L’importanza dell’esercizio fisico e della prevenzione sanitaria è stata al centro dell’intervento di Alberto Mantovani, presidente di Fondazione Humanitas per la ricerca, durante l’apertura degli Stati generali della prevenzione, svoltisi a Napoli nel 2025. Mantovani ha sottolineato come l’attività motoria dovrebbe essere trattata alla stregua di una prescrizione medica, fondamentale per il benessere e la riduzione dei rischi per la salute pubblica. Il suo discorso si è concentrato anche sulle disuguaglianze tra Nord e Sud Italia e sul ruolo cruciale della prevenzione per la sostenibilità del sistema sanitario nazionale.
L’esercizio fisico va prescritto come un farmaco
Alberto Mantovani ha enfatizzato la necessità di considerare l’attività fisica come una vera e propria terapia, da “prescrivere” con modalità precise, similmente a un farmaco. L’idea nasce dall’evidenza scientifica che un corretto regime di esercizio riduce il rischio di malattie croniche, contrasta il sovrappeso e aiuta a mantenere in salute il sistema cardiovascolare. Mantovani ha spiegato che per raggiungere questi risultati è indispensabile una prescrizione rigorosa, su misura per ogni individuo, per calibrare gli effetti benefici nel tempo e minimizzare eventuali rischi. Questo approccio vuole superare la diffusione di informazioni sommarie o non verificate sull’attività fisica, promuovendo una cultura più scientifica e responsabile.
La presa di coscienza nelle scuole medie superiori
Il concetto di prescrizione di esercizio fisico trova applicazione soprattutto nelle scuole medie superiori, dove Mantovani si impegna personalmente con studenti e giovani. Crede fermamente che sia possibile “vaccinare” la popolazione giovanile contro i comportamenti errati e le fake news che circolano online. In questo modo, oltre a formare abitudini salutari, si punta a rafforzare una coscienza critica nei confronti della salute, prevenendo patologie future attraverso la prevenzione primaria e la consapevolezza.
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Le disuguaglianze nord-sud nella salute e nell’attività fisica
Un tema centrale nell’intervento è stato il persistente divario socio-sanitario tra regioni del Nord e del Sud Italia. Mantovani ha evidenziato come la disparità economica e sociale pesi sulla qualità della vita, influendo sull’incidenza di sovrappeso e inattività fisica nelle fasce più svantaggiate. Nel Mezzogiorno si registra una minore propensione verso l’esercizio quotidiano e una maggiore prevalenza di comportamenti a rischio, che si riflettono in una salute peggiore e un carico più elevato per il sistema sanitario.
Un ostacolo per la prevenzione efficace
Questo squilibrio rappresenta un ostacolo per la prevenzione e complica la gestione sanitaria a livello nazionale. Le disparità legate al reddito e all’educazione influenzano la capacità delle persone di adottare stili di vita salutari. Mantovani ha richiamato l’attenzione su queste sfide, definendole “un tema generale di disuguaglianze” che rischia di compromettere sia la salute dei cittadini sia la sostenibilità economica del servizio sanitario pubblico.
La prevenzione come fondamento del sistema sanitario nazionale
La prevenzione ha assunto una rilevanza crescente nell’agenda sanitaria, in particolare per la sua capacità di ridurre le malattie prima che insorgano o peggiorino. Mantovani ha evidenziato il ruolo imprescindibile della prevenzione all’interno del sistema sanitario nazionale , non solo sul piano clinico ma anche su quello economico. Ridurre l’inattività fisica e controllare il peso corporeo significa affrontare problemi di salute pubblica che, se trascurati, causano costi elevati per cure e ospedalizzazioni.
Complessità della gestione del ssn
È un nodo di fondo per la gestione del SSN, che deve tenere conto di queste variabili per mantenere sostenibile la spesa sociale e sanitaria. Mantovani ha invitato a promuovere un approccio innovatore in ambito preventivo, sottolineando che senza rinnovamento sarà difficile sostenere un sistema sanitario adatto alle sfide del futuro. Nel suo discorso ha richiamato a un impegno collettivo per avviare strategie concrete e diffuse, capaci di rispondere alle necessità di salute e benessere dei cittadini.
L’impegno verso un sistema sanitario sostenibile
Con l’aumento delle patologie legate allo stile di vita, la sostenibilità del sistema sanitario nazionale si mette in discussione. Mantovani ha ricordato che prevenire significa ridurre la domanda di cure e alleggerire il peso sugli ospedali e sui medici. Solo puntando su interventi mirati, compresi quelli educativi rivolti ai giovani, si può dire di agire davvero a favore del benessere pubblico.
Napoli come teatro simbolico del dibattito
Il presidio scientifico e la ricerca continuano a fornire dati per indirizzare le scelte politiche e sanitarie. Inoltre, l’approccio multi-regionale e di contrasto alle disuguaglianze si rivela indispensabile per affrontare le sfide in modo concreto. Napoli, luogo dell’incontro, rappresenta un’area simbolica per questo dibattito, vista la sua posizione nel Mezzogiorno e la complessità della situazione. Gli Stati generali della prevenzione sono diventati un momento per fare il punto, provare a costruire proposte e trovare soluzioni che riguardano tutta la nazione, dalla salute individuale a quella collettiva.