Le nuove restrizioni delle autorità talebane: alle donne vietato guardare fuori dalla finestra

Le nuove restrizioni delle autorità talebane: alle donne vietato guardare fuori dalla finestra

Il regime talebano in Afghanistan intensifica le restrizioni sui diritti delle donne, imponendo divieti come quello di affacciarsi alle finestre e limitando la libertà di espressione e movimento.
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Le nuove restrizioni delle autorità talebane: alle donne vietato guardare fuori dalla finestra - Gaeta.it

Il regime talebano in Afghanistan continua a introdurre misure che limitano sempre di più i diritti delle donne. Il decreto più recente, reso noto dal portavoce Zabihullah Mujahid, proibisce alle donne di guardare fuori dalle finestre delle loro abitazioni. Questo nuovo regolamento, che intende prevenire “atti osceni”, rappresenta un ulteriore passo verso l’isolamento delle donne afghane e la repressione della loro libertà personale.

Dettagli sul decreto

Secondo il decreto, gli edifici di nuova costruzione non devono avere finestre che si affacciano su luoghi pubblici. Per gli edifici già esistenti, ogni finestra che si affaccia su aree frequentate da donne deve essere mura. Le municipalità ricevono l’incarico di monitorare l’attuazione di queste nuove norme, che sono in vigore dalla data della pubblicazione. La misura è stata accolta con preoccupazione, in un contesto già critico per le donne in Afghanistan, e fa parte di una serie di politiche oppressive che hanno preso piede dal ritorno al potere dei Talebani nell’agosto 2021.

Questa decisione aggiunge un ulteriore strato di controllo alle molteplici restrizioni già imposte alle donne nel Paese. In questo ambiente di repressione, si osserva un clima di paura, in cui anche semplici attività quotidiane come affacciarsi su una finestra diventano motivo di preoccupazione. Le autorità talebane giustificano tali misure come necessarie per mantenere l’ordine e la moralità pubblica, ma di fatto si tratta di un attacco diretto alla libertà e all’autonomia delle donne.

Le recenti restrizioni sulla libertà di espressione

Nonostante le già gravi limitazioni alla loro vita quotidiana, il primo novembre scorso, il ministro per la Promozione della virtù e la prevenzione del vizio, Khalid Hanafi, ha stabilito ulteriori regole. Egli ha vietato alle donne afghane di sentire la voce delle altre donne, affermando che una donna non dovrebbe pregare ad alta voce se si trova in prossimità di un’altra femmina. La voce femminile viene considerata “awrah”, ossia qualcosa che deve essere coperto e non udibile in pubblico.

Queste nuove imposte emanate dal governo talebano non fanno altro che aumentare l’isolamento delle donne afghane, limitando non solo la loro libertà di movimento, ma anche la loro possibilità di esprimersi e comunicare. In un Paese dove già il diritto alla parola e alla libertà di espressione è gravemente compromesso, queste misure rappresentano un’ulteriore forma di oppressione che colpisce profondamente il tessuto sociale e culturale.

La situazione delle donne in Afghanistan

Dal rientro al potere dei Talebani, le donne afghane hanno dovuto affrontare una realtà sempre più difficile. Le autorità hanno emesso una serie di decreti che limitano l’accesso all’istruzione e bloccano la partecipazione delle donne a una varietà di professioni. Le ragazze sono state escluse dalle scuole superiori e le donne sono state progressivamente escluse dal mercato del lavoro, lasciando molti senza opportunità di sussistenza.

Secondo l’ONU, molte donne sono state costrette a vivere una vita da reclusa, senza poter accedere a parchi, palestre e luoghi pubblici. Asila Wardak, ex diplomatica afghana e membro dello Women’s Forum on Afghanistan, ha messo in evidenza come il futuro del Paese non possa essere costruito sull’esclusione di metà della popolazione. Wardak ha sottolineato l’importanza di includere le donne in tutte le questioni riguardanti il futuro dell’Afghanistan, affermando che le donne devono essere parte della soluzione e non più emarginate dalla società.

In un contesto così critico, la realtà delle donne afghane si presenta sempre più preoccupante, segnando un netto arretramento nei diritti civili e sociali. La comunità internazionale osserva con ansia, mentre le voci di protesta continuano a levarsi per garantire un futuro dignitoso e giusto per le donne e per l’intera popolazione afghana.

Ultimo aggiornamento il 30 Dicembre 2024 da Sara Gatti

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