Legislatori chiamati a rafforzare la cultura della sicurezza nei cantieri per salvare vite giovani

Legislatori chiamati a rafforzare la cultura della sicurezza nei cantieri per salvare vite giovani

La sicurezza nei cantieri in Italia resta critica, con incidenti frequenti tra giovani lavoratori; Walter Rizzetto e l’ordine degli Ingegneri di Milano promuovono formazione e legislazione condivisa per prevenire rischi.
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Walter Rizzetto rilancia l’urgenza di una cultura condivisa della sicurezza nei cantieri, promuovendo formazione e legislazione trasversale per proteggere i giovani lavoratori da incidenti evitabili. - Gaeta.it

La sicurezza sul lavoro resta una sfida cruciale in Italia, soprattutto nei cantieri dove si registrano molti incidenti, spesso fatali per giovani lavoratori in formazione. Walter Rizzetto, presidente della commissione Lavoro della Camera e deputato di Fratelli d’Italia, ha rilanciato il tema durante il seminario “La cultura della sicurezza nei cantieri” promosso dall’ordine degli Ingegneri di Milano. Il suo appello si concentra sull’urgenza di una risposta legislativa condivisa e senza divisioni politiche, per far crescere nelle nuove generazioni la capacità di riconoscere e rifiutare situazioni di pericolo.

Il seminario dell’ordine degli ingegneri di milano sulla cultura della sicurezza nei cantieri

L’evento organizzato dall’ordine degli Ingegneri di Milano insieme alla Consulta regionale ha chiamato a raccolta esperti, istituzioni e rappresentanti politici per affrontare un tema ancora critico in Italia. La cultura della sicurezza nei cantieri è stata analizzata sotto diversi punti di vista, coinvolgendo tecnici che vivono quotidianamente la realtà del lavoro e la complessità delle regole da garantire.

Ostacoli concreti alla prevenzione

Il seminario ha evidenziato anche gli ostacoli concreti che impediscono un’effettiva prevenzione: la scarsa formazione pratica dei giovani, la pressione economica che talvolta induce a tralasciare norme fondamentali, e l’assenza di un controllo capillare sugli ambienti di lavoro. Questi elementi creano un mix pericoloso che mantiene elevata la frequenza degli incidenti, con conseguenze drammatiche soprattutto tra chi è alle prime esperienze.

La discussione è andata oltre la dimensione normativa, per toccare aspetti culturali e sociali. In particolare si è puntata l’attenzione sulla necessità di diffondere una mentalità che valorizzi la sicurezza come dovere individuale e collettivo. L’obiettivo è far crescere una generazione capace di ascoltare i segnali di allarme e pronta a chiedere aiuto o interrompere una pratica rischiosa.

Walter Rizzetto ha chiuso il suo intervento ribadendo che questo lavoro non deve vedere contrapposizioni, ma soltanto la volontà di salvare vite giovani, spesso fragili e troppo esposte a pericoli evitabili. La politica e le istituzioni chiamate a fare la loro parte, con in testa l’idea che prevenire un inciampo o un incidente sul lavoro significa tutelare il futuro di tanti ragazzi e ragazze in cammino verso il mondo del lavoro.

La parola di walter rizzetto sul ruolo del legislatore nella prevenzione degli infortuni sul lavoro

Walter Rizzetto ha espresso con fermezza la necessità che il legislatore superi le divisioni politiche in materia di sicurezza lavorativa. Il suo messaggio arriva diretto: “se anche un solo ragazzo o ragazza nei prossimi anni saprà dire no a una condizione non sicura, il compito della politica sarà stato raggiunto.” Nel suo intervento in collegamento durante l’evento milanese, ha sottolineato che la tutela deve diventare una bandiera trasversale, capace di coinvolgere tutti senza distinzioni.

Rizzetto ha puntato il dito contro alcune prassi rischiose ormai radicate, come l’esecuzione di lavori in cantieri con percorsi non certificati o la gestione di carichi sospesi senza le necessarie garanzie. Questi aspetti, seppure tecnici, devono poter essere riconosciuti e contestati dai giovani lavoratori e stagisti, che spesso vengono esposti a rischi troppo gravi senza una reale consapevolezza o formazione. Il deputato si è detto convinto che sviluppare una cultura che promuova il rifiuto consapevole del rischio potrà abbattere il numero di incidenti gravi, proteggendo vite che altrimenti si potrebbero perdere.

La “carta di lorenzo”: un documento simbolo per la sicurezza di studenti in alternanza scuola-lavoro

Tra le iniziative portate avanti da Rizzetto spicca la “Carta di Lorenzo”: un protocollo creato come omaggio a Lorenzo Parelli, un ragazzo di 18 anni morto nel 2022 durante il suo ultimo giorno di alternanza scuola-lavoro a causa di un incidente sul cantiere. La carta nasce dalla collaborazione tra la famiglia di Lorenzo, la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia e una rete ampia che comprende scuole, imprese e sindacati.

Presentata alla Camera nel 2023, questa carta vuole imprimere una svolta alla formazione di giovani che entrano nel mondo del lavoro. Punta a coinvolgerli realmente nelle misure di sicurezza e a riconoscere i segnali di pericolo ai quali non devono mai abbassare la guardia. Il documento chiede una partecipazione consapevole degli studenti nei percorsi formativi, affinché gli spazi di lavoro siano ambienti protetti e controllati, e la prevenzione non resti solo un adempimento burocratico.

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