Una nuova riflessione sul rapporto tra memoria storica e attualità, il libro “Dalla palude all’atomo – il mito moderno dell’Agro pontino tra narrazioni postcoloniali e uso politico nell’Italia repubblicana” di Luca Santangelo sarà presentato mercoledì 18 dicembre alle ore 18:00 presso il MUG Museo Gianni di Latina. Questo lavoro, edito da Casa dell’Architettura, apre un importante dibattito sulle narrazioni che circondano la regione e il loro utilizzo nell’attuale panorama politico.
Un viaggio attraverso la memoria storica
Negli ultimi decenni, i temi legati alla memoria storica dopo il fascismo sono divenuti una costante nelle discussioni politiche in Italia. A differenza di altri argomenti più controversi, come il colonialismo italiano o il confine orientale durante la Seconda Guerra Mondiale, le narrazioni riguardanti le bonifiche dell’Agro Pontino sono spesso accettate e utilizzate come strumenti di propaganda da vari schieramenti politici. Il volume di Luca Santangelo affronta questo tema complesso, centrando la sua analisi sulla città di Latina, storicamente nota come Littoria.
Il rapporto che Latina ha con il suo passato fascista è all’origine di una miriade di discussioni, soprattutto considerando che il 18 dicembre rappresenta una data chiave nella mitologia fondativa della città: il giorno in cui Mussolini inaugurò ufficialmente la città come un simbolo del completamento delle operazioni di bonifica. Tuttavia, l’autore sottolinea come, contrariamente alla comune percezione, questa celebrazione non deriva esclusivamente dal fascismo, ma è piuttosto il risultato di un uso politico della storia nell’era repubblicana.
Leggi anche:
Dal 1951 al 1953, la Democrazia Cristiana contribuì attivamente a costruire una narrazione mitologica che continua a influenzare la percezione collettiva di Latina. Questo libro non si limita a raccontare il passato, ma cerca di spiegare come e perché tale narrazione ha preso piede nel dibattito politico contemporaneo.
La mitologia delle bonifiche fasciste
Il libro di Santangelo analizza in dettaglio il mito delle bonifiche fasciste, evidenziando come questo non sia solo un modo di raccontare la storia di un territorio, ma anche uno strumento per ottenere consensi nelle elezioni. In un contesto in cui il passato è utilizzato per giustificare decisioni politiche presenti, l’Agro Pontino diventa un esempio interessante di come la storia possa essere plasmata per rispondere alle esigenze di narrazioni politiche diverse.
Santangelo si concentra sulle fasi di costruzione di questa macrostoria, partendo dal 1944 fino al 1963, ponendo domande che invitano a riflettere su come il passato influenzi l’attuale agenda politica. Le bonifiche, come simbolo di un’era di trasformazione, diventano pertanto un punto di riferimento per comprendere l’attuale discorso pubblico sulla città e sul suo sviluppo.
Il libro invita a riconsiderare anche la visione di una “Littoria felix”, un concetto ancora profondamente radicato nella cultura locale. Ricostruire le ragioni storiche che sostengono questa narrazione è fondamentale per capire la complessità e la contraddizione del legame tra Latina e il fascismo, in un momento in cui si avvicina il centenario della città nel 2032.
Evento di presentazione e ospiti
L’evento di presentazione del libro si terrà il 18 dicembre presso il MUG Museo Gianni di Latina e vedrà la partecipazione di figure significative del dibattito culturale. Accanto all’autore, interverranno Anna Maria Tomassini e Agostino Attanasio, mentre l’incontro sarà introdotto da Pietro Cefaly. Un’occasione per riflettere insieme sui temi affrontati nel libro e sulla storia che continua a plasmare l’identità di Latina.
Il libro di Luca Santangelo è disponibile in libreria dal 5 dicembre e può essere acquistato in vari store online, oltre che nel bookshop della Casa dell’Architettura. Questa pubblicazione rappresenta non solo un’importante analisi storica, ma anche un invito a esplorare le intersezioni tra passato e presente in chiave critica e consapevole.