, in funzione dal 2005, è attrezzato con un impianto Alfa Laval a ciclo continuo. Questo sistema permette di ottenere un olio con basso contenuto di acidità, dall’aroma morbido e fruttato, arricchito da una nota speziata che richiama la macchia mediterranea. La cura nelle fasi produttive e la rapidità di lavorazione rappresentano scelte fondamentali per mantenere a livelli elevati la qualità dell’olio.
Patrimonio agricolo sostenibile e numeri della produzione
L’uliveto di Librandi copre 80 ettari all’interno di un complesso agricolo che si estende per 350 ettari totali, divisi tra sei tenute: Rosaneti, Arcidiaconato, Ponta, Pittaffo, San Biase e Brisi. L’azienda opera con un modello di coltivazione integrata, che tiene conto della salute del suolo e delle piante. La produzione di olio è volontariamente limitata per preservare la particolarità e la tradizione artigianale del prodotto.
Distribuzione e strategie commerciali
Non si superano le 20.000 bottiglie all’anno, distribuite principalmente nel canale horeca nazionale e in qualche mercato dei paesi vicini. Questa scelta commerciale mette in evidenza il carattere distintivo dell’olio Librandi, orientato a chi cerca qualità e autenticità più che quantità e diffusione di massa. Il lavoro olearo completa la filiera agricola e dà continuità all’occupazione in un periodo dell’anno in cui le attività agricole sono meno intense.
Riconoscimenti e gestione familiare dell’azienda librandi
L’olio EVO Librandi ha ricevuto nel 2025 il riconoscimento delle Cinque Gocce nella guida Bibenda, segno tangibile della reputazione che ha raggiunto nel mondo degli oli extravergine italiani. Il premio sottolinea la qualità del prodotto e il rispetto delle tradizioni locali, confermando la validità della scelta produttiva dell’azienda.
L’impresa è oggi guidata dalla seconda generazione della famiglia Librandi, composta da Raffaele, Paolo, Francesco e Teresa. Sono loro a portare avanti la gestione familiare, fatta di ricerca continua e attenzione alle pratiche sostenibili. La loro azione si concentra sulla valorizzazione delle cultivar calabresi e sull’attenzione all’ambiente, in una realtà che continua a investire nella cultura agricola del territorio senza rinunciare alla qualità.