L'italia guida la crescita delle esportazioni food e beverage negli usa con un +10,9% nel primo trimestre 2025

L’italia guida la crescita delle esportazioni food e beverage negli usa con un +10,9% nel primo trimestre 2025

Nel primo trimestre 2025 l’Italia registra un aumento del 10,9% nelle esportazioni food & beverage verso gli Stati Uniti, superando Francia e Spagna grazie a prodotti di alta qualità e certificazioni biologiche.
L27Italia Guida La Crescita Del L27Italia Guida La Crescita Del
Nel primo trimestre 2025, l’Italia registra un aumento del 10,9% nelle esportazioni food & beverage verso gli Stati Uniti, superando Francia e Spagna, grazie a prodotti di alta qualità e certificazioni biologiche. - Gaeta.it

Nel primo trimestre del 2025, l’italia si distingue per un aumento significativo delle vendite di prodotti food & beverage destinati agli Stati Uniti. Questo risultato supera le performance di paesi come Francia e Spagna, consolidando il ruolo dell’italia nel mercato agroalimentare internazionale. Il dato emerge durante il Food Summit 2025, un evento dedicato ai protagonisti del comparto alimentare, che ha analizzato l’andamento delle esportazioni italiane nel settore.

Andamento delle esportazioni italiane nel food & beverage verso gli stati uniti

I dati presentati alla undicesima edizione del Food Summit indicano un incremento del 10,9% nelle vendite di prodotti alimentari e bevande italiani negli usa nel primo trimestre del 2025. Questa crescita è superiore rispetto a quella registrata dalla Francia che si attesta all’8% e dalla Spagna al 4%. La tendenza positiva riflette una forte domanda nei mercati statunitensi e il consolidamento della presenza italiana in una fascia di qualità alta.

Nel 2024, il settore agroalimentare italiano ha raggiunto un valore di esportazioni pari a 67,5 miliardi di euro, segnando un aumento del 8,3% rispetto all’anno precedente. Di questo totale, 7,8 miliardi di euro provengono dal mercato americano, rappresentando l’11,6% dell’export complessivo. La quota si divide in 4,9 miliardi per l’industria alimentare, 2,8 miliardi per le bevande e 114 milioni per l’agricoltura.

L’andamento dimostra come gli Stati Uniti restino un mercato strategico per le imprese italiane del food & beverage, che puntano a espandere ulteriormente la loro quota in settori di alta gamma.

Impatto della qualità e delle certificazioni biologiche sul mercato statunitense

Durante il Food Summit, Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa Sanpaolo, ha sottolineato come il posizionamento qualitativo dei prodotti italiani favorisca la difesa dai dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti. La quota di mercato italiana sulle importazioni americane risulta infatti concentrata nelle fasce di alta qualità; in molti settori il peso dell’alta gamma supera l’80% dell’export verso gli usa.

Questo orientamento verso prodotti premium consente all’italia di mantenere una posizione solida e differenziata rispetto ai concorrenti. Le imprese agroalimentari italiane puntano inoltre alla sostenibilità, con investimenti crescenti in certificazioni biologiche che incidono positivamente sulla redditività e sui numeri di vendita.

Le aziende con prodotti biologici stanno ottenendo risultati migliori in termini di fatturato, grazie alla crescente attenzione dei consumatori americani verso alimenti di origine controllata e rispettosi dell’ambiente.

Strategie aziendali davanti a sfide globali e mercato in evoluzione

Secondo un’indagine interna di Intesa Sanpaolo, le aziende italiane del settore stanno affrontando costi in crescita per materie prime ed energia. Anche i cambiamenti climatici restano una delle principali preoccupazioni, con riflessi sulle coltivazioni e sui processi produttivi.

Come risposta, molte imprese stanno cercando nuovi clienti in mercati alternativi per diversificare le vendite. Tuttavia, anche il mercato statunitense, già leadership nelle esportazioni italiane del food & beverage, registra un’accelerazione delle vendite, confermando il suo ruolo prioritario.

Le imprese stanno inoltre mettendo l’accento sugli investimenti per migliorare pratiche sostenibili e ottenere certificazioni che rendono i prodotti più appetibili e competitivi. Il trend evidenzia come la sostenibilità stia trasformandosi in un elemento imprescindibile per mantenere margini e conquistare nuovi segmenti di consumatori.

Un momento di riflessione sul mercato globale

Il Food Summit ha rappresentato quindi un momento per fare il punto sul ruolo dei prodotti italiani nel contesto globale, con conferme importanti sulla crescita economica e sulle scelte strategiche delle aziende. Le esportazioni verso gli Stati Uniti dimostrano un rilancio significativo che proietta il food & beverage italiano tra i principali protagonisti del mercato internazionale.

“Il valore della qualità e dell’attenzione al biologico si confermano fattori chiave per competere con successo in un mercato sofisticato come quello americano”, ha commentato Gregorio De Felice.

Change privacy settings
×