Lewis Hamilton ha mostrato frustrazione evidente durante le seconde prove libere del Gran Premio di Spagna, disputate al circuito del Montmelò. Il sette volte campione del mondo si è trovato in grande difficoltà con la sua Ferrari, arrivando soltanto all’undicesimo posto nella classifica dei tempi. Nel team radio ha definito la vettura “inguindabile”, sottolineando problemi precisi in pista.
La prestazione di hamilton durante le seconde prove libere
Nel pomeriggio del Montmelò, Hamilton ha fatto fatica a trovare grip e stabilità con la Ferrari. Il suo distacco dal miglior tempo, fatto segnare da Oscar Piastri su McLaren, è stato di circa sette decimi, un divario rilevante in Formula 1 quando si tratta di prove libere. Hamilton ha faticato nel bilanciare l’assetto e nel gestire l’aderenza, cosa che gli ha impedito di spingere al massimo nei suoi giri veloci. Questa performance è stata sotto le aspettative per un pilota del suo calibro e per una squadra come Ferrari, abituata a battagliare nelle posizioni di vertice.
La dichiarazione in radio di Hamilton, secca e diretta, ha reso chiaro quanto la situazione fosse critica. Le difficoltà sono emerse non solo nel confronto coi tempi, ma anche nella sensazione generale di controllo della vettura. Per un pilota esperto come lui, una macchina difficile da guidare crea un ostacolo significativo per impostare il passo in gara.
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Il confronto con la mclaren di piastri
Il riferimento costante nel confronto delle prestazioni è stato Oscar Piastri, giovane pilota McLaren che ha dominato questa sessione, mettendo a segno il miglior tempo assoluto. La McLaren ha mostrato una vettura ben bilanciata, capace di tenere un ritmo elevato senza problemi evidenti. Se si considera lo stato di forma di Ferrari, la differenza di sette decimi con la McLaren indica una differenza chiara in termini di assetto e performance.
La difficoltà di Hamilton a stare vicino al tempo di Piastri sottolinea i problemi che la Ferrari sta affrontando nel trovare il giusto compromesso aerodinamico e meccanico per il Montmelò. La configurazione del tracciato, con curve rapide e cambi di direzione improvvisi, richiede una vettura reattiva e precisa, qualità che in questo caso sembrano mancargli.
Implicazioni per il weekend di gara e preparazione del team
Questa situazione complicata nelle prove libere impone a Ferrari un lavoro intenso per adattare la vettura in vista delle qualifiche e della gara. Hamilton, pilota con esperienza e sensibilità, deve fornire indicazioni precise su cosa non funziona. Il team ha il compito di interpretare questi feedback, intervenire sulle sospensioni, il bilanciamento del carico e la gestione delle gomme, elementi essenziali per migliorare la guidabilità.
Il distacco rispetto ai principali competitor come McLaren e probabilmente Mercedes evidenzia che Ferrari deve correggere diverse criticità, partendo proprio dalla gestione della macchina in curva e dalla stabilità in frenata. Il Montmelò sarà una prova delicata per il pilota britannico e per tutto il gruppo che lavora alla vettura.
Se non si troveranno soluzioni efficaci prima delle qualifiche, la sfida per accedere alle posizioni che contano in griglia si complicherà ulteriormente. L’attenzione sarà rivolta a Hamilton e a come riuscirà a gestire una situazione che per lui, almeno in questo momento del weekend, è tutt’altro che semplice.