L’istituto italiano di cultura a helsinki espone le fotografie del set del vangelo secondo matteo di pasolini

L’istituto italiano di cultura a helsinki espone le fotografie del set del vangelo secondo matteo di pasolini

L’istituto italiano di cultura a Helsinki inaugura la prima mostra in Finlandia con le fotografie di Domenico Notarangelo sul set del film Il vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, celebrando il legame culturale tra Italia e Finlandia.
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L’Istituto Italiano di Cultura a Helsinki inaugura una mostra fotografica di Domenico Notarangelo dedicata al dietro le quinte del film "Il vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini, valorizzando il legame tra arte, cinema e cultura italiana. - Gaeta.it

L’istituto italiano di cultura a helsinki ha inaugurato una mostra fotografica dedicata a uno dei film più importanti di pier paolo pasolini, “Il vangelo secondo matteo”. La rassegna arriva in finlandia per la prima volta e offre uno sguardo raro sul dietro le quinte del capolavoro girato a matera nel 1964. L’esposizione raccoglie immagini scattate dal fotografo domenico notarangelo, noto per il suo stile intimo ed evocativo.

Le fotografie di domenico notarangelo e il loro valore artistico

Le foto in mostra provengono dall’obiettivo di domenico “mimì” notarangelo, fotografo che ha guadagnato fama per la sua capacità di cogliere l’essenza dei soggetti. Soprannominato “ladro di anime”, notarangelo usa il mezzo fotografico come uno strumento di introspezione. Ogni immagine catturata si distingue per l’attenzione ai dettagli e la profondità emotiva che trasmette.

Le sue fotografie del set del vangelo secondo matteo non sono semplici scatti di scena, ma raccontano la storia di un luogo e di un’epoca. L’ambiente di matera, con i suoi paesaggi unici e le architetture antiche, diventa un protagonista silenzioso. La luce naturale, i volti degli attori e le composizioni suggeriscono la tensione e la sacralità del lavoro di pasolini.

Il valore artistico di queste immagini è stato riconosciuto a livello internazionale. L’abilità di notarangelo nell’unire realtà e simbolismo ha contribuito a fissare nella memoria collettiva un momento cruciale del cinema italiano. Le fotografie offrono così non solo un documento storico, ma un racconto visivo che supporta la comprensione del film e del suo impatto culturale.

L’allestimento della mostra e le celebrazioni a helsinki

La mostra è stata allestita nell’auditorium di helsinki e rimarrà aperta fino al 6 luglio. La cerimonia di inaugurazione si è svolta il 2 giugno, in occasione della festa della repubblica italiana, evento che ha rafforzato il legame culturale tra italia e finlandia. A tagliare il nastro è stato l’ambasciatore d’italia nicola todaro marescotti, che ha sottolineato l’importanza della cultura come ponte tra i popoli.

L’iniziativa rientra nel programma dell’istituto italiano di cultura, che promuove da anni eventi dedicati alla diffusione della cultura italiana all’estero. Portare in finlandia questa mostra significa anche ricordare il 50esimo anniversario della morte di pasolini, grande intellettuale e autore che ha lasciato un segno indelebile nel panorama artistico del dopoguerra.

Durante l’inaugurazione erano presenti figure di rilievo, tra cui giuseppe decio notarangelo, figlio del fotografo e co-curatore della mostra. La sua partecipazione ha aggiunto un valore personale all’evento, rappresentando anche l’associazione pasolini matera, impegnata nella conservazione della memoria legata a pasolini e alla città lucana.

Il ruolo dell’istituto italiano di cultura e la sinergia con altri centri europei

La mostra è frutto di una collaborazione tra diversi istituti italiani di cultura europei. Antonio calbi, direttore dell’istituto di cultura a parigi, ha curato il progetto insieme a chiara fama, collaboratrice negli istituti di parigi e bruxelles. Quest’ultimo ha anche scritto un testo introduttivo che accompagna le fotografie, approfondendo il legame tra arte fotografica e cinema pasoliniano.

Prima della mostra, a metà maggio, si è svolta la proiezione del vangelo secondo matteo nel contesto del festival italiano di helsinki. L’evento ha richiamato un pubblico appassionato di cinema e cultura italiana, creando un dialogo con la fotografia esposta. Questa scelta ha permesso di mettere in evidenza come cinema e fotografia dialogano tra loro, svelando aspetti diversi ma complementari del lavoro di pasolini.

L’istituto italiano di cultura ha così rafforzato il proprio ruolo di promotore di cultura italiana all’estero, con eventi che stimolano interesse e conoscenza attraverso linguaggi artistici diversi. La rete degli istituti è sempre più attiva in progetti che attraversano le frontiere nazionali, coinvolgendo città e pubblici differenti.

Il contesto storico e culturale del vangelo secondo matteo a matera

matera fu scelta da pasolini per la sua atmosfera aspra e autentica, ideali per raccontare una narrazione universale come quella del vangelo. Nel 1964, la città lucana offriva ambientazioni inalterate dove la tradizione e la storia affioravano ancora nei paesaggi. Il film rappresenta una fusione tra sacro e realtà, dove i personaggi sono interpretati da attori non professionisti, neanche gesù è un volto conosciuto precedentemente.

Le fotografie in mostra testimoniano quei giorni di lavoro. Catturano momenti di pausa, scene in preparazione e istanti di vera vita sul set. Questi scatti trascendono la dimensione del reportage e raccontano un percorso artistico intenso, in cui il cinema diventa testimonianza e riflessione sul reale.

L’attenzione data alla fotografia permette di riscoprire matera sotto una luce diversa da quella abituale. Le immagini evidenziano il valore di un territorio legato alla cultura, ma anche alle condizioni sociali di quegli anni. Il legame tra pasolini e la città si rivela così in tutte le sue sfaccettature, costruito attraverso lo sguardo di un fotografo che era presente accanto al regista lungo tutto il processo creativo.

Materiali come questi fotografici diventano oggi risorse preziose per studiosi e appassionati, capaci di restituire quella storia nelle sue tensioni e nei valori culturali che ancora oggi rimangono vivi nella memoria collettiva.

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