le profezie di nostradamus e malachia sui papi: fra adattamenti e rivedimenti a ogni elezione pontificia

le profezie di nostradamus e malachia sui papi: fra adattamenti e rivedimenti a ogni elezione pontificia

Le profezie di Nostradamus e San Malachia continuano a influenzare il dibattito sul pontificato di papa Francesco, con interpretazioni flessibili che mantengono vivo l’interesse sulla fine della chiesa cattolica.
Le Profezie Di Nostradamus E M Le Profezie Di Nostradamus E M
L'articolo analizza le profezie di Nostradamus e San Malachia sul papato, evidenziando come siano state reinterpretate nel tempo, soprattutto riguardo a Papa Francesco, per mantenere vivo l'interesse popolare nonostante la mancata realizzazione degli eventi predetti. - Gaeta.it

Nel corso degli anni ogni nuovo conclave riaccende l’interesse attorno alle profezie che riguardano i papi. Quelle più citate restano senza dubbio quelle di nostradamus e di san malachia, testi che periodicamente vengono rispolverati per cercare di anticipare eventi legati alla chiesa cattolica. Spesso, però, le interpretazioni si adattano a seconda di quel che succede realmente, creando un intreccio assai complicato tra realtà e leggenda. In questo articolo si analizzano le profezie riguardanti papa francesco e il modo in cui sono state riassegnate al nuovo pontefice.

Profezia del papa nero e la sua fallita previsione della fine del mondo

La figura di papa francesco è stata in passato collegata a quella del cosiddetto “papa nero”, personaggio evocato in alcune interpretazioni delle quartine di nostradamus. Questo titolo veniva associato al cardinale bergoglio richiamando il colore nero dell’abito tipico della compagnia di gesù, ordine a cui apparteneva prima dell’elezione. La profezia attribuiva a questo papa un ruolo legato alla fine del mondo, un evento che chiaramente non si è verificato durante il suo pontificato.

Nonostante ciò, i sostenitori di questa profezia non hanno abbandonato l’idea ma hanno scelto di spostare l’attenzione sul papa successivo, considerandolo ora il vero “papa nero”. Questa situazione dimostra come la falsificabilità delle profezie consenta di mantenere vivo il discorso anche in assenza di eventi concreti. Per il prossimo papa si prospetta quindi il tentativo di trovare qualche legame con il colore nero, che potrebbe derivare da dettagli anche molto minuti come l’automobile o qualche aneddoto personale, secondo lo stile delle attribuzioni creative.

Il papa nero tra simbolismi e realtà

L’ambiguità che circonda il “papa nero” si presta bene a interpretazioni flessibili, alimentando dubbi e speculazioni in un contesto di forte interesse mediatico e popolare.

La profezia di san malachia e il presunto ultimo papa

San malachia è noto soprattutto per l’elenco dei cosiddetti “papi della fine”, una serie di brevi frasi che si dice rivelino le caratteristiche dei pontefici successivi, fino all’ultimo. Il testo originale è, però, ritenuto da molti storici un falso risalente al XVI secolo.

Tra i riferimenti più discussi c’è proprio quello sul pontificato di papa francesco, visto come l’ultimo papa: “Siederà durante l’ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa”. La profezia si chiude poi con una frase che descrive “pietro romano” come colui che concluderà la sequenza papale in un periodo di tribolazioni e distruzione della città dai sette colli.

Questa rappresentazione ha fatto nascere allarmi ricorrenti sul futuro della chiesa e di roma stessa. La realtà ha mostrato che durante il pontificato di francesco non si è verificata né la fine della chiesa né quella del mondo, eppure la profezia non è stata accantonata.

Criticità storiche e accoglienza popolare

Il sospetto di un falso storico non ha frenato la diffusione delle profezie, segno di quanto esse continuino a esercitare un fascino indelebile.

Riadattamenti post-elezione e nuove interpretazioni del testo di malachia

Dopo la conclusione del pontificato di papa francesco, e vista l’assenza degli eventi catastrofici previsti, gli interpreti delle profezie di san malachia hanno rielaborato il testo. La tesi ora diffusa è che francesco non fosse l’ultimo papa della lista, ma che quest’ultimo debba ancora arrivare.

Secondo questa visione, il papa finale sarà identificato come “pietro romano” o “pietro II”, un pontefice che potrebbe anche assumere questo nome al momento dell’elezione. Questa ricollocazione consente di mantenere intatto il fascino delle profezie e lascia aperta la possibilità che il vero ultimo papa debba ancora salire al soglio pontificio.

Le varianti su questo tema non mancano, e tra le ipotesi più curiose si parla di un papa amante dei piatti tipici romani come la carbonara o l’abbacchio, elementi che chiaramente hanno il solo scopo di aggiungere colore alle interpretazioni.

Il peso delle profezie nella cultura popolare e le influenze sulle aspettative ecclesiastiche

Le profezie di nostradamus e di san malachia esercitano un’attrattiva che va oltre la loro attendibilità storica o teologica. Ogni volta che un nuovo papa viene eletto, appaiono ripetutamente in cronaca e nei media, alimentando aspettative e paure.

In molti casi però, l’interpretazione di queste profezie diventa strumento per adattare il racconto in base agli eventi reali, più che rivelare qualche verità nascosta. Questa dinamica contribuisce a mantenere vivo il dibattito anche anni dopo la loro prima comparsa.

Anche il fatto che san malachia sia considerato un falso storico non ferma il loro diffondersi incontrollato. L’effetto è un mix di folklore religioso, curiosità popolare e speculazioni giornalistiche, che si rinnova con regolarità in occasione di ogni svolta nella chiesa cattolica.

Change privacy settings
×