Le vie del cibo della lunga vita: il progetto che valorizza il patrimonio agroalimentare e la dieta mediterranea dei sicani

Le vie del cibo della lunga vita: il progetto che valorizza il patrimonio agroalimentare e la dieta mediterranea dei sicani

Il progetto nei monti sicani valorizza la dieta mediterranea e i prodotti tipici per promuovere longevità, cultura gastronomica e sviluppo turistico, con eventi, ricerca scientifica e formazione locale.
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Il progetto sui monti sicani promuove la longevità attraverso la dieta mediterranea e i prodotti locali, unendo eventi, ricerca scientifica e sviluppo turistico nell’ambito di Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. - Gaeta.it

Il territorio dei monti sicani si trasforma in un centro di studio e promozione della longevità grazie a un progetto che mette al centro la dieta mediterranea e i prodotti agroalimentari tipici. L’iniziativa, che fa parte delle celebrazioni legate ad agrigento capitale italiana della cultura 2025 e al riconoscimento della sicilia come regione europea della gastronomia 2025, punta a creare un circuito di eventi, ricerca e formazione per raccontare l’importanza della tradizione culinaria locale.

Longevità e abitudini alimentari nella tradizione sicana

Nei borghi dei sicani si registra un tasso di centenari molto più alto rispetto alla media nazionale italiana, con 10,37 anziani ogni 10.000 abitanti contro 2,4 su scala nazionale. Il fenomeno colpisce soprattutto gli uomini, con un valore pari a 11,51 volte superiore rispetto alla media italiana. Questi dati hanno attirato l’attenzione internazionale di medici e studiosi, mettendo in luce come la conservazione di un’alimentazione tradizionale e naturale sia una delle chiavi di questa longevità.

Il confronto con le zone blu

La zona viene così paragonata alle famose zone blu, ovvero quelle aree del mondo dove il numero di persone che raggiungono età avanzate è particolarmente elevato. Nel territorio sicano la dieta mediterranea si è mantenuta in una forma autentica, con un uso diffuso di prodotti locali freschi, cereali antichi, legumi, pesce e olio extravergine d’oliva. L’ambiente rurale e lo stile di vita sembrano giocare un ruolo centrale nel favorire una vita lunga in salute.

Un calendario fitto di eventi per promuovere i sapori e le tradizioni

Il programma “le vie del cibo della lunga vita” propone più di venti sagre e manifestazioni concentrate nei mesi estivi e autunnali per coinvolgere residenti e turisti. Gli appuntamenti sono collocati in varie località dei sicani, da agrigento a contessa entellina, passando per cianciana, santo stefano quisquina e bisacquino, fino a castronovo di sicilia e ribera. Ogni evento offre stand con prodotti tipici e momenti di degustazione per evidenziare la qualità agroalimentare siciliana.

Eventi e manifestazioni principali

Tra le manifestazioni si conta il “terre sicane wine fest” dedicato ai vini locali, la “sagra dei frutti della terra” che coinvolge produttori di cereali e legumi, e festività tipiche come la “festa di la guastedda di san martino” di novembre. Non mancano appuntamenti dedicati all’olio extravergine d’oliva e all’arancia di ribera dop, elementi simbolo di gusto e salute. Il programma si conclude a dicembre con il “sicani expo olio” che presenta le eccellenze oleicole.

Gli eventi sono strutturati con educational, show cooking e degustazioni guidate, favorendo un contatto diretto tra chi produce e chi consuma. Il progetto mira a consolidare una rete locale costituita da imprenditori, ristoratori, istituzioni e operatori turistici che lavorano per sostenere la tradizione gastronomica lungo tutto l’anno.

Ricerca scientifica e formazione per sostenere il patrimonio agroalimentare

Al centro del progetto c’è un’intensa attività scientifica realizzata dal dipartimento di scienze agrarie, alimentari e forestali dell’università di palermo, che organizza convegni, workshop e seminari focalizzati sulla tutela e sulla valorizzazione dei prodotti certificati come igp, dop e doc. Lo studio approfondito degli aspetti nutrizionali dei cibi tradizionali punta a mettere in evidenza il rapporto tra alimentazione e allungamento della vita.

Coordinamento e formazione

Il gal sicani ha il compito di coordinare la diffusione delle conoscenze e di promuovere un “distretto rurale di qualità” che colleghi i vari attori della produzione locale, dagli agricoltori agli istituti alberghieri. Questi ultimi coinvolgono studenti di agrigento, bisacquino e bivona in laboratori pratici e attività di formazione per far acquisire competenze sulle ricette e sulle tecniche di preparazione della tradizione culinaria dei sicani.

L’insieme di pasti, gesti e cultura alimentare trova le sue radici nella biodiversità delle varietà autoctone, come il pecorino siciliano dop o le olive nocellara e biancolilla, e in cereali antichi come russello e tumminia. Il progetto coinvolge anche ricerche comparative tra cibi tradizionali e moderni per evidenziare il valore di un’alimentazione legata al territorio.

Sviluppo turistico e strategie di mercato per i prodotti locali

Le iniziative di valorizzazione agroalimentare si collegano a un piano di sviluppo turistico orientato a un modello sostenibile e rispettoso delle tradizioni locali. La rete di eventi costituisce un circuito capace di attrarre visitatori italiani e stranieri, consolidando l’immagine dell’area come luogo di eccellenza nella dieta mediterranea.

Politiche e mercato

Sul piano commerciale, il progetto prevede la definizione di una food policy specifica che guiderà la produzione, la trasformazione e la vendita delle specialità tipiche dei sicani. Si punta a creare reti produttive più solide e a introdurre modalità di distribuzione innovative, per rafforzare la presenza di questi prodotti sui mercati regionali, nazionali e internazionali.

Particolare attenzione è rivolta all’arancia di ribera dop, noto per le sue proprietà nutrizionali, e all’olio extravergine di oliva igp, entrambi elementi cruciali nel mantenimento della salute e della longevità. “L’obiettivo è far emergere il valore dei prodotti come parte integrante di uno stile di vita riconosciuto”, contribuendo al rilancio economico del territorio.

L’intervento si sviluppa in modo coerente con le iniziative culturali legate ad agrigento capitale della cultura e punta a un’integrazione tra promozione enogastronomica, ricerca scientifica e sviluppo economico legato al turismo e alla filiera produttiva locale.

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