La rappresentazione di Lisistrata al teatro grande di Pompei ha attirato l’attenzione per il modo in cui porta in scena un messaggio che attraversa i secoli: la protesta contro la guerra e la violenza sulle donne. Lo spettacolo, inserito nel progetto ‘Sogno di Volare‘, combina la teatralità dell’antica commedia di Aristofane con riflessioni attuali su conflitti e diritti femminili, coinvolgendo centinaia di studenti della provincia vesuviana. Un’occasione per riscoprire il teatro classico come strumento educativo e sociale, capace di parlare direttamente alle nuove generazioni.
Lisistrata: una commedia antica che parla di pace e unione femminile
Lisistrata, scritta da Aristofane nel 411 a.C., è considerata una delle prime opere teatrali a mettere al centro l’emancipazione femminile. La protagonista, stanca di guerre continue tra Atene e Sparta, propone una soluzione insolita: le donne di entrambe le città si rifiuteranno di avere rapporti con i loro compagni fino a quando non sarà firmata una pace duratura. Non è un atto di mera protesta, ma un tentativo di unire fazioni contrapposte per uno scopo comune, quello della fine delle ostilità .
In scena, Lisistrata si fa portavoce di un ragionamento più ampio: la necessità di mettere fine alla violenza che distrugge le comunità . Aristofane usa la comicità non solo per divertire, ma per mostrare le contraddizioni della società , creando un testo che rimane attuale anche a distanza di millenni. Le donne, rappresentate da figure come la spartana Lampito e l’aristocratica Cleonice, appaiono come elementi di forza, capaci di influenzare il corso della storia, pur in una società dominata dagli uomini.
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Il teatro come strumento di educazione nella provincia vesuviana
La messinscena di Lisistrata al teatro grande di Pompei ha coinvolto circa 120 giovani, di cui 90 direttamente impegnati sul palco. Gli studenti provengono da licei e istituti tecnici di Pompei, Torre del Greco, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata. Il progetto nasce dall’idea di Gabriel Zuchtriegel, direttore generale del Parco archeologico di Pompei, e si realizza grazie alla collaborazione con l’Ufficio regionale scolastico della Campania.
Tra le scuole coinvolte, il liceo E. Pascal di Pompei, l’istituto superiore E. Pantaleo di Torre del Greco, il liceo G. de Chirico di Torre Annunziata e l’istituto superiore R. Elia di Castellammare di Stabia. Questo approccio vede il teatro non solo come forma d’arte, ma come strumento per rinsaldare il legame dei ragazzi con il patrimonio culturale e per insegnare valori civili attraverso la pratica scenica.
Il progetto si avvale anche del sostegno economico del Parco archeologico di Pompei e della Fondazione Ray of light, promossa dall’artista Madonna. La loro partecipazione testimonia quanto arte e cultura possano diventare leve concrete per offrire opportunità e stimolare la partecipazione dei giovani, soprattutto in territori con situazioni sociali complesse.
Tournée e collaborazioni: lisistrata arriva in diverse città italiane
Dopo la prima a Pompei, lo spettacolo di Lisistrata sarà replicato in altre importanti sedi teatrali italiane. Mercoledì 28 maggio sarà al teatro Dante Alighieri di Ravenna, poi il 4 ottobre al teatro Olimpico di Vicenza, infine il 15 e 16 novembre al Piccolo Teatro di Milano, nello spazio Studio Melato. Questi appuntamenti fanno parte di un progetto triennale dedicato ad Aristofane che segue le precedenti messinscene dei testi Uccelli, Acarnesi e Pluto.
Il lavoro è frutto di una produzione condivisa con il Ravenna festival, il teatro nazionale di Napoli e il teatro delle Albe di Ravenna. La regia è affidata a Martinelli, che usa metodi consolidati da oltre trent’anni di esperienza con adolescenti. La sua tecnica rompe gli schemi tradizionali e punta a restituire il senso profondo del teatro come spazio di espressione collettiva e di scoperta di sé.
Il valore sociale e culturale del progetto secondo gli organizzatori
Gabriel Zuchtriegel commenta così l’importanza dello spettacolo e del progetto nel suo complesso: “il teatro nasce quando i cittadini mettono in scena storie legate alla loro vita e alle proprie radici.” L’esperienza vissuta con i ragazzi della provincia vesuviana conferma il potere trasformativo del teatro. Zuchtriegel sottolinea come il testo di Aristofane riesca a stimolare la creatività dei giovani, offrendo un modello di impegno e speranza, anche in territori con difficoltà sociali ed economiche.
La dirigente del liceo E. Pascal, Filomena Zamboli, evidenzia il ruolo cruciale della scuola nel fare rete e nel creare occasioni educative significative. Lo spettacolo rappresenta un esempio concreto di come la collaborazione tra scuole e professionisti possa dare vita a momenti capaci di segnare il futuro di chi partecipa.
Lisistrata oggi: un simbolo di pace e protesta contro la violenza
La figura di Lisistrata emerge dall’antichità come simbolo di una protesta pacifica e determinata. La donna, tramite l’astuzia, usa un’arma inattesa per fermare la guerra: lo sciopero del sesso. Questa strategia mette in luce la vulnerabilità degli uomini e la forza delle donne in ambito politico e sociale. L’opera di Aristofane racconta come la fine delle ostilità possa passare attraverso accordi e compromessi, non tramite il continuo uso delle armi.
Il regista Martinelli sottolinea che ancora oggi, di fronte a conflitti che dividono il mondo, “il messaggio di Lisistrata resta attuale.” Le donne continuano a lottare per i loro diritti, mentre la guerra continua a provocare sofferenze. Il testo di Aristofane, con la sua comicità e forza espressiva, continua a interpellare questioni fondamentali della nostra società .
Lisistrata chiude la sua storia ottenendo la pace tra ateniesi e spartani con la mediazione di canti e danze, un gesto corale che segna la fine delle ostilità . Rimane così non solo uno spettacolo teatrale, ma anche un invito a riflettere sul potere della solidarietà e sulla possibilità di cambiamento attraverso la voce delle donne.