L'italiana in algeri torna al teatro costanzi con l'allestimento storico di emanuele luzzati

L’italiana in algeri torna al teatro costanzi con l’allestimento storico di emanuele luzzati

L’opera lirica di Rossini torna al Teatro Costanzi di Roma con l’allestimento scenografico di Emanuele Luzzati, diretto da Sesto Quatrini e Maurizio Scaparro, in programma dal 5 al 12 giugno 2025.
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Il Teatro Costanzi di Roma ripropone dal 5 al 12 giugno 2025 "L’italiana in Algeri" di Rossini, con l’allestimento scenografico di Emanuele Luzzati, un capolavoro visivo e musicale che celebra l’arte e la storia dell’opera italiana. - Gaeta.it

L’opera lirica torna a risplendere al teatro costanzi di roma con la riproposizione di l’italiana in algeri, capolavoro di rossini rappresentato con lo scenografico allestimento firmato da emanuele luzzati. L’evento segna un ritorno dopo oltre venti anni e celebra la memoria di uno degli artisti visivi più influenti nel panorama teatrale italiano. Lo spettacolo, in programma dal 5 al 12 giugno 2025, offre un’occasione unica per rivedere una produzione che ha fatto storia al teatro massimo di palermo e nella capitale.

L’opera di roma celebra emanuele luzzati con l’italiana in algeri

L’italiana in algeri torna al teatro costanzi con la versione ideata da emanuele luzzati nel 2000 per il teatro massimo di palermo. La produzione, caratterizzata da uno stile fiabesco e vivace, è stata diretta da maurizio scaparro e riproposta a roma nel 2003. Luzzati, scomparso nel 2007, ha lasciato un segno indelebile nella scena musicale italiana con le sue scenografie e i costumi che fondono arte figurativa e teatro.

L’allestimento rispetta fedelmente la visione originale: uno spettacolo con forme geometriche nette, colori intensi e sagome stilizzate capaci di trasformare l’ambientazione di algeri in uno spazio sospeso tra fantasia e comicità. I costumi, ideati da santuzza calì, completano l’atmosfera creando un quadro visivo coerente e spettacolare. La scelta di riprendere questa versione conferma l’importanza di luzzati nel mondo teatrale, celebrando un approccio scenico in grado di coniugare leggerezza e rigore artistico.

Il dramma giocoso di rossini che ha fatto storia

Il titolo scelto, che appartiene al genere del dramma giocoso, rappresenta un momento chiave nella carriera di rossini, dato che debuttò nel 1813 al teatro san benedetto di venezia e consacrò l’autore come protagonista dell’opera comica italiana. La rassegna al teatro dell’opera di roma offre così un’occasione per rivivere un pezzo di storia musicale e teatrale, attraverso una rappresentazione che punta a mantenere intatto il fascino originale.

Direzione musicale e cast d’eccezione per le repliche di giugno

Sul podio dell’orchestra del teatro dell’opera per la prima volta sale sesto quatrini, direttore romano con una carriera internazionale dietro le spalle. La sua guida segna un debutto importante alla testa dell’orchestra, chiamata a sostenere un’opera dal ritmo incalzante e dai momenti musicali di grande agilità. Il coro, diretto da ciro visco, accompagna i cantanti, conferendo compattezza e coordinazione alla messinscena.

Per la regia, maurizio scaparro ha affidato la ripresa a orlando forioso, che ha il compito di mantenere intatta la scenografia e l’allestimento originale. Questa scelta assicura coerenza visuale e attendibilità alla produzione, rispettando lo spirito dell’opera così come concepito da luzzati.

I cast vocali che si alternano durante le repliche

Sono due i cast vocali che si alternano nei principali ruoli durante le sei rappresentazioni previste. Per il ruolo di isabella si alterneranno chiara amarù e laura verrecchia . Mustafà sarà interpretato da paolo bordogna e adolfo corrado , mentre lindoro vedrà alternarsi dave monaco e giorgio misseri . Infine, per taddeo le voci saranno quelle di misha kiria e vincenzo taormina .

La prima replica è fissata per giovedì 5 giugno alle 20, seguita da quattro repliche fino al 12 giugno. Nell’occasione del 4 giugno è in programma un’anteprima riservata a giovani sotto i 30 anni, che consente a una fascia di pubblico più giovane di avvicinarsi all’opera con un prezzo agevolato.

La magia scenica di emanuele luzzati e il suo impatto sull’opera musicale

Emanuele luzzati ha lasciato un’impronta profonda nel panorama teatrale italiano grazie al suo stile scenico immediatamente riconoscibile. Nato come illustratore e artista visivo, ha portato nell’ambito dell’opera un linguaggio pittorico nuovo, basato su forme e colori che parlano direttamente allo spettatore.

Con l’italiana in algeri ha saputo creare un’atmosfera fiabesca e leggermente surreale, capace di esaltare i tratti comici e grotteschi del libretto. Il suo lavoro si distingue per la capacità di dare corpo a un mondo immaginario senza perdere di vista il contesto musicale e narrativo. La collaborazione con santuzza calì ha aggiunto uno strato di dettaglio ai costumi, valorizzando ogni personaggio con silhouette e cromatismi specifici.

Questo allestimento, grazie all’originale mix di arte visiva e teatro, risulta ancora oggi uno dei contributi più significativi alla rappresentazione delle opere di rossini. Riprenderlo al teatro dell’opera di roma significa non solo ricordare luzzati ma offrire agli spettatori una scena in cui la musica e le immagini si fondono, creando un’esperienza coinvolgente e peculiare.

Un ambiente in bilico tra favola e realtà

L’ambientazione di algeri si trasforma in uno spazio teatrale dove favola e realtà si incrociano: i personaggi appaiono più grandi di loro stessi attraverso sagome e colori, garantendo quella leggerezza necessaria a un dramma giocoso. Un omaggio che mantiene vivo il patrimonio culturale e artistico legato a questa produzione e al suo autore.

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