Liguria in ritardo con la banda ultra larga tra cantieri aperti e infrastrutture danneggiate

Liguria in ritardo con la banda ultra larga tra cantieri aperti e infrastrutture danneggiate

La Liguria fatica a completare la copertura digitale del Piano Banda Ultra Larga, con ritardi nei cantieri e danni alle strade; consiglieri del Partito Democratico e della maggioranza chiedono interventi urgenti alla Regione per rispettare la scadenza 2026.
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La Liguria registra gravi ritardi nel completamento della banda ultra larga prevista dal Piano nazionale, con solo pochi comuni collegati e danni alle strade causati dai cantieri. La Regione è sotto pressione per accelerare i lavori e rispettare la scadenza del 2026, fondamentale per lo sviluppo digitale e il mantenimento dei finanziamenti. - Gaeta.it

La Liguria sta faticando nel completare la copertura digitale prevista dal Piano Banda Ultra Larga. Al 2025, solo una parte dei comuni è effettivamente connessa, mentre molti lavori procedono a rilento o restano fermi. L’arretratezza del territorio rischia di penalizzare famiglie, imprese e scuole, rallentando lo sviluppo locale. Inoltre, le attività di posa della fibra hanno causato danni importanti alle strade, alimentando le polemiche tra amministratori e cittadini. I consiglieri del Partito Democratico e della maggioranza regionale hanno chiesto alla Giunta chiarimenti e interventi urgenti per recuperare il tempo perso prima della scadenza nazionale prevista per il 2026.

Ritardi nella connessione digitale dei comuni liguri

Lo scenario attuale mostra un progresso insufficiente nel collegamento a banda ultra larga in Liguria. Dei 198 comuni previsti, ne risultano attivati appena 36. Altri 63 hanno visto completati i lavori, ma non sono ancora collegati alla rete nazionale. Per ben 99 comuni, i cantieri sono aperti o ancora da avviare. Carola Baruzzo, consigliera regionale del Pd, ha sottolineato che questa situazione rallenta molto la crescita del territorio, poiché impedisce a famiglie e imprese di usufruire di una connessione stabile e veloce. Le aree interne e i piccoli comuni risultano essere i più penalizzati da questo ritardo. Lo sviluppo socio-economico locale, già limitato da condizioni geografiche complesse, soffre ulteriormente senza una rete digitale efficiente.

La necessità di digitalizzazione per scuole e imprese

La Liguria, fra le regioni italiane, non può permettersi di perdere terreno nella digitalizzazione proprio ora che molte attività quotidiane e lavorative si spostano online. Le scuole hanno bisogno di connessioni veloci per la didattica digitale e le imprese per competere sui mercati nazionali e internazionali. In questa fase, i ritardi accumulati sembrano essere legati a difficoltà nell’esecuzione dei cantieri e nella loro organizzazione. L’interrogazione rivolta alla Giunta chiede di conoscere in dettaglio le misure che verranno adottate per fare ripartire e completare rapidamente i lavori, soprattutto là dove la distanza dai centri urbani rende problematica la comunicazione via internet.

Impatti sul territorio: danneggiamenti alle strade e caos cantieri

Oltre ai ritardi nel collegamento, emergono danni alle infrastrutture viarie provocati dagli stessi cantieri della banda ultra larga. Armando Biasi, Sara Foscolo e Alessio Piana, consiglieri della maggioranza, hanno evidenziato che l’apertura e chiusura dei cantieri hanno rovinato molte strade comunali e provinciali. I consiglieri chiedono che la Regione effettui una mappatura precisa dei danni e monitori i lavori con maggiore attenzione.

Secondo i dati di Infratel aggiornati al 31 dicembre 2024, la Liguria segna un 35% di unità immobiliari collaudate nelle cosiddette “aree bianche”, e solo il 38% dei civici risulta coperto nel Piano Italia a 1 Giga, un numero ben al di sotto delle attese . Questi dati fotografano una situazione di stallo. Il problema si combina al degrado delle strade, peggiorando l’accessibilità e la sicurezza del territorio, soprattutto in zone già difficili da raggiungere.

Danni inaccettabili alle viabilità locali

Armando Biasi ha dichiarato che è “inaccettabile” il danno provocato alle viabilità locali senza che i lavori assicurino una copertura digitale effettiva e stabile. La richiesta rivolta alla Regione è di pianificare con precisione il recupero del tempo perso e garantire, contestualmente, l’integrità delle infrastrutture pubbliche. Il rischio è che a causa dei ritardi, la Liguria perda anche il finanziamento garantito a livello nazionale e sia costretta a dover rivedere tutto il progetto.

Scadenza 2026: urgenza di agire per rispettare gli obblighi nazionali

Il 2026 rappresenta il limite temporale fissato a livello nazionale per avere la copertura completa di banda ultra larga nelle regioni italiane. La Liguria deve recuperare terreno rapidamente, ma il percorso appare ancora lungo. Le interrogazioni rivolte dalla minoranza e dalla maggioranza regionale alla Giunta intendono spingere per una maggiore attenzione ai problemi concreti. Serve un piano operativo chiaro, con tempi certi per la chiusura dei cantieri e soluzioni per ridurre i disagi ai territori.

Rischi di mancato rispetto degli obblighi nazionali

L’aspetto essenziale è fare in modo che le infrastrutture realizzate siano funzionali, senza lasciare alibi nei ritardi a causa di gestione poco efficace dei lavori. Le comunità liguri, dai grandi centri alle zone più isolate, attendono una connessione adeguata che permetta a tutti di non rimanere esclusi dal passaggio digitale. Se i lavori non si fermeranno nei prossimi mesi, la Liguria potrebbe non rispettare gli obblighi nazionali, creando problemi anche in termini di fondi stanziati.

La Regione, chiamata a rispondere alle interrogazioni, dovrà mostrare progressi prossimi, soprattutto nelle aree interne. Le critiche che emergono raccontano di un Piano banda larga ancora in alto mare, con l’urgenza di nuove strategie e un controllo più attento sui cantieri aperti. La pressione politica è forte e punta a evitare ulteriori ritardi, proteggendo al contempo le condizioni delle infrastrutture comunali e provinciali compromesse dai lavori.

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