Il dialogo tra l’italia e gli emirati arabi uniti apre una nuova fase di collaborazione in campo nucleare. Negli ultimi dieci anni gli emirati sono riusciti a sviluppare una quota significativa di produzione energetica nucleare, partendo praticamente da zero. Questo progresso è fonte di interesse per l’italia che guarda a questa esperienza in cerca di modelli per rilanciare il proprio settore. A giugno 2025, durante l’evento investopia europe a milano, si sono affrontati temi di sviluppo tecnologico e relazioni economiche tra i due paesi, con particolare attenzione ai piccoli reattori modulari e alle possibilità di investimenti comuni.
Il ruolo degli emirati arabi uniti nella rapida crescita del nucleare
Gli emirati arabi uniti hanno mostrato una capacità di crescita nel nucleare senza precedenti nel medio oriente. In soli dieci anni hanno raggiunto un quarto della loro produzione energetica dalla tecnologia nucleare. Questo risultato si deve a un piano rigoroso, investimenti pesanti e una forte volontà politica. Partendo da una condizione di assenza totale di impianti nucleari, sono riusciti a costruire e mettere in funzione diverse unità efficienti, capaci di coprire una quota rilevante del fabbisogno energetico nazionale.
Un esempio concreto per la produzione energetica
L’esperienza degli emirati rappresenta un caso da studiare per chi intende ripensare la produzione energetica. Il successo si basa non solo su tecnologie avanzate ma anche su una gestione precisa delle tempistiche e delle risorse, che ha permesso di sviluppare un settore competitivo in pochi anni. La capacità del paese di adattare soluzioni innovative a quel contesto ha creato un esempio concreto di come il nucleare possa inserirsi in un mix energetico attuale senza lunghi tempi di attesa.
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Le prospettive italiane di collaborazione e investimento nel nucleare
L’interesse italiano verso il modello emiratino si traduce in una ricerca di nuove opportunità di cooperazione tecnologica e finanziaria. Stefano Buono, amministratore delegato di newcleo, ha sottolineato l’importanza di avviare progetti congiunti per sfruttare le innovazioni apportate dagli emirati. Al centro dei programmi ci sono i nuovi disegni di reattori, capaci di adattarsi a diverse esigenze.
La prospettiva di investimento è duplice: rafforzare la produzione italiana e sviluppare capacità nei paesi arabi, costruendo relazioni commerciali stabili. Questo approccio mira a creare un circuito che unisce know how e risorse economiche. L’evento organizzato a milano ha messo a confronto operatori e istituzioni sui contenuti dei progetti in corso, sottolineando la necessità di tempi rapidi per l’attuazione.
Importanza degli investimenti comuni
Le prospettive delineate sottolineano come sia fondamentale una stretta collaborazione per accelerare il settore e massimizzare il ritorno sugli investimenti, favorendo allo stesso tempo lo sviluppo scientifico e tecnologico.
Mini reattori modulari: il cuore della nuova energia nucleare
Un elemento chiave dell’innovazione tecnologica sono i mini reattori modulari , che rappresentano un’evoluzione rispetto ai micro reattori già al centro di interesse nel nucleare civile. Questi sistemi sono progettati per fornire energia a costi inferiori rispetto agli impianti tradizionali, con una capacità adeguata a servire comunità o industrie di medie dimensioni.
Gli SMR hanno il vantaggio di essere dimensionati con flessibilità, permettendo di modulare la produzione in base alle richieste specifiche. Questo riduce gli sprechi e ottimizza gli investimenti. Inoltre, sono più semplici da costruire e installare, cosa che accelera i tempi di entrata in esercizio. Le considerazioni di Stefano Buono mettono in evidenza come questi reattori possano bilanciare quantità e costi in modo ottimale, configurandosi come soluzione pragmatica per molti contesti.
L’utilizzo dei reattori mini modulari oltre la produzione elettrica
Non solo generazione elettrica. Gli small modular reactor possono fornire calore a processi industriali che richiedono elevate temperature. Questa doppia funzione aumenta la loro versatilità e li rende strumenti importanti per settori energivori. La cogenerazione, ovvero la produzione combinata di energia elettrica e calore, è un punto di svolta per ridurre costi operativi e emissioni.
Applicazioni industriali e manifatturiere
L’applicazione nella manifattura o nella chimica, ad esempio, potrebbe portare a riduzioni concrete dei costi energetici e a migliorare la competitività delle produzioni. Le caratteristiche tecniche di questi reattori permettono di entrare in cicli industriali senza adattamenti eccessivi, aumentando il loro appeal. Le opportunità offerte sono molto più ampie rispetto al tradizionale uso solo per la produzione di elettricità, ampliando il campo di applicazione sul territorio nazionale e oltre.