Il programma “Lo stato delle cose” torna lunedì 12 maggio in prima serata su Rai 3 con una nuova puntata ricca di confronti politici, storie di cronaca e inchieste. La trasmissione condotta da Massimo Giletti propone un dibattito che tocca tematiche recenti come il ruolo della chiesa con papa Leone XIV, il lavoro povero in Italia, e questioni legate all’immigrazione. A seguire, un reportage su un caso di violenza e un’indagine sulle connessioni tra ultras, rapper e ’ndrangheta, fino ad arrivare alla gestione della Gintoneria di Milano.
Il dibattito sul ruolo della chiesa e papa leone xiv
La puntata si apre con un confronto tra Alan Friedman e Augusto Minzolini sul significato della chiesa guidata da Leone XIV nel contesto mondiale attuale. La discussione verte soprattutto sulla figura del primo papa statunitense della storia e sul suo rapporto con l’ex presidente Donald Trump. Leone XIV sembra aver segnato un punto di svolta, mettendo in luce nuovi equilibri tra religione e politica internazionale.
Il dialogo mette in evidenza le scelte del pontificato statunitense, che hanno suscitato molteplici reazioni. Da un lato, la chiesa acquista visibilità globale, dall’altro si trova a dover gestire criticità legate all’autorità morale di un papa che proviene da un contesto politico particolarmente polarizzato. Al centro emerge la questione del peso politico della chiesa nella diplomazia mondiale e nelle alleanze strategiche.
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Immigrazione e il dibattito di vladimir luxuria e francesco storace
Sul tema migratorio il programma mette a confronto le opinioni di Vladimir Luxuria e Francesco Storace, protagonisti di un acceso dibattito partito dalle parole di Leone XIV che ha invitato a “costruire ponti” tra i popoli. La discussione indaga i limiti e le possibilità delle politiche migratorie in Italia, ponendo l’accento su aspetti umanitari e di sicurezza nazionale.
Luxuria sostiene una visione aperta, centrata su diritti e integrazione, mentre Storace esprime preoccupazioni legate all’ordine pubblico e all’impatto culturale dell’immigrazione. Le divergenze emergono anche sui numeri, sulle procedure di accoglienza e sulle misure da adottare per regolare i flussi migratori.
Il confronto segue varie implicazioni, sia nelle grandi città sia nei territori più periferici, dove la convivenza sociale a volte si complica per via delle tensioni legate al lavoro e all’accesso ai servizi. Si riflette inoltre sulle conseguenze politiche di una gestione, spesso contestata, delle migrazioni.
Il confronto politico sul lavoro povero in italia
Andrea Delmastro, sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia, e Stefano Bonaccini, presidente del Partito Democratico, discutono del fenomeno del lavoro povero, una realtà che coinvolge milioni di italiani. Il dibattito si focalizza sulle cause economiche e sociali, nonché sulle possibili risposte istituzionali.
Le testimonianze evidenziano come numerosi lavoratori svolgano attività a condizioni salariali insufficienti, in molti casi con contratti precari o part-time involontari. Il problema si accompagna a una carenza di tutele e alla difficoltà di accedere a forme di sostegno pubblico. Le posizioni politiche illustrano visioni differenti su come intervenire, dalle politiche di incentivazione all’impresa a quelle per la protezione del lavoratore.
Questo confronto sottolinea le difficoltà nel coniugare crescita economica e dignità occupazionale. Si osserva che il lavoro povero non è solo un problema economico ma anche sociale, poiché lega alla marginalizzazione una parte consistente della popolazione attiva.
La vicenda della donna bruciata e la difficoltà nel reinserimento lavorativo
La puntata dedica uno spazio a una vicenda particolarmente grave: quella di una donna vittima di un’aggressione da parte di un ex collega che le ha dato fuoco. Oggi la sua storia offre un caso di inchiesta, perché pur essendo tutelata da una legge regionale che le avrebbe garantito il diritto al lavoro, è ancora disoccupata.
Viene messa in luce la mancata applicazione delle normative e le difficoltà nel garantire un sostegno concreto alle vittime di violenza sul lavoro. Il racconto evidenzia le lacune amministrative e la mancanza di coordinamento tra enti, che rendono il reinserimento professionale un percorso complicato e spesso ostacolato.
Questo caso rivela anche una serie di problematiche legate alla protezione sociale e alle garanzie di tutela per chi subisce traumi fisici e morali sul posto di lavoro. Il lavoro non è solo un diritto ma anche parte fondamentale del processo di recupero e inclusione.
Ultras, rapper e ’ndrangheta: un’inchiesta sulle connessioni inquietanti
Un altro segmento importante dell’appuntamento riguarda l’inchiesta sulle relazioni tra ultras delle squadre di Milan e Inter, rapper come Fedez, Emis Killa, Lazza, e la ’ndrangheta calabrese. Questo intreccio coinvolge famiglie mafiose e l’ambiente musicale, svelando un circuito di potere che si estende dal mondo dello sport a quello dell’intrattenimento.
L’indagine segue i movimenti di persone e finanziamenti, evidenziando come la criminalità organizzata si intrecci con settori apparentemente distanti. Una particolare attenzione è riservata all’arresto di Monardo, ex consigliere comunale di Sorianello, già segnalato da tempo dal programma.
L’inchiesta solleva interrogativi sulle modalità con cui gruppi criminali coinvolgano figure pubbliche o personaggi dello spettacolo per rafforzare la propria influenza, e su come queste reti possano alterare dinamiche sociali e culturali alle basi.
La gestione della gintoneria di milano tra soci occulti e factotum
La serata si chiude con uno spazio dedicato alla Gintoneria di Davide Lacerenza, locale milanese al centro di recenti indagini. Davide Lacerenza viene indicato come il volto più noto, ma dietro di lui si celano Stefania Nobile, considerata socia occulta, e Davide Ariganello, definito dai magistrati come vero factotum dell’attività.
Il racconto approfondisce il ruolo di questi personaggi nell’organizzazione del locale, le dinamiche interne e le ambiguità tra apparente gestione e controllo effettivo. Lo studio ospita Asia Gianese, influencer e frequentatrice abituale del locale, per chiarire aspetti legati alla vita notturna milanese.
Si mette in luce come le responsabilità si intreccino tra società formali e ruoli di fatto, riflettendo un sistema complesso che rischia di sfuggire a un controllo rigoroso. Proprio questo ruolo ambiguo tra soci visibili e nascosti entra al centro del dibattito.