La piazza san pietro ha accolto una folla immensa per l’intronizzazione del nuovo papa. La cerimonia ha richiamato almeno centomila persone, tutte radunate per assistere a un momento cruciale della vita della chiesa cattolica. Dal mattino presto le misure di sicurezza e organizzazione si sono fatte stringenti, per gestire l’afflusso dei fedeli. L’evento ha segnato una giornata carica di significato, con un’omelia che ha messo al centro il tema dell’amore e dell’apertura della chiesa verso il mondo.
Il giro in papamobile e il contatto con i fedeli presenti
Dopo l’omelia e la parte più solenne della cerimonia, il papa ha effettuato un giro in papamobile tra la folla. Il percorso ha permesso a molti fedeli di vedere da vicino il nuovo pontefice, creando un momento di grande emozione collettiva. Il giro, durato circa venti minuti, ha coperto buona parte della piazza san pietro e le aree limitrofe, consentendo a chi si trovava anche sui lati più distanti di partecipare al rito in maniera più diretta.
Il papa ha salutato la folla, scambiando gesti di benedizione e accogliendo richieste di preghiera. Durante il percorso si sono ascoltati applausi, canti e invocazioni, a dimostrazione di una partecipazione sentita e genuina. L’evento ha così creato un ponte tra la figura papale e la comunità, rafforzando il senso di appartenenza e di condivisione.
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Il raduno dei fedeli in san pietro: una piazza gremita fin dal mattino
La piazza san pietro si è animata già alle prime ore della giornata del 4 maggio 2025, quando sono stati aperti i varchi di accesso alle 6 del mattino. L’afflusso è stato immediato, tanto che alle 7:30 erano esauriti tutti i posti a sedere destinati ai partecipanti. I centomila fedeli sono arrivati da ogni angolo d’italia e del mondo, trasformando il luogo in un mare di bandiere, colori e preghiere. Le strade attorno al vaticano sono state chiuse al traffico per agevolare l’accesso sicuro e ordinato.
L’attesa ha caratterizzato le prime ore, con persone disposte a rimanere ferme in piedi per ore pur di non perdere neanche un attimo della cerimonia. Le autorità vaticane avevano previsto un’ampia organizzazione, coinvolgendo forze dell’ordine e volontari per garantire la sicurezza, soprattutto in un momento definito cruciale anche per la stabilità religiosa e sociale. Nonostante l’affollamento, non sono stati segnalati incidenti rilevanti, a testimonianza della buona gestione dell’evento.
L’omelia del papa: l’ora dell’amore e l’apertura della chiesa al mondo
Al centro della cerimonia, l’omelia del nuovo papa ha avuto uno spazio fondamentale. Rivolgendosi a quei centomila fedeli presenti nella basilica e in piazza san pietro, il pontefice ha parlato di una “ora dell’amore” per la chiesa cattolica. Ha esortato il clero e i fedeli a superare divisioni e chiusure, invitando a spalancare le braccia verso il mondo e le sue sfide. Un appello a una fede più concreta, vissuta nei gesti quotidiani e nell’accoglienza di chi si trova ai margini della società.
Il papa ha sottolineato come la chiesa debba farsi carico di ascoltare le voci dei più deboli e contribuire in modo sostanziale alle necessità del presente. Ha inoltre ricordato l’importanza di un dialogo aperto con tutte le religioni e culture, per costruire una convivenza rispettosa e pacifica. Queste parole hanno segnato un momento di riflessione profonda, risuonando con forza anche fra chi segue l’evento da lontano, grazie alla trasmissione mondiale della cerimonia.