Le tre torri di citylife a milano: tra architettura contemporanea, spazi verdi e grattacieli iconici

Le tre torri di citylife a milano: tra architettura contemporanea, spazi verdi e grattacieli iconici

CityLife a Milano si trasforma da area storica della Fiera in un moderno quartiere con tre torri iconiche di Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind, sedi di Generali, Allianz e PwC.
Le Tre Torri Di Citylife A Mil Le Tre Torri Di Citylife A Mil
CityLife a Milano è un innovativo quartiere urbano nato dalla riqualificazione dell’area della vecchia Fiera, caratterizzato da tre iconiche torri progettate da Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind, che ospitano residenze, uffici e ampi spazi verdi, segnando una svolta nell’architettura e nella vivibilità della città. - Gaeta.it

Il quartiere citylife a milano è diventato uno dei simboli delle trasformazioni urbane della metropoli. In quest’area, un tempo occupata dagli storici padiglioni della fiera fino al 2005, si sono alzate tre torri progettate da archistar di fama internazionale: Zaha Hadid, Arata Isozaki e Daniel Libeskind. Questo intervento ha segnato un cambiamento profondo, trasformando la zona in un nuovo fulcro di residenze, uffici e aree verdi. I dettagli di questo progetto raccontano una storia di architettura audace e scelte urbanistiche che hanno rilanciato una porzione centrale di milano.

Il concorso e la nascita di citylife: nuove funzioni per un’area storica di milano

Nel 2005, quando la fiera milano ha spostato i suoi spazi a rho, l’area dei padiglioni storici è stata oggetto di un concorso internazionale per la sua riqualificazione. La gara è stata vinta da un gruppo composto da generali properties, ras progestim della fondiaria-sai, lamaro appalti e grupo lar. L’offerta presentata si è distinta per un importo di 523 milioni di euro e un progetto che prevedeva non solo la costruzione di torri ma anche la realizzazione di ampi spazi verdi, residenze di alto livello, un’area commerciale e una vasta zona pedonale. Questo disegno ha orientato la trasformazione del quartiere, puntando a coniugare verde, abitazioni di lusso e impianti per uffici in un contesto moderno e funzionale.

L’intervento si è inoltre trasformato in un punto di riferimento per la città dal punto di vista dell’architettura contemporanea. Il progetto voleva segnare la fine di un’epoca legata alla fiera con un approccio differente, basato sulla qualità ambientale e sulla creazione di un nuovo centro urbano. Le residenze, tra cui quella di personaggi noti come fedez e chiara ferragni, hanno dato ampia visibilità al complesso. Citylife ha così recuperato un’area abbandonata trasformandola in un luogo vivo, capace di attirare residenti, imprese e visitatori.

La torre di arata isozaki: il ‘dritto’ che domina la skyline di milano

La prima torre a essere completata e aperta al pubblico è stata quella progettata da arata isozaki, inaugurata nel 2015. Ribattezzata ‘il dritto’ per la sua linea retta e la notevole altezza, raggiunge i 209 metri per 50 piani abitativi e dirigenziali. Con l’antenna in cima si spinge fino a 259 metri, consacrandosi come uno dei grattacieli più alti d’Italia. Questa torre è oggi sede di allianz, la compagnia assicurativa che ha scelto di investirci e insediarsi in modo stabile.

La struttura è caratterizzata da una forma slanciata e pulita, senza curve o torsioni, che le conferisce un aspetto sobrio ma imponente. La sua posizione centrale nel quartiere citylife la rende un punto di riferimento riconoscibile da diversi punti della città. Questo edificio ha contribuito a ridisegnare il profilo urbano di milano, introducendo linee architettoniche moderne senza stravolgere l’assetto generale dello skyline.

L’attenzione posta nella progettazione è stata rivolta anche all’efficienza degli spazi interni, con uffici ampi e luminosi. La torre si distingue per la sua struttura semplice ma solida, inserita in un contesto che coniuga le esigenze lavorative con la dimensione ambientale circostante.

La torre di zaha hadid: ‘lo storto’ e il grattacielo in calcestruzzo più innovativo

Nel 2019 si è aggiunta una nuova icona al profilo di citylife con l’apertura della torre progettata da zaha hadid. Questa struttura, soprannominata ‘lo storto’, si distingue per la torsione e la forma innovativa. Si tratta, infatti, tra le prime torri al mondo realizzate in calcestruzzo interamente in torsione. La sua altezza arriva a 177 metri e, compresa la grande scritta rossa ‘generali’ posta in cima, raggiunge 192 metri.

Questa scritta è diventata purtroppo oggetto di attenzione quando, nel 2025, un cedimento ha causato una leggera inclinazione dell’insegna, destando preoccupazioni in città. I tecnici intervenuti hanno assicurato che la situazione è stata messa in sicurezza, evitando ulteriori rischi per l’area circostante. La scelta di posizionare una scritta così grande e pesante in cima alla torre ha suscitato critiche dal punto di vista estetico sin dal momento della sua costruzione, ma resta un elemento distintivo nella skyline milanese.

La struttura in sé si presenta come un esempio di architettura audace, con linee fluide e forme che sembrano sfidare la tradizione dei grattacieli. Il calcestruzzo usato per reggere la torsione della torre è un’innovazione tecnica che l’ha resa famosa e studiata nel mondo delle costruzioni. Nella torre ha sede la compagnia assicurativa generali, che ha trovato in questo edificio un ufficio all’altezza della sua immagine globale e moderna.

La torre di daniel libeskind: ‘il curvo’ e la nuova sede di pwc a milano

L’ultima torre inaugurata del progetto citylife è quella progettata da daniel libeskind, completata nel 2020. Questa struttura, definita ‘il curvo’ per la sua linea sinuosa e avvolgente, misura 175 metri e ospita 30 piani. È stata scelta come sede di pwc, una delle principali società di consulenza e revisione contabile a livello mondiale.

L’edificio si differenzia dalle altre due torri per un design meno rigido e più organico nei profili. Gamma di curve e angoli metallici contribuiscono a creare un effetto dinamico, che cambia a seconda della prospettiva del osservatore. Il gioco delle superfici riflettenti e la forma arrotondata danno un senso di movimento, rendendola un elemento riconoscibile nel paesaggio urbano.

Libeskind ha immediatamente conquistato consenso nel settore per questa opera che sposa architettura e funzionalità. Gli interni sono progettati per favorire il lavoro di team, offrendo ambienti flessibili e luminosi. La scelta di pwc di trasferirsi in questa torre testimonia l’attrattiva di citylife come distretto d’affari, capace di ospitare grandi realtà internazionali in spazi all’avanguardia.

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