Le Marche tra crescita economica e segnali di ripresa nel rapporto banca d’Italia 2024

Le Marche tra crescita economica e segnali di ripresa nel rapporto banca d’Italia 2024

Le Marche mostrano stabilità economica nel 2024 con crescita nel settore costruzioni, rilancio del turismo ad Ancona, aumento delle start-up innovative e miglioramento del mercato del lavoro e delle imprese locali.
Le Marche Tra Crescita Economi Le Marche Tra Crescita Economi
Le Marche mostrano segnali di stabilità e sviluppo economico nel 2024, con crescita nei settori delle costruzioni, turismo e innovazione, supportati da investimenti pubblici e privati, nonostante un contesto generale di incertezza. - Gaeta.it

Le Marche mostrano, nonostante un contesto economico incerto, elementi di stabilità e alcuni segnali di sviluppo, come emerge dal rapporto annuale della Banca d’Italia 2024. Questo documento analizza dettagliatamente i diversi aspetti dell’economia regionale, evidenziando criticità ma anche settori che stanno contribuendo a un possibile rilancio locale. Dai numeri all’andamento del mercato del lavoro, fino al ruolo del turismo e delle nuove tecnologie, il quadro offerto permette di comprendere meglio le prospettive di questa regione.

Settore costruzioni e ricostruzione post-sisma in crescita

Il settore delle costruzioni nelle Marche ha registrato una crescita significativa nell’ultimo anno. Il rapporto segnala un aumento del 10% delle ore lavorate e un incremento del 6% nella produzione. Questi dati trovano spiegazione negli investimenti pubblici e privati, soprattutto legati al Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le attività sono state inoltre stimolate dalla ricostruzione dopo il terremoto e dagli interventi conseguenti all’alluvione del 2022, eventi che hanno richiesto lavori urgenti e di vasta portata.

Le compravendite immobiliari sono cresciute del 4,3%, un segnale importante in una regione che attrae interesse anche da parte di investitori stranieri. Questo comportamento evidenzia una certa fiducia nel mercato immobiliare locale, con flussi di capitale esterni che contribuiscono a mantenere attivo il segmento. I dati relativi al comparto costruzioni mostrano dunque una robustezza non da poco, soprattutto in un momento di difficoltà per l’economia italiana più in generale.

Il turismo riparte con forza

Il turismo nelle Marche mantiene livelli elevati di presenze, quasi ai massimi storici, e la regione beneficia dell’incremento dei visitatori internazionali. L’aumento dell’18,2% nel traffico crocieristico è legato anche agli investimenti fatti per riqualificare il porto di Ancona, importante punto di approdo mediterraneo. Anche l’aeroporto ha visto una ripresa netta, con un +16% di passeggeri dopo la riattivazione dei voli. Questi dati confermano la capacità delle Marche di attrarre turisti e di valorizzare le proprie infrastrutture di trasporto.

La vivacità del turismo si riflette sui servizi collegati e sull’occupazione legata al settore, elementi fondamentali per il tessuto economico locale. La regione riesce a comporre un’offerta che spazia dalle località balneari ai centri storici, con una ricettività in espansione, dimostrando una risposta positiva ai mutamenti del mercato turistico europeo. Non è solo un risultato numerico, ma il frutto di scelte di investimento e di sviluppo mirate.

Innovazione e start-up nel tessuto economico locale

Tra i fattori che caratterizzano l’economia marchigiana c’è una buona densità di start-up innovative, superiore alla media nazionale: 8 ogni 10 mila abitanti contro 6 a livello italiano. Un dato che evidenzia una propensione alla creazione di imprese nuove e tecnologiche, capaci di portare innovazione. Il numero di brevetti depositati e la tenuta sul mercato a lungo termine sono ulteriori indicatori di un ecosistema che cresce in modo concreto.

Le Marche sono ancora profondamente legate al manifatturiero, ma mostrano segnali chiari di trasformazione verso attività più tecnologiche e avanzate. Le aziende iniziano a rivolgere attenzione a settori come l’intelligenza artificiale e la robotica. L’adesione a queste tecnologie emergenti può aprire strade diverse rispetto al passato, favorendo una diversificazione delle produzioni e un miglioramento delle performance complessive.

Mercato del lavoro e reddito delle famiglie

L’occupazione si conferma stabile in regione, con un tasso di disoccupazione inferiore rispetto alla media nazionale. Questo aspetto rappresenta un elemento di equilibrio sociale ed economico rilevante in una fase di difficoltà generale. L’attenzione crescente delle imprese verso l’adozione di nuove tecnologie aiuta a mantenere dei livelli occupazionali stabili, creando nuove occasioni di lavoro.

Per ciò che riguarda le famiglie, si osserva un aumento del reddito disponibile. Il potere di acquisto cresce grazie al rallentamento dell’inflazione nell’ultimo periodo. Anche i mutui e il credito al consumo sono in aumento, un segnale di fiducia nel futuro economico da parte delle famiglie marchigiane. Questo contributo rafforza la domanda interna e sostanzia una ripresa che può trovare nel consumo privato un fattore trainante.

Salute finanziaria e liquidità delle imprese locali

Le imprese marchigiane mantengono una buona liquidità, frutto di gestioni prudenti e di un alto livello di autofinanziamento. Questo ha permesso di contenere l’indebitamento, in particolare nel 2023. Il margine operativo lordo, soprattutto nell’edilizia e nella manifattura, è cresciuto, riducendo la pressione sui debiti.

Le politiche regionali hanno avuto un ruolo concreto in questo processo. Un bando da 8 milioni di euro per rafforzare la patrimonializzazione delle aziende rappresenta un intervento diretto a supportare la solidità finanziaria delle imprese. Questi strumenti contribuiscono a stabilizzare il sistema produttivo e a creare uno spazio per investimenti futuri, soprattutto in un momento in cui i mercati finanziari si mostrano volatili.

Prospettive e investimenti strategici

Secondo quanto emerge dal rapporto della Banca d’Italia la crescita delle Marche nel 2024 è inferiore alla media nazionale, con uno 0,4% contro lo 0,7%. Tuttavia, il quadro include fattori che possono spalancare nuove opportunità. Gli investimenti legati al Pnrr, l’innovazione, il turismo e la governance istituzionale rappresentano leve rilevanti per migliorare la situazione.

Anche le politiche regionali puntano a sostenere questa dinamica, con risorse senza precedenti destinate a vari settori. L’obiettivo è riportare la crescita sopra la media del paese nei prossimi anni. L’attenzione agli investimenti strategici e la capacità di far convergere risorse su temi chiave sono elementi decisivi per alimentare una ripresa più solida e duratura.

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