Le borse europee recuperano e tornano positive con energia e difesa sotto pressione

Le borse europee recuperano e tornano positive con energia e difesa sotto pressione

Le borse europee chiudono poco sopra la parità con il rialzo dello stoxx 600 guidato dal settore energia, mentre difesa e trasporti aerei registrano cali a causa di downgrade e incertezze di mercato.
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Le borse europee chiudono in lieve rialzo, spinte dal settore energia, mentre difesa e trasporti aerei registrano cali a causa di vendite e downgrade. - Gaeta.it

L’andamento delle borse europee oggi mostra una giornata di inversione rispetto alle prime ore, con i principali indici che hanno cancellato le perdite e chiudono poco sopra la parità. Lo stoxx 600 si muove in rialzo, sostenuto dal settore dell’energia, mentre alcuni segmenti come la difesa e i trasporti aerei mostrano vendite e cali nei prezzi delle azioni. Le piazze finanziarie di Parigi, Francoforte e Londra recuperano terreno, mentre Milano limita le perdite. Vediamo nel dettaglio i movimenti e i titoli più rilevanti.

Andamento degli indici principali in giornata

L’indice stoxx 600, che raccoglie i maggiori titoli europei, ha iniziato la seduta con una leggera discesa per poi riprendere forza, arrivando a guadagnare fino allo 0,5% in mattinata. Nel pomeriggio il rialzo si è assestato a un +0,2% che rappresenta comunque un recupero rispetto alle prime fasi. Le principali borse europee hanno seguito un andamento simile con oscillazioni contenute.

Gli indici di Parigi, Francoforte e Londra sono tornati vicini alla parità, attestandosi rispettivamente a +0,03%, +0,02% e +0,08%. Milano, invece, nonostante il recupero, ha ancora un calo dello 0,49%, ridotto rispetto a ieri ma non ancora superato del tutto. La cautela degli investitori è evidente, con alcuni comparti in ripresa e altri in difficoltà.

Principali piazze europee

Le borse più importanti, pur registrando oscillazioni durante la giornata, si sono stabilizzate intorno alla parità, segnalando un clima di attesa nel mercato finanziario europeo.

La spinta positiva dal settore energia

Il settore energia si è dimostrato oggi il principale motore dei rialzi. Le azioni delle maggiori compagnie petrolifere europee sono state oggetto di acquisti e hanno guadagnato terreno. Shell ha chiuso con un progresso dello 0,6%, mentre Bp ha messo a segno un +1,1%. Anche Total Energies è salita dello 0,4%, mentre Repsol ha chiuso con un +0,74%.

La domanda per questi titoli rispecchia la fiducia degli investitori nelle prospettive del mercato energetico nonostante le incertezze globali. Prezzi del greggio relativamente stabili e i dati sulle scorte di petrolio sembrano supportare i corsi azionari. Questi aumenti sono avvenuti nonostante la generale volatilità vista nel resto dei comparti.

Debolezza nei titoli delle compagnie aeree e costruzioni

Diversamente dal settore energia, i titoli legati ai trasporti aerei hanno subito vendite importanti. Air France KLM ha perso l’1%, con una discesa significativa che riflette le difficoltà del comparto. Lufthansa ha registrato un -0,7%, EasyJet un -1,3% e Ryanair ha ceduto lo 0,65%.

Le preoccupazioni per i costi operativi e l’incertezza sulla domanda post-pandemia mantengono sotto pressione queste azioni. Anche i titoli nel settore delle costruzioni sono stati venduti, aggiungendo incertezza al quadro complessivo della borsa europea. Questi settori sembrano affrontare ostacoli legati a fattori macroeconomici e tensioni internazionali.

Comparti sotto pressione

Mercati selettivi evidenziano come i comparti più esposti a rischi specifici subiscano maggiori oscillazioni e vendite.

Il settore della difesa paga il downgrade di citi

Tra i peggiori comparti della giornata c’è stato quello della difesa, che ha subito un brusco calo sulle notizie di un downgrade da parte dell’istituto finanziario Citi. Hensoldt è sceso dell’1,1%, Renk ha perso lo 0,4% e Saab ha ceduto l’1,6%. Anche Rheinmetall ha segnato un calo pari all’1,8%, mentre Leonardo ha registrato una lieve flessione dello 0,2%.

Questi ribassi indicano come il giudizio degli analisti abbia influenzato il sentiment degli investitori, con difficoltà che riguardano aspetti finanziari e prospettive di mercato del settore difensivo. Le azioni hanno risentito anche delle tensioni geopolitiche e dei cambiamenti nelle politiche di spesa militare, che alimentano dubbi sul futuro immediato.

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