Il primo maggio 2025 si è svolto a Roma il tradizionale concertone dedicato alla festa dei lavoratori. L’evento, attesissimo, ha visto sul palco Leonardo Gassmann, che ha dato il via alle celebrazioni con una performance intensa di “Bella Ciao“. Il momento ha richiamato alla memoria le lotte di chi, ottanta anni fa, ha lottato per la libertà e la democrazia in Italia. Nel corso della serata si è also ricordato il Papa attraverso un passo del suo messaggio sulla musica come elemento di pace.
L’esordio di leonardo gassmann con bella ciao al concertone
Leonardo Gassmann ha preso la scena con un papavero rosso ben visibile alle spalle, simbolo della resistenza italiana. La sua voce, più sommessa rispetto ad altre esibizioni, ha trasmesso un senso di rispetto e commemorazione. L’artista romano si è messo la mano sul cuore mentre intonava “Bella Ciao“, brano che da decenni accompagna le celebrazioni del primo maggio e richiama la lotta partigiana contro il fascismo.
Al termine della canzone, Gassmann ha rivolto al pubblico parole rivolte soprattutto ai giovani: “ha ricordato come gli uomini e le donne del passato fossero adolescenti e ragazzi comuni, proprio come loro, e quanto il loro coraggio abbia permesso di costruire l’Italia libera e democratica di oggi.” Il suo appello a non dimenticare è sembrato un invito a prendere coscienza delle radici della festa e della storia della nazione.
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Il gesto di omaggio al papa e il ruolo della musica nella pace
Nel corso del concertone è stato proposto uno stralcio di un discorso del Papa, nel quale veniva sottolineato il ruolo della musica come elemento di bellezza e strumento di pace. Il messaggio ha evidenziato come la musica possa parlare a tutti i popoli con diversi linguaggi ma raggiungendo sempre il cuore di chi l’ascolta.
L’omaggio al pontefice ha ricevuto attenzione particolare per il richiamo all’universalità della musica, che si lega tradizionalmente al primo maggio e al tema della solidarietà tra lavoratori e comunità . Il collegamento tra arte e impegno sociale si è così rinnovato sul palcoscenico della capitale, confermando la festa come momento di coesione e riflessione.
La cornice storica e culturale del concertone a roma
Dal 1990 il concertone del primo maggio riunisce ogni anno a Roma musicisti, attivisti e cittadini per celebrare la giornata dedicata ai diritti dei lavoratori. L’edizione 2025 si inserisce in questa tradizione proponendo temi storici e sociali che risuonano nella musica e nei discorsi pronunciati sul palco.
La scelta di “Bella Ciao” come brano di apertura da parte di Gassmann non è casuale: richiama le radici della resistenza e del sacrificio che hanno segnato il secolo scorso in Italia. Lo sfondo del papavero rosso sottolinea visivamente questo legame con il passato. L’evento è stato seguito da migliaia di persone in Piazza San Giovanni a Roma e da un pubblico più ampio attraverso i media nazionali.
La serata ha ribadito il valore del primo maggio non solo come festa del lavoro, ma come occasione per non dimenticare le battaglie civili e per rafforzare un senso di comunità nazionale. Anche la presenza delle voci che si sono alternate sul palco ha contribuito a mantenere vivo questo spirito, intrecciando musica e memoria storica.