L’esame di maturità continua a rappresentare un momento delicato per molti studenti italiani. Nel 2025, più di sei maturandi su dieci segnalano emozioni negative che faticano a gestire, con un aumento significativo del tempo trascorso davanti allo smartphone. I dati raccolti dall’Associazione Di.Te., guidata dallo psicologo Giuseppe Lavenia, fotografano una situazione in cui l’ansia e lo stress da esame si intrecciano con nuovi comportamenti legati alla tecnologia.
L’esame di maturità come spartiacque identitario e le emozioni degli studenti
Negli ultimi anni l’esame di maturità ha assunto un peso che va oltre la semplice verifica scolastica. Giuseppe Lavenia spiega come oggi l’esame rappresenti una sorta di spartiacque identitario. Per molti ragazzi, non è più solo paura di un compito ma una messa in discussione profonda del proprio valore personale. Questo panorama si riflette nei numeri: circa il 34% delle ragazze e il 30% dei ragazzi avverte un ansia molto alta in vista della prova. Il fenomeno non è legato solo a un senso di agitazione passeggera, ma a un vissuto psicologico intenso che riguarda il senso di sé.
Le differenze di genere emergono anche nello stress percepito. Mentre solo il 7,5% delle ragazze afferma di non sentire pressione, tra i maschi questa quota sale al 17,5%. Questi dati indicano che, rispetto all’ansia, lo stress si manifesta in modi diversi tra ragazzi e ragazze. I giovani arrivano quindi a percepire l’esame come un nodo cruciale per definire la loro identità, non semplicemente una prova scolastica.
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L’aumento del tempo davanti agli smartphone: un segnale di difficoltà emotiva
Un altro aspetto emerso riguarda il ricorso crescente agli smartphone. I maturandi, soprattutto i ragazzi, passano più ore con i dispositivi digitali. Il 64,1% dei maschi trascorre più tempo davanti allo schermo in questa fase, contro il 38,8% delle femmine. Questo comportamento assume valore di valvola di sfogo per le tensioni accumulate, vista la difficoltà nel gestire le emozioni negative.
L’uso dello smartphone diventa quasi un rifugio, una distrazione pronta a fermare i pensieri più ansiosi e lo stress. Questa dinamica però rischia di far perdere il controllo sul tempo effettivo dedicato allo studio e al riposo. Gli psicologi vedono in questo fenomeno un campanello d’allarme che sottolinea la necessità di intervenire con strategie mirate per aiutare i giovani a canalizzare la propria ansia senza lasciare spazio a comportamenti disfunzionali.
Consigli pratici per affrontare l’ansia e lo stress durante la preparazione all’esame
Nel panorama di preoccupazioni e tensioni che si accompagnano alla maturità, Giuseppe Lavenia propone alcune indicazioni per supportare i ragazzi in vista della prova. Il primo passo è cambiare prospettiva sull’ansia, non considerarla un nemico. Se riconosciuta e accettata, può diventare un’alleata che tiene alta la concentrazione.
Per quanto riguarda lo studio, il consiglio è di evitare l’accumulo di informazioni all’ultimo momento, perché il cervello, nell’ora precedente alla prova, necessita di tempo per rilassarsi e non per assimilare nuovi contenuti. Il riposo rappresenta un elemento fondamentale per la memoria e per la lucidità mentale: saltare il sonno per studiare rischia di essere controproducente.
In caso di sintomi fisici legati all’ansia, come tachicardia o confusione, è utile imparare a eseguire esercizi di respirazione controllata. Inspirare per 4 secondi, trattenere il respiro per altri 4 ed espirare lentamente in 6 secondi aiuta a trovare un equilibrio nervoso.
L’importanza di un ambiente e di gesti quotidiani per mantenere la calma
Il valore di un ambiente sereno è cruciale in un momento così delicato. Lavenia sottolinea che scegliere le compagnie giuste, specie nei giorni di preparazione, può fare la differenza. È meglio evitare chi si lascia prendere dall’ansia o diffonde tensione parlando a voce alta del programma. Stare intorno a persone tranquille aiuta a mantenere la calma.
Anche le attività semplici possono contribuire a ridurre lo stress: mangiare regolarmente, uscire per fare due passi all’aria aperta o ascoltare musica rilassante sono tutti comportamenti che aiutano a ristabilire l’equilibrio emotivo. Parlarne con qualcuno di fidato alleggerisce il peso delle preoccupazioni.
Un piccolo suggerimento pratico è avere con sé un oggetto “ancora” da toccare nei momenti difficili, per ritrovare sicurezza.
Ridimensionare le aspettative per affrontare con lucidità la prova
Un passaggio importante riguarda il modo in cui si affrontano le aspettative legate all’esame. Lavenia ricorda che il voto non definisce il valore di una persona e non segna il destino. Si tratta di una tappa tra le tante e non di un traguardo capace di decidere tutto il futuro.
Ridurre la pressione di dover sapere tutto permette di concentrarsi sulla lucidità necessaria per svolgere la prova. Già questo aspetto rappresenta il vero traguardo dell’esame. Mantenere calma e chiarezza mentale può fare la differenza più di qualsiasi ripasso dell’ultimo minuto.