Le borse asiatiche e pacifiche si muovono in ordine sparso dopo il colloquio tra trump e xi jinping

Le borse asiatiche e pacifiche si muovono in ordine sparso dopo il colloquio tra trump e xi jinping

Mercati Asia-Pacifico in prudenza dopo il colloquio Trump-Xi, con borse contrastate e attesa per dati economici Usa ed Eurozona; focus su Tokyo, materie prime e intervento di Christine Lagarde a Marsiglia.
Le Borse Asiatiche E Pacifiche Le Borse Asiatiche E Pacifiche
Le borse asiatiche e pacifiche mostrano prudenza e andamenti contrastati in attesa dei dati economici USA, mentre i mercati globali risentono delle tensioni geopolitiche e delle dichiarazioni della BCE. - Gaeta.it

Tra le principali piazze finanziarie di Asia e Pacifico si respira un clima di prudenza dopo la telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e Xi Jinping, leader cinese. Gli investitori stanno in attesa dei dati sul mercato del lavoro americano attesi nel pomeriggio, fondamentali per delineare le prossime mosse delle politiche economiche globali.

Andamento contrastato delle borse asiatiche e pacifiche

Le borse della regione Asia-Pacifico hanno mostrato andamenti divergenti nella giornata odierna. A Tokyo si è registrato un rialzo dello 0,5%, spinto dal buon momento di alcune aziende del settore tecnologico e automobilistico. La borsa di Taiwan ha invece registrato una leggera flessione, pari allo 0,06%, mentre Sydney ha perso lo 0,27%. Alcuni mercati regionali sono rimasti chiusi per festività, come Seul e Singapore, mentre Hong Kong ha chiuso in calo dello 0,27%, Shanghai ha archiviato la seduta con una perdita minima dello 0,04%, e Mumbai ha terminato la giornata in rialzo, con un aumento dell’1,04%.

Prudenza diffusa per tensioni geo-politiche e dati economici

Le variazioni delle borse regionali appaiono condizionate da una prudenza diffusa, in parte dovuta alle tensioni geo-politiche ancora in corso e in parte alle attese per le prossime rilevazioni economiche, che potrebbero influenzare le decisioni delle banche centrali e i flussi di capitale. L’attenzione degli operatori si concentra quindi sulla pubblicazione di indicatori economici chiave, che nelle prossime ore potrebbero imprimere svolte significative ai mercati.

Segnali dai mercati europei e americani in vista dei dati economici

Anche i future sui listini europei mostrano segnali di debolezza, con indicazioni negative in scia al calo superiore alle attese della produzione industriale tedesca ad aprile, che è scesa dell’1,4%. Gli investitori si preparano ora all’arrivo di altri dati importanti, come il prodotto interno lordo e le vendite al dettaglio dell’Eurozona, attesi nelle prossime ore. Nel frattempo, da Washington arrivano segnali di fiducia dai contratti sui mercati Usa, che appaiono positivi in vista del rilascio dei dati sulle buste paga non agricole, che secondo le previsioni mostreranno una flessione, e sul tasso di disoccupazione, stimato stabile al 4,2%.

La conferenza di lagarde a marsiglia

A mettere ulteriore attenzione sui mercati è il videomessaggio della presidente della Banca centrale europea Christine Lagarde, previsto a metà mattinata durante un evento organizzato a Marsiglia, in Francia. Le parole della Lagarde potrebbero influenzare le decisioni degli investitori, considerato il ruolo che la Bce continua a svolgere nelle politiche monetarie europee e nella gestione delle sfide economiche dell’area dell’euro.

Variazioni nei mercati delle materie prime e nel mercato valutario

I mercati delle materie prime hanno segnato variazioni contrastanti in questa sessione. Il greggio Wti ha perso lo 0,38%, attestandosi a 63,14 dollari al barile, mentre l’oro ha registrato un ribasso più marcato, cedendo l’1,11% e fermandosi a 3362,22 dollari l’oncia. Il gas naturale ha invece mostrato un recupero, salendo dello 0,47% e raggiungendo quota 36,53 euro al megawattora ad Amsterdam, dopo un avvio piuttosto debole.

Sul fronte dei cambi, il dollaro si è rafforzato oltre la soglia di 0,87 euro, ha superato 144,11 yen e si è avvicinato alle 0,74 sterline. Questo rafforzamento della valuta americana condiziona in modo significativo i movimenti dei mercati globali e riflette le aspettative degli operatori sui futuri orientamenti della politica monetaria statunitense.

Tra i titoli obbligazionari europei, rimane stabile lo spread tra i Btp italiani e i Bund tedeschi, che si assesta a 95,5 punti base. Il rendimento annuale dei titoli di stato italiani registra un calo di 0,2 punti, scendendo poco sopra il 3,52%, mentre quello dei titoli tedeschi resta invariato, sotto il 2,58%. Questi dati riflettono il generale equilibrio con cui gli investitori valutano il rischio e la redditività dei titoli di debito pubblico in Europa.

Focus sui titoli tecnologici e automobilistici a tokyo

La borsa di Tokyo ha visto in evidenza alcuni produttori di semiconduttori. Screen Holdings ha chiuso la giornata con una crescita del 2,71%, mentre Renesas ha guadagnato il 2,33%. Questi incrementi coincidono con il calo dello yen nei confronti delle principali valute, che ha sostenuto la performance delle grandi aziende esportatrici del Giappone.

Le case automobilistiche e tecnologiche hanno beneficiato del cambio favorevole: Mazda ha guadagnato l’1,58%, Bridgestone l’1,35%, Honda l’1,3% e Sony lo 0,84%. Invece Toyota e Nikon hanno chiuso la sessione in calo, rispettivamente con un -0,08% e un -1,8%. Questi andamenti mostrano come il mercato riconosca le diverse dinamiche legate ai singoli gruppi aziendali, anche all’interno dello stesso comparto industriale.

L’atteggiamento degli investitori a Tokyo evidenzia un’attenzione particolare al contesto internazionale e alla forza dello yen, considerando la sua influenza diretta sulle vendite globali delle imprese giapponesi e sulla competitività dei loro prodotti all’estero. Questa dinamica resterà al centro dell’attenzione nei prossimi giorni, soprattutto se le tensioni nei rapporti commerciali Asia-Usa dovessero persistere o mutare.

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