La guerra tra russia e ucraina ha visto, nel 2025, l’adozione di un programma militare che lega i risultati sul campo a un sistema di ricompense, simile a quelli usati nei videogame. Il cosiddetto “Bonus dell’Esercito dei droni” punta a spingere le truppe ucraine a intensificare l’uso dei droni, attribuendo crediti per ogni successo registrato e dimostrato. Questi crediti possono poi essere scambiati in un mercato online dedicato a nuove dotazioni militari, una realtà che sta modificando dinamiche e strategie sul fronte di guerra.
Come funziona il sistema a punti per i militari ucraini
Il programma “Bonus dell’Esercito dei droni” si basa su un meccanismo di incentivi legato alla produzione di prove concrete delle azioni compiute sul territorio nemico. Ogni drone che distrugge o danneggia equipaggiamento russo, o elimina soldati avversari, fa guadagnare punti ai militari che lo hanno impiegato. In pratica, i soldati devono caricare i video realizzati durante le operazioni, così da permettere la convalida dei risultati.
I punti assegnati variano a seconda del tipo di obiettivo colpito: la distruzione di un carro armato vale 40 punti, il danneggiamento 20, mentre eliminare un soldato nemico equivale a 6. Sistemi missilistici mobili, a seconda del calibro, possono fruttare fino a 50 punti ciascuno. Questo sistema ha cambiato le abitudini delle unità ucraini, che ora cercano di accumulare punti per ottenere gli armamenti necessari, lasciando da parte la burocrazia tradizionale.
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Il punto di vista di mykhailo fedorov
Mykhailo Fedorov, vice premier e ministro per la Trasformazione digitale dell’ucraina, ha descritto l’iniziativa come una rivoluzione nella logistica militare, con il “Brave 1 Market” che consente di spendere i punti direttamente per acquistare tecnologia e armamenti sul fronte.
Il marketplace brave 1: un amazon delle armi e della tecnologia militare
Il “Brave 1 Market” è il cuore dove vengono trasformati i punti guadagnati in armi e dispositivi. Il mercato online reso disponibile dai militari ucraini contiene oltre mille prodotti, spaziando da droni di varia natura e sistemi robotici fino a tecnologie di guerra elettronica e componenti per sistemi di intelligenza artificiale.
L’obiettivo dichiarato è bypassare tutte le lungaggini delle forniture classiche, consentendo a chi combatte di decidere direttamente la configurazione della propria attrezzatura. Oltre all’acquisto, le unità possono lasciare recensioni dei prodotti usati, offrendo così un sistema di feedback e miglioramento condiviso tra reparti.
Il valore in punti per ottenere un drone Vampire è di 43 crediti. Unitá particolarmente attive e vincenti, come i Magyar’s Birds, quando hanno raggiunto oltre 16mila punti, hanno potuto “comprare” centinaia di droni per supportare le loro azioni. Questo conferma come la competizione interna al’ esercito per l’ottenimento di nuove dotazioni stia diventando decisiva per la capacitá operativa sul campo.
Impatto sul sistema di fornitura
L’introduzione di questo sistema ha avuto conseguenze dirette sia sulla dinamica delle battaglie sia sulla gestione delle risorse. Secondo quanto riportato da Fedorov, l’intensità con cui alcune unità hanno accumulato punti ha richiesto una revisione urgente delle consegne di nuovi droni.
Gli alti ritmi di consumo e le vittorie continue rischiavano di lasciare i reparti senza mezzi, così da costringere il governo a riorganizzare la logistica in modo da velocizzare le spedizioni verso unità particolarmente efficaci sul campo. Questo fenomeno mostra come la competizione per i punti stia trasformandosi in una vera spinta al miglioramento delle capacità militari.
Il 90% delle unità di droni dell’esercito ucraino ha già ottenuto punteggi, un indicatore della diffusione del programma. L’iniziativa, partendo da una strategia di guerra digitale, si è sviluppata in uno strumento concreto, capace di supportare direttamente le operazioni sul terreno.