I mercati azionari cinesi hanno chiuso la giornata in rialzo nonostante una prima reazione negativa alle tensioni tra israele e iran. La ripresa si è basata su dati economici positivi, soprattutto sulle vendite al dettaglio di maggio, che hanno superato le aspettative. Questi numeri hanno contribuito a dissipare le preoccupazioni legate agli sviluppi geopolitici della regione mediorientale.
Andamento delle borse di shanghai e shenzhe nelle ultime sedute
L’indice Composite di Shanghai ha registrato una crescita dello 0,35% chiudendo a quota 3.388,73 punti. Parallelamente, l’indice di Shenzhe ha segnato un incremento dello 0,59%, portandosi a 2.012,93 punti. Entrambi gli indici erano partiti in calo durante gli scambi mattutini a causa dell’aumento delle tensioni tra israele e iran, ma poi hanno recuperato terreno. Questo recupero è stato favorito dall’attenzione degli investitori sui dati economici interni, che hanno dato segnali incoraggianti sull’andamento della domanda interna cinese.
Dati sulle vendite al dettaglio in cina: un aumento inatteso
Le vendite al dettaglio in cina hanno fatto registrare un aumento annuo del 6,4% a maggio. Questa crescita è risultata superiore sia al +5,1% di aprile sia alla stima degli analisti, fissata al 5%. Si tratta dell’espansione più marcata dal dicembre 2023. Questo dato fa pensare a una maggiore disponibilità e propensione ai consumi da parte dei cinesi, nonostante le incertezze internazionali. In particolare, la crescita delle vendite al dettaglio indica che i consumatori stanno tornando a spendere, elemento chiave per il rilancio dell’economia cinese in questa fase.
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Produzione industriale e investimenti: segnali contrastanti
Mentre le vendite al dettaglio migliorano, la produzione industriale nel paese ha rallentato leggermente la sua crescita. A maggio, l’aumento annuo si è attestato al 5,8%, in calo rispetto al +6,1% di aprile e appena sotto le aspettative fissate al 5,9%. Anche gli investimenti in asset fissi, cruciali per la crescita a medio termine, sono saliti del 3,7% tra gennaio e maggio, valore inferiore sia al 3,9% stimato dai mercati sia al 4% registrato nei primi quattro mesi dell’anno.
Dettagli per settore
Analizzando i vari comparti, il settore delle infrastrutture ha mostrato un incremento del 5,6%, mentre quello manifatturiero è salito dell’8,5%. In controtendenza negativa si è mosso il settore immobiliare, che ha segnato un calo consistente, pari al 10,7%.
Impatto delle tensioni geopolitiche sull’andamento economico cinese
Le tensioni tra israele e iran hanno agitato i mercati asiatici, spingendo inizialmente le borse cinesi al ribasso. Il rapido recupero degli indici mostra però come gli operatori abbiano preferito focalizzarsi sui dati macroeconomici nazionali per valutare l’andamento dell’economia. La situazione geopolitica resta prudenzialmente monitorata, ma le cifre sulle vendite al dettaglio confermano comunque una domanda interna robusta. Ciò rende l’ecosistema finanziario cinese meno vulnerabile alle crisi esterne nel breve periodo. E’ evidente come la cina continui a puntare sulla crescita interna in un momento di fragilità dei mercati globali.