ASSITOL, l’Associazione Italiana dell’Industria Olearia, ha accolto con favore le nuove Linee guida del Piano olivicolo, presentato durante il Sol2Expo di Verona. Questo Piano, risultato di un intenso confronto tra i protagonisti della filiera, si propone di rilanciare il settore olivicolo italiano attraverso misure concrete e strategie mirate. Le previsioni di incremento della produzione e sostenibilità economica, unite alla promozione dei benefici dell’olio d’oliva, pongono le basi per una ripresa significativa.
Le linee guida del piano olivicolo
Il Piano olivicolo si distingue per la sua impostazione strategica che coinvolge vari attori del settore, inclusi produttori, trasformatori e distributori. Come ha sottolineato Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL, l’approccio collaborativo è fondamentale. Il Piano prevede un aumento della produzione del 25% nell’arco di 7-10 anni, un obiettivo ambizioso ma ritenuto realistico, considerando il recupero degli oliveti abbandonati e un’accelerazione della ricerca per modernizzare il patrimonio olivicolo italiano.
La crescita della produzione sarà supportata anche da una riduzione dei costi pari ad almeno il 20%, necessaria per migliorare la competitività sul mercato globale. Cane ha evidenziato che questi cambiamenti sono essenziali non solo per il settore, ma anche per affrontare le sfide legate al cambiamento climatico, grazie all’adozione di tecnologie innovative nell’olivicoltura.
Promozione e consapevolezza
Un altro punto cruciale del Piano olivicolo è l’educazione dei consumatori riguardo i benefici dell’olio d’oliva per la salute. I dati di una ricerca di Nomisma presentata a Sol2Expo indicano che solo il 37% dei consumatori conosce realmente il valore nutrizionale dell’olio extravergine. Questo gap di conoscenza frena la valorizzazione del prodotto sul mercato.
ASSITOL propone l’avvio di una massiccia campagna comunicativa che possa aumentare la consapevolezza dei consumatori riguardo le proprietà benefiche dell’olio d’oliva. La presidente Anna Cane ha sottolineato l’importanza di coinvolgere le istituzioni, suggerendo di coinvolgere non solo il Ministero dell’Agricoltura, ma anche quelli della Salute e dell’Istruzione. La proposta è di integrare l’educazione alimentare nei programmi scolastici, sottolineando l’importanza di incoraggiare abitudini sane fin dall’infanzia.
L’importanza dell’interprofessione e dei controlli
ASSITOL ha accolto con favore l’idea di un’Interprofessione unica delineata nelle Linee guida del Piano, che mira a un coordinamento migliore tra i vari attori della filiera. Inoltre, viene ribadita la necessità di un sistema di monitoraggio esteso a livello europeo. Questo è essenziale per garantire standard di qualità e sicurezza nel settore, un aspetto cruciale per mantenere la fiducia dei consumatori.
Ogni anno, l’ICQRF esegue circa 7.000 controlli sui prodotti oleari, un’attività fondamentale per tutelare il consumatore e garantire la trasparenza del mercato. Cane ha fatto notare che questa attenzione alla qualità è imprescindibile per rafforzare la posizione del Made in Italy nel mondo e per garantire la sostenibilità del settore.
Il futuro dell’industria olearia
Entro settembre, i membri del Tavolo olivicolo dovranno presentare le loro proposte. Questa è vista come un’opportunità da ASSITOL, che si impegna a contribuire al rilancio del settore. L’industria dell’olio d’oliva non solo genera occupazione, ma rappresenta anche uno dei simboli più importanti dell’eccellenza italiana nel mondo agroalimentare.
L’auspicio è che una collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti possa permettere di rafforzare la posizione del settore, consentendo a tutti di riacquisire competitività e posizioni di mercato. L’adozione delle Linee guida del Piano olivicolo appare quindi come un passo fondamentale per rispondere alle sfide presenti e future.