Roma ospita la sesta edizione dell’Italia Green Film Festival , un evento di rilievo internazionale che punta i riflettori su temi ambientali, sociali e culturali attraverso oltre 600 opere cinematografiche provenienti da 62 paesi. Riconosciuto dall’Unesco e dal Parlamento Europeo, il festival porta nella Capitale un forte messaggio di impegno civico e sensibilizzazione, coinvolgendo un pubblico ampio e variegato con proiezioni, incontri e laboratori.
Un festival tra cinema e impegno sociale nell’aula di monteciotorio
L’apertura dell’Italia Green Film Festival si è svolta nell’Aula dei Gruppi Parlamentari di Monteciotorio, sede istituzionale riconosciuta per il valore culturale della manifestazione. Il festival si conferma come luogo di incontro tra cinema e riflessioni sulle sfide globali, spaziando dall’ambientalismo ai diritti umani, fino alla giustizia sociale. A guidare la giuria quest’anno è lo scrittore e attivista ambientale Sergio Bambaren, affiancato da esperti del settore come Alberto Ciarafoni e Roberto Ramazzotti. La presidenza onoraria è affidata all’attore Franco Nero, figura di spicco del cinema italiano.
Una prospettiva internazionale e interculturale
La presenza dell’ambasciatore dei Lakota Sioux, Alessandro Martire, arricchisce il programma con una prospettiva internazionale e interculturale che richiama il rispetto per le tradizioni indigene. All’evento inaugurale hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, tra cui Federico Mollicone presidente della Commissione Cultura della Camera, Luciano Crea, massimo esponente della Commissione Cultura Regione Lazio, l’assessore alla Cultura di Roma Massimiliano Smeriglio, il vicepresidente della Commissione Ambiente del Comune Daniele Diaco, la delegata Unesco Italia Francesca La Rovere e Francesco Marcone del Wwf Italia.
L’edizione di quest’anno si propone come un’occasione per mettere in scena “immagini potenti capaci di aprire gli occhi e spingere all’azione”, come ha affermato Pierluigi Marchionne, direttore artistico e presidente dell’evento. L’obiettivo è quello di fare del cinema uno strumento di trasformazione culturale che coinvolga pubblico, scuole e comunità.
I film in concorso e i temi affrontati durante il festival
Tra i titoli in gara per il premio Golden Leaf si segnalano diverse pellicole che affrontano questioni sociali e ambientali con approcci originali. ‘Artemisia‘, prodotto da Silvia Armeni e diretto da Gabriel Cash, racconta la storia di Emi, una ragazza nata senza il braccio sinistro, e affronta le difficoltà della diversità e del bullismo. Il cast vede Anna Fusco e Giulio Schifi tra i protagonisti.
Il film ‘Bob and Weave‘ di Adelmo Togliani, con interpreti come Alessandro Benvenuti e Bianca Guaccero, usa la metafora del pugilato per esplorare la capacità di reagire alle difficoltà e di resistere. Altre opere nel programma includono ‘Food for Profit‘ di Giulia Innocenzi, documentario che mette in relazione i profitti dell’industria alimentare con la sostenibilità.
Racconti di tradizioni e lotte
Il film ‘La terra delle donne‘ di Marisa Vallone narra la lotta per l’emancipazione femminile in Sardegna nel dopoguerra, mentre ‘Transumanza‘, diretto da Giuseppe Ielpo e prodotto dalla Luigi Diotaiuti Foundation, porta lo spettatore ad un viaggio dentro le tradizioni agricole italiane e la biodiversità, sottolineando l’importanza delle pratiche antiche per l’ambiente.
Ogni pellicola in programma invita a riflettere e a mettere in discussione i modelli attuali di sviluppo e convivenza, stimolando una presa di coscienza collettiva sulle emergenze contemporanee.
Iniziative educative e focus sulle nuove generazioni
Il festival dedica particolare attenzione al coinvolgimento delle scuole, sviluppando un programma educativo che comprende proiezioni specifiche, incontri con registi e attivisti, workshop gratuiti e laboratori didattici. Queste attività, attive per tutto il mese di maggio, puntano a sensibilizzare studenti di ogni età sui grandi temi della sostenibilità e della giustizia sociale.
Il presidente della Commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, ha sottolineato il ruolo del cinema come linguaggio popolare che aiuta le nuove generazioni a confrontarsi con questioni etiche e ambientali. Ha ricordato come ospitare l’apertura del festival in un luogo istituzionale costituisca un segnale della vicinanza delle istituzioni a iniziative capaci di stimolare una trasformazione culturale profonda.
La cultura come motore di consapevolezza
L’assessore alla Cultura di Roma, Massimiliano Smeriglio, ha evidenziato l’importanza di mantenere al centro del dibattito pubblico la complessità del pianeta, utilizzando rappresentazioni cinematografiche che invitano a una consapevolezza attiva. Ha rimarcato che i film proposti sollecitano un cambiamento concreto nel comportamento collettivo.
Luoghi simbolici e appuntamenti speciali del festival a roma
L’Italia Green Film Festival si articolerà in vari spazi culturali di Roma, tra cui Palazzo delle Esposizioni, Palazzo Valentini e la Sala Protomoteca del Campidoglio, oltre alle sale cinematografiche partner e ad altri luoghi storici della città. Questi spazi contribuiscono a creare un contesto capace di unire arte, memoria e attenzione ambientale.
Tra gli eventi in programma, spicca la ‘Marathon Ethical Fashion‘ del 7 maggio, dedicata alla moda sostenibile e alle iniziative che puntano a ridurre l’impatto ambientale nel mondo dell’abbigliamento.
La serata finale di giugno sarà dedicata alla premiazione dei 12 vincitori del Golden Leaf, riconoscimento che sottolinea lavori cinematografici di valore internazionale. Questa cerimonia rappresenta un momento in cui il festival concretizza il suo obiettivo di rafforzare l’impegno per un futuro più equo e rispettoso del pianeta.