l’economia dell’emilia-romagna cresce solo dello 0,4% nel 2024, esportazioni in calo e industria in difficoltà

l’economia dell’emilia-romagna cresce solo dello 0,4% nel 2024, esportazioni in calo e industria in difficoltà

L’Emilia-Romagna chiude il 2024 con una crescita economica modesta dello 0,4%, frenata dal calo del 2,1% delle esportazioni soprattutto verso gli Stati Uniti, mentre l’industria registra una contrazione del 3%.
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Nel 2024 l’Emilia-Romagna ha registrato una crescita economica modesta dello 0,4%, rallentata principalmente dal calo delle esportazioni (-2,1%) e dalla contrazione dell’industria, con prospettive di stabilità negativa anche per il 2025 a causa di tensioni geopolitiche e restrizioni commerciali. - Gaeta.it

L’emilia-romagna ha chiuso il 2024 con una crescita economica modesta pari allo 0,4%. Questo andamento risente soprattutto della riduzione della domanda sui mercati esteri, che ha portato a una contrazione delle esportazioni del 2,1%. Secondo il rapporto della Banca d’Italia, presentato recentemente a bologna, questa performance resta al di sotto della media nazionale, che ha registrato un aumento del PIL del 0,7% nello stesso anno. L’avvio del 2025 non lascia intendere miglioramenti significativi, anzi, rimangono evidenti i rischi legati a tensioni geopolitiche e restrizioni commerciali.

Andamento economico regionale rispetto al contesto nazionale

L’emilia-romagna, nell’anno passato, ha visto una crescita economica inferiore rispetto all’intero sistema italiano. Il dato dello 0,4% contro lo 0,7% a livello nazionale indica un rallentamento relativo per la regione. Il rapporto della Banca d’Italia evidenzia come questo differenziale sia presente per il secondo anno consecutivo, andando a confermare una tendenza negativa per l’economia locale. Questo risultato è dovuto principalmente al peso delle difficoltà sui mercati esteri, che rappresentano un canale fondamentale per le imprese regionali. Dal punto di vista macroeconomico, la crescita italiana è stata più robusta, trainata da consumi interni e qualche segnale di ripresa in altri territori, mentre l’emilia-romagna ha registrato un andamento più lento, raccontando un quadro complesso soprattutto per i settori più orientati all’export.

Il ruolo dell’export e impatto dei mercati esteri sull’emilia-romagna

Il calo del 2,1% nelle esportazioni ha rappresentato la leva principale che ha frenato l’economia regionale nel 2024. Il rapporto mette in evidenza che l’emilia-romagna ha visto una diminuzione della domanda soprattutto verso paesi esterni all’Unione Europea, con gli Stati Uniti in primo piano. Proprio il mercato americano pesa per il 12,5% delle vendite regionali fuori confine, un dato che riflette un aumento dell’esposizione negli ultimi 15 anni. Le recenti restrizioni commerciali imposte dagli Stati Uniti, combinate con le tensioni geopolitiche in varie aree del mondo, hanno ridotto le opportunità per le aziende locali. La flessione delle esportazioni ha poi inciso sulla produzione industriale e sui fatturati, creando un effetto negativo sull’intera struttura economica regionale e limitando la capacità di crescita complessiva.

La contrazione dell’industria e i settori più colpiti

L’industria rappresenta il comparto più colpito da questa fase di rallentamento nell’economia emiliano-romagnola. Il rapporto evidenzia una contrazione sia della produzione sia del fatturato del 3%, un segnale chiaro di difficoltà per le imprese manifatturiere. Si tratta di un settore che storicamente ha trainato il tessuto economico locale, ma che nel 2024 ha pagato il prezzo delle minori commesse estere e di un clima più generale di incertezza. La riduzione della produzione, soprattutto in comparti come la meccanica e l’automotive, ha avuto ripercussioni sia sull’occupazione che sugli investimenti. La debolezza industriale spiega in buona parte perché la crescita regionale non sia riuscita a raggiungere valori più alti, rallentando il recupero dopo alcuni anni complicati per l’economia globale.

Prospettive per il 2025 e fattori di rischio in vista

L’avvio del 2025 non mostra segnali di miglioramento per l’economia dell’emilia-romagna. Nel primo trimestre dell’anno le dinamiche rimangono stabili, senza ripresa concreta in vista dell’export o della produzione interna. I rischi restano elevati, aggravati dalle tensioni geopolitiche in corso in diverse aree strategiche e dalle misure restrittive commerciali adottate da paesi chiave come gli Stati Uniti. Questi fattori rendono instabile il contesto per le esportazioni regionali, costituendo un freno importante alla crescita economica. Le imprese, in particolare quelle industriali, devono fare i conti con un mercato internazionale più complesso, in cui le incertezze politiche e regolamentari pesano sulla domanda. Questo porta l’emilia-romagna a uno scenario dove la ripresa appare ancora lontana.

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