L’inps ha annunciato una novità importante per chi presenta la dichiarazione sostitutiva unica per richiedere l’isee. Dal 16 giugno, la procedura precompilata si arricchisce di funzionalità che eliminano automaticamente dal calcolo alcuni rapporti finanziari come titoli di stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale fino a un valore massimo di 50.000 euro per ogni nucleo familiare. La misura punta a semplificare il lavoro degli utenti e ridurre errori nella compilazione, rendendo più fluido il processo di valutazione patrimoniale.
Come funziona la nuova esclusione automatica dei titoli di stato e libretti postali
La novità riguarda soprattutto l’aggiornamento del patrimonio mobiliare già precompilato dall’inps nella dsu. Nella sezione dedicata al patrimonio, i valori relativi a titoli di stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio postale – posseduti alla data del 31 dicembre del secondo anno precedente a quello di presentazione – vengono ridotti automaticamente fino a un tetto totale di 50.000 euro per nucleo. Questa riduzione interessa tutti i componenti del nucleo familiare, con un ordine preciso: prima si diminuiscono i valori del dichiarante principale, poi quelli degli altri membri a partire da chi è più anziano. Nel caso il limite non venga esaurito, la correzione arriva anche ai genitori non conviventi e non sposati. Questo meccanismo aiuta a escludere dal calcolo i risparmi più tradizionali che molte famiglie detengono senza influire sulla valutazione complessiva per l’isee.
Ordine di priorità nell’esclusione e gestione dei dati patrimoniali
Il sistema utilizzato dall’inps definisce una scala precisa per ridurre i valori dei rapporti finanziari dentro la dsu precompilata. Prima vengono decurtati i titoli di stato, riconoscibili tramite codici specifici . Se rimane spazio sotto il tetto dei 50.000 euro, si passa ai buoni fruttiferi postali . Solo dopo si interviene su libretti di risparmio postale . Queste priorità mirano a mantenere una logica nel trattamento delle risorse, evitando che risparmi più liquidi e meno vincolati influiscano eccessivamente sull’isee. L’utente trova all’interno del quadro FC2 un prospetto aggiornato che riporta queste decurtazioni, a cui può accedere cliccando sul pulsante “Apri dettaglio decurtazione applicata”. Questo strumento consente di verificare e, se necessario, modificare i dati forniti automaticamente.
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Indicazioni per la compilazione autonoma e attenzione ai libretti di risparmio
Nel caso in cui la dsu venga compilata in modalità autodichiarata, e quindi senza supporto della versione precompilata, le regole restano le stesse per i libretti di risparmio postale. L’inps precisa che la riduzione dei valori deve essere applicata sia nel campo “Saldo al 31 dicembre” sia in quello “Giacenza media”, rispettando sempre il tetto complessivo di 50.000 euro per nucleo fiscale. Questo dettaglio è fondamentale perché molti utenti tendono a indicare solo il saldo o solo la giacenza, rendendo necessaria la doppia correzione per evitare errori nel calcolo finale. La novità rappresenta un passo avanti nella chiarezza e nella correttezza della compilazione, soprattutto per chi detiene risparmi in strumenti finanziari postali. Gli utenti devono comunque controllare sempre i dati inseriti, per assicurarsi che le riduzioni automatiche corrispondano alla realtà del proprio patrimonio.