La regione Liguria ha attivato anche per l’estate 2025 il piano caldo, un insieme di misure pensate per aiutare le persone più vulnerabili durante le ondate di calore. Il programma punta a limitare gli effetti negativi del caldo intenso soprattutto su anziani e soggetti fragili, offrendo supporto medico, sociale e informativo. Diverse iniziative coinvolgono gli operatori sanitari, volontari e le strutture locali per garantire assistenza concreta.
Il piano caldo in Liguria e i suoi benefici
Il piano caldo ligure si rivolge a circa 5.500 cittadini considerati ad alto rischio, tra cui gli anziani e le persone con condizioni di fragilità. Le azioni messe in campo non si fermano ai semplici consigli per affrontare il caldo. Sono previste attività sul territorio svolte da infermieri di comunità e di famiglia, operatori dei centri di ascolto e del terzo settore, intenzionati a evitare che queste persone finiscano per rivolgersi a medici o pronto soccorso durante i picchi di calore.
Raccomandazioni pratiche per i soggetti a rischio
Tra gli interventi, si distribuisce un vademecum con raccomandazioni precise. Si invita a mantenere un’adeguata idratazione, prediligere pasti leggeri ed evitare l’assunzione di alcolici. L’esposizione al sole va limitata soprattutto nelle ore più calde e chi assume farmaci deve sempre consultare il proprio medico per eventuali aggiustamenti. Questo materiale informativo raggiunge anche le residenze per anziani, luogo dove l’attenzione è massima. Quando si registrano condizioni di rischio elevato, la regione invia avvisi specifici a tutte le strutture sanitarie e sociali per attivare le misure necessarie.
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Servizi domiciliari e sostegno esteso sul territorio
Per garantire un’assistenza continua, la Liguria ha rafforzato i servizi domiciliari con il programma “Meglio a casa“, che assiste per un mese chi esce dall’ospedale con l’ausilio di un assistente familiare. Questo intervento mira a evitare ricoveri non necessari e favorire un recupero sicuro nell’ambiente domestico. Per i pazienti più fragili, se necessario, è previsto di posticipare la dimissione ospedaliera, assicurando che le condizioni siano ottimali prima del ritorno a casa.
Nella ASL 3 sono stati riservati posti per ricoveri temporanei in RSA fino a dieci giorni, servizio che aiuta a gestire situazioni critiche o transitorie. Sul territorio lavorano custodi sociali e maggiordomi di quartiere, personale attivo tutto l’anno ma rafforzato nella stagione estiva per monitorare e intervenire rapidamente nei quartieri. Questa rete supporta concretamente soprattutto anziani e persone fragili, prevenendo rischi legati al calore o alla solitudine.
Monitoraggio e iniziative locali nella sanità ligure
La rete sanitaria ligure ha predisposto varie attività a carattere preventivo e informativo. La ASL 3 gestisce 26 ambulatori infermieristici che offrono controlli gratuiti sui parametri vitali e colloqui per promuovere uno stile di vita sano. Questi servizi sono fondamentali per intercettare precocemente segnali di malessere e fornire indicazioni utili a chi potrebbe trovarsi in difficoltà con l’aumento delle temperature.
Inoltre, nella ASL 5, dal 13 al 28 giugno 2025, si sono svolti incontri informativi nell’estremo levante ligure. Si spiegano i rischi del caldo e si forniscono consigli pratici per difendersi. Quando la temperatura supera livelli critici, i comuni ricevono comunicazioni ufficiali con la richiesta di sospendere i lavori all’aperto nei cantieri stradali, nell’edilizia e nell’agricoltura, così da proteggere chi lavora sotto il sole.
Queste misure dimostrano un impegno diffuso a ogni livello, con un sistema che coinvolge enti pubblici, personale sanitario e volontariato per affrontare le ondate di calore. L’obiettivo è contenere le emergenze e migliorare le condizioni di chi si trova più esposto ai pericoli delle alte temperature.