Le borse europee aprono positive mentre i mercati seguono le mosse di donald trump dopo lo stop ai dazi

Le borse europee aprono positive mentre i mercati seguono le mosse di donald trump dopo lo stop ai dazi

I mercati europei mostrano una ripresa moderata con crescita di Stoxx 600, Parigi e Francoforte; settore tecnologico e lusso in rialzo, petrolio e titoli di stato stabili, euro in calo e bitcoin in leggero aumento.
Le Borse Europee Aprono Positi Le Borse Europee Aprono Positi
I mercati finanziari europei mostrano un moderato rialzo guidato dal settore tecnologico e del lusso, mentre petrolio e titoli di Stato registrano variazioni. Euro perde terreno, bitcoin segna un leggero aumento. - Gaeta.it

Il clima sui mercati finanziari europei si mantiene cauto ma positivo nel momento in cui si concentra l’attenzione sulle decisioni di donald trump, fermato da uno stop giudiziario nei confronti dei dazi. Le principali piazze europee vedono una ripresa moderata, con il settore tecnologico e quello del lusso in primo piano. Contemporaneamente, le quotazioni di petrolio e i titoli di Stato registrano variazioni alla luce del contesto economico e politico internazionale. L’euro mostra una leggera flessione rispetto al dollaro, mentre bitcoin si mantiene in leggero rialzo.

Andamento delle principali borse europee durante la sessione

L’indice stoxx 600, che rappresenta un indicatore aggregato delle borse europee, segna una crescita dello 0,4% nella giornata di scambi a livello continentale. Le piazze più dinamiche risultano Parigi, con un incremento dello 0,9%, e Francoforte che avanza dello 0,54%. Madrid chiude con un +0,2%, mentre la borsa di Londra appare quasi stabile con un modesto +0,02%. Il settore tecnologico guida i rialzi, con un aumento intorno al 2%, favorito dai risultati finanziari superiori alle attese di nvidia e dalle previsioni di fatturato riviste al rialzo.

Performance del settore lusso e automobilistico

Anche il comparto del lusso, particolarmente rilevante in Europa, cresce dell’1,7%, sostenuto dalle performance delle aziende di punta che beneficiano di una domanda ancora presente in diverse aree. A seguire le automobili, che avanzano dell’1%, indicando un certo dinamismo nelle vendite e nelle prospettive commerciali. Degna di nota la crescita dell’energia, che si attesta intorno al +0,7%, in linea con l’andamento dei prezzi del petrolio, ormai un termometro fondamentale per i mercati.

L’energia e l’andamento delle materie prime sui mercati finanziari

Le quotazioni del petrolio confermano una spinta positiva, con il wti che guadagna l’1,8%, raggiungendo i 62,95 dollari al barile. In parallelo il brent si porta a 66,03 dollari, con un incremento del 1,7%. Questi valori riflettono le tensioni geopolitiche e le decisioni politiche che influenzano l’offerta e la domanda a livello globale.

Nonostante i dati al rialzo del petrolio, il settore delle utility registra una flessione dell’1,1%. Questo andamento è associato alla stabilità del prezzo del gas naturale, che rimane intorno ai 36,67 euro per megawattora ad Amsterdam, senza variazioni significative nella sessione odierna.

L’equilibrio nei prezzi dell’energia contribuisce a stabilizzare i mercati, anche se le oscillazioni del gas possono avere effetti indiretti sul comparto industriale e sui costi di produzione in vari paesi europei.

Titoli di stato e mercato valutario: tensioni e variazioni

I titoli di stato europei mostrano un leggero rialzo. Lo spread tra il btp italiano e il bund tedesco continua a mantenersi attorno ai 97 punti base, riflettendo una situazione relativamente stabile nel differenziale di rendimento tra i due. Il rendimento del decennale italiano si attesta al 3,55%, mentre quello tedesco è al 2,57%. Questi valori indicano ancora uno scarto marcato ma contenuto nella percezione del rischio sulle due economie.

Sul fronte valutario, l’euro perde terreno rispetto al dollaro, scendendo a 1,1275. Questa flessione è legata sia alle tensioni politiche internazionali, sia ai dati economici pubblicati nelle ultime settimane, che hanno evidenziato qualche debolezza nell’area euro.

L’oro, tradizionale bene rifugio, prende una strada opposta, segnando una perdita dell’1% con il prezzo che passa a 3.281 dollari per oncia. Questo movimento può essere indicativo dell’orientamento degli investitori verso asset più rischiosi in questa particolare fase di mercato.

Criptovalute e mercati emergenti: bitcoin rialza la testa

In un contesto complesso, anche le criptovalute hanno mostrato variazioni interessanti nel corso delle ultime ore di scambi. Il bitcoin è salito dello 0,5%, raggiungendo quota 107.872 dollari. Questa leggera ripresa segue un periodo di volatilità e si inserisce in un mercato che cerca ancora una direzione chiara.

L’andamento del bitcoin viene osservato con attenzione sia dagli investitori retail sia da quelli istituzionali, che valutano la criptovaluta come possibile asset di diversificazione. L’ombra delle regolamentazioni e l’interesse delle autorità finanziarie rimangono però fattori decisivi nella definizione dei movimenti futuri.

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