La rete stradale italiana mostra segni evidenti di invecchiamento e necessita di interventi ben oltre la semplice manutenzione ordinaria. Le operazioni di ristrutturazione si spingono ormai a ricostruzioni totali di tratti autostradali e viadotti, come accade sulla Torino-Savona. Il tema è al centro di un recente intervento di Bernardo Magrì, amministratore delegato di Concessioni del Tirreno, che ha illustrato lo stato delle infrastrutture, soffermandosi anche sulle condizioni e i lavori in corso sull’autostrada dei Fiori.
La vetustà della rete stradale italiana e la necessità di interventi radicali
Il patrimonio stradale italiano, sotto il controllo sia statale che comunale, si presenta oggi fortemente degradato. L’usura naturale, unita alla carenza di interventi strutturali negli ultimi decenni, ha portato a una situazione in cui la manutenzione ordinaria non basta più. Le opere pubbliche devono affrontare lavori di ricostruzione completi, che spesso comportano demolizioni e rifacimenti ex novo di parti di infrastrutture importanti.
Il caso della torino-savona
Un caso emblematico è quello della Torino-Savona, dove si procede alla demolizione e alla ricostruzione di viadotti. Questo tipo di attività non è solo necessario per mantenere la sicurezza stradale, ma imprescindibile per garantire una mobilità efficiente anche in futuro. Il problema principale è che queste opere, così complesse, hanno un impatto diretto sul traffico, causando disagi e rallentamenti su percorsi fondamentali per il trasporto di persone e merci.
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Bernardo Magrì ha sottolineato che “rimandare questi lavori equivale a ignorare il problema, semplicemente spostandolo nel tempo senza risolverlo.” La prevenzione in questo campo non può limitarsi alle riparazioni temporanee, perché le infrastrutture mostrano segni ambigui di salute e richiedono interventi che, pur pesando sull’attività quotidiana, restituiscono sicurezza e funzionalità.
La situazione dell’autostrada dei fiori e i lavori di adeguamento in corso
L’autostrada dei Fiori, recentemente trasferita alla gestione di Concessioni del Tirreno, rappresenta un’eccezione tra le vie di comunicazione italiane. Controlli accurati effettuati dal ministero hanno rilevato una condizione complessivamente buona, soprattutto considerando che l’infrastruttura si trova in un ambiente costiero. La vicinanza al mare e l’azione del sale accelerano il degrado delle strutture, ma l’autofiori ha resistito bene a questi agenti.
Nonostante ciò, non mancano gli interventi necessari per mantenere gli standard di sicurezza e conformità alle normative europee. Le gallerie della rete devono rispettare le direttive comunitarie entro il 2027, e il processo di adeguamento è in corso da anni. L’ultimo tratto che richiederà interventi significativi è la galleria Fornaci, prevista per il prossimo anno. Le altre gallerie sono state già aggiornate in larga parte.
Parallelamente, i lavori si concentrano anche sulle barriere di sicurezza. Quasi l’80% di queste è stato aggiornato o sostituito entro il 2024, ma resta ancora una parte da completare. Questi interventi non si limitano a posizionare nuove barriere: la sostituzione modifica le sollecitazioni sulle strutture portanti, come le solette degli impalcati, che devono essere rinforzate per garantire la stabilità e la sicurezza delle installazioni.
Aggiornamenti sulle barriere di sicurezza
Le opere in corso non riguardano solo i materiali di superficie ma anche la robustezza strutturale necessaria a sostenere le nuove installazioni, elemento chiave per ridurre rischi e garantire efficienza nel lungo termine.
L’impatto degli interventi sulle condizioni del traffico e la mobilità
Gli interventi di riqualificazione, pur essenziali per il mantenimento e la sicurezza delle infrastrutture, comportano inevitabilmente disagi alla viabilità. Demolizioni e lavori di ricostruzione riguardano tratti molto frequentati e, per questo, generano rallentamenti e modifiche al flusso normale del traffico.
L’ad di Concessioni del Tirreno ha evidenziato come “sia necessario accettare questo impatto temporaneo, perché rimandare i lavori significherebbe lasciare inalterate condizioni che, con il tempo, aggraverebbero la situazione fino a rischiare il blocco della mobilità.” È un equilibrio difficile: intervenire con decisione oggi per garantire la circolazione sicura e fluida nei prossimi anni.
Le opere in corso sulla Torino-Savona e sull’autostrada dei Fiori sono esempi concreti di questo approccio. Qui si scelgono demolizioni mirate e aggiornamenti tecnici per rispondere a esigenze di sicurezza e normativa, salvaguardando così la rete viaria che collega aree strategiche del paese.
Priorità e sfide future
La sfida resta grande, vista l’estensione e l’età delle infrastrutture italiane. L’attenzione si concentra sulle priorità che consentano di mantenere aperte le arterie principali, riducendo al minimo i problemi per chi ogni giorno si sposta su queste strade.