Due eventi culturali si svolgono nelle Marche nell’ambito delle celebrazioni dell’anno giubilare 2025. Le esposizioni richiamano l’attenzione sulla figura di henri matisse e sul tema dei pellegrinaggi tra Roma e Loreto tra il XVI e il XIX secolo. Gli appuntamenti, che coinvolgono istituzioni locali e nazionali, uniscono arte, storia e spiritualità in spazi di grande valore storico e culturale della regione maceratese.
la mostra su henri matisse e la cappella di vence a palazzo ricci di macerata
La prima mostra si concentra su henri matisse e la sua opera sacra, la cappella del rosario per il convento delle suore domenicane a Vence, sulla costa azzurra. L’evento è organizzato da una collaborazione tra la diocesi di macerata, i musei vaticani e la fondazione di culto e religione vaticano II. Inoltre, è supportato dalla fondazione carima che ospita l’esposizione negli spazi di palazzo ricci a macerata.
Idee e curatela della mostra su matisse
L’idea nasce da renato poletti, presidente della fondazione giustiniani bandini, mentre la curatela è affidata a micol forti, responsabile della collezione d’arte moderna e contemporanea dei musei vaticani. La mostra presenta in esclusiva quattro casule realizzate da matisse tra il 1950 e il 1951, pezzi unici legati alla progettazione artistica della cappella.
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L’inaugurazione si è svolta il 23 giugno nella cattedrale dei santi Giovanni Battista ed Evangelista di macerata, con un intervento del cardinale gianfranco ravasi, figura di riferimento per la cultura e il dialogo tra fede e arte. L’esposizione è visitabile fino al 28 settembre presso palazzo ricci, diventando così un importante luogo di passaggio per gli appassionati d’arte e i pellegrini che attraversano le Marche nel 2025.
pellegrini di speranza tra roma e loreto: documenti e oggetti all’ex ospizio dei pellegrini
La seconda mostra offre uno sguardo storico, focalizzandosi sui pellegrinaggi che univano Roma e Loreto tra sedicesimo e diciannovesimo secolo. Qui si espongono documenti, cartografie e oggetti appartenuti ai viaggiatori dell’epoca, ricostruendo la vita e il percorso di chi seguiva luoghi sacri e mete di fede.
Organizzazione e partner della mostra
L’allestimento è curato da antonio volpini e organizzato dalla fondazione giustiniani bandini insieme alla diocesi di macerata. Altri partner sono il progetto cammini lauretani, la biblioteca statale di macerata e la fondazione cassa di risparmio della provincia di macerata. L’esposizione si trova nell’ex ospizio dei pellegrini a Fiastra, frazione di Tolentino.
Il taglio storico e documentario della mostra rende evidente il legame tra la regione e i flussi di pellegrini nel corso dei secoli. L’inaugurazione, il 24 giugno alle 12, ha visto nuovamente la presenza del cardinale ravasi. L’evento punta a valorizzare un aspetto meno conosciuto della tradizione religiosa e culturale marchigiana, alimentando l’interesse verso antiche rotte e testimonianze materiali legate al cammino di fede.
un’occasione per valorizzare la storia e il turismo spirituale delle marche
Il presidente della regione Marche, francesco acquaroli, ha sottolineato l’importanza delle due mostre nel quadro delle iniziative giubilari. Secondo acquaroli, questi eventi rappresentano un’opportunità per la regione, sia dal punto di vista spirituale sia culturale. La storia delle Marche è strettamente legata allo stato pontificio, e luoghi come il santuario di Loreto incarnano questo rapporto.
Accogliere visite e pellegrini può avere risvolti economici e turistici per il territorio. In collaborazione con la conferenza episcopale marchigiana, la regione ha pianificato di accompagnare il richiamo del giubileo con altre iniziative culturali legate ai pellegrinaggi. Lo scopo è rafforzare l’offerta culturale e di esperienza per chi visita la zona in questo anno segnato da eventi religiosi di rilievo.
Lo sviluppo di queste occasioni espositive, che combinano arte moderna e storia religiosa, mostra come le Marche si collocano al centro di flussi di visitatori e studiosi, intrecciando memoria e presenze contemporanee. L’interesse per la cappella di Vence di matisse e per i percorsi dei pellegrini contribuisce a dare un volto inedito al territorio maceratese.