Il settore vitivinicolo sta attraversando una fase di trasformazione, con un’attenzione crescente verso pratiche sostenibili e naturali. In questo contesto emerge CHESTWINE®, una nuova frontiera nella conservazione del vino, progettata per eliminare la necessità di solfiti. Questo prodotto, frutto di ricerche avanzate, promette di cambiare le regole del gioco nel mondo della vinificazione, rispondendo a una domanda di qualità e salute sempre più forte da parte dei consumatori.
CHESTWINE®: un’innovazione dalla natura
CHESTWINE® è un estratto naturale, sviluppato dal Centro de Investigação de Montanha dell’Istituto Politecnico di Braganza. Questo processo, brevettato e collaudato, utilizza sottoprodotti del castagno per creare una soluzione dalle proprietà antiossidanti e antimicrobiche. Questi elementi sono fondamentali per mantenere la qualità del vino, proteggendolo dall’ossidazione e dalle contaminazioni microbiche, senza alterarne il colore e il bouquet aromatico.
Negli ultimi anni, il dibattito sull’uso dei solfiti ha preso piede tra i consumatori, che mostrano sempre più interesse per opzioni privi di additivi chimici. CHESTWINE® rappresenta così una risposta concreta a questa esigenza. I produttori che hanno incominciato a utilizzare questo nuovo metodo hanno riportato risultati sorprendenti, evidenziando come i vini trattati non solo preservano le caratteristiche organolettiche, ma ne amplificano anche l’espressione aromatica.
Nazioni come Portogallo, Spagna, Francia e Italia hanno già visto l’implementazione di questa tecnologia nei processi vitivinicoli, dimostrando risultati promettenti che pongono CHESTWINE® come una scelta preferenziale per i produttori attenti alla qualità e alla sostenibilità.
I benefici di CHESTWINE® nella vinificazione
Numerosi studi condotti su vini trattati con CHESTWINE® hanno messo in luce un aumento dell’espressione aromatica e una protezione superiore rispetto ai metodi tradizionali. Enologi e produttori hanno notato una vinificazione più pulita, dove i vini mantengono la propria identità varietale, evitando le interferenze chimiche tipiche dei solfiti.
Philippe Ortega, co-fondatore di Tree Flowers Solutions, la start-up biotecnologica che ha sviluppato il prodotto, ha dichiarato che l’obiettivo di CHESTWINE® è fornire ai produttori una soluzione che non comprometta la qualità del vino stesso. I risultati ottenuti nei test dimostrano che i vini mantenuti con CHESTWINE® continuano a conservare il loro colore, aroma e struttura, rispondendo così alle crescenti aspettative del mercato.
Ulteriori ricerche condotte in Italia e Spagna rivelano che oltre il 40% dei consumatori è disposto a pagare un prezzo maggiore per un vino che non contenga solfiti. Questo dato indica chiaramente la tendenza verso una maggiore consapevolezza riguardo alla qualità del vino, rendendo CHESTWINE® una soluzione in linea con le attese dei clienti moderni.
CHESTWINE® e l’economia circolare nel settore vitivinicolo
CHESTWINE® non si limita ad essere una svolta per il settore vinicolo, ma incarna anche un modello di economia circolare. Attraverso il riutilizzo dei fiori di castagno, spesso considerati sottoprodotti inutilizzati, questo innovativo procedimento contribuisce a ridurre il rifiuto agro-alimentare. Questo approccio non solo valorizza la materia prima, ma offre anche opportunità di lavoro nelle comunità locali coinvolte nella sua raccolta, promuovendo una filiera vitivinicola più responsabile e sostenibile.
L’adozione di CHESTWINE® come metodo di vinificazione rappresenta un passo decisivo verso pratiche più naturali. Le risorse naturali possono quindi essere gestite in modo più efficiente, e la sostenibilità diventa una priorità condivisa da tutti gli attori del settore. L’investimento da parte di aziende come Portugal Ventures sostenendo Tree Flowers Solutions è sintomo di un impegno concreto nello sviluppo di soluzioni innovative.
A partire dal 2025, CHESTWINE® sarà disponibile per i produttori intenzionati a provare questa nuova tecnologia e verificarne l’impatto sulle loro produzioni. Questo prodotto sarà presente anche a Vinitaly 2025, sull’importante palcoscenico internazionale della viticoltura dal 6 al 9 aprile, segnando così un’ulteriore tappa nella transizione verso un vino privo di solfiti. La rivoluzione del vino senza additivi chimici non è mai stata così vicina.