L’aviaria colpisce le galline ovaiole e incide sui mercati globali di uova e carne di pollame nel 2025

L’aviaria colpisce le galline ovaiole e incide sui mercati globali di uova e carne di pollame nel 2025

L’aviaria colpisce soprattutto le galline ovaiole, causando perdite economiche significative negli Stati Uniti e in Brasile, mentre la produzione globale di uova e i mercati dei fertilizzanti mostrano instabilità e prezzi elevati.
Le28099Aviaria Colpisce Le Galline Le28099Aviaria Colpisce Le Galline
L’aviaria continua a colpire soprattutto le galline ovaiole, influenzando la produzione globale di uova e causando impatti economici significativi nel settore avicolo, con effetti anche sui mercati dei fertilizzanti e sui prezzi internazionali. - Gaeta.it

L’aviaria continua a creare problemi nell’industria avicola mondiale, con effetti particolarmente evidenti nella produzione di uova. Il virus colpisce soprattutto le galline ovaiole, mentre i polli da carne mostrano una maggiore resistenza grazie ai cicli brevi e ai sistemi d’allevamento chiusi. Questo quadro emerge dall’ultimo rapporto della Fao, che monitora l’evoluzione della malattia e le ripercussioni economiche internazionali.

Il peso dell’aviaria sulle galline ovaiole e la produzione di carne

L’influenza dell’aviaria risulta più marcata nelle galline ovaiole perché, a differenza dei polli da carne, questi animali hanno cicli di vita più lunghi e sono tenuti spesso in sistemi aperti più vulnerabili al contagio. I polli da carne, allevati in stabulazioni chiuse, subiscono meno la diffusione, mentre la produzione mantiene una certa stabilità, anche sul fronte dell’export.

Dati dagli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, la malattia ha colpito oltre 173 milioni di polli dal 2022, generando costi superiori a 1,4 miliardi di dollari tra gestione dell’epidemia e compensazioni agli allevatori, dati aggiornati alla fine del 2024. Le varianti trasmesse dagli uccelli migratori hanno innescato focolai più frequenti e distribuiti su vaste aree, risultando in impatti economici nettamente peggiori rispetto al passato.

Il 2025 vede il Brasile, terzo produttore mondiale di carne di pollo e quasi al 30% delle esportazioni globali, alle prese con il suo primo caso nella produzione commerciale di pollame. Questo evento potrebbe rallentare le quote di mercato del paese e creare tensioni nelle catene di approvvigionamento.

La produzione mondiale di uova: numeri e mercati in movimento

Nel 2023 la produzione globale di uova ha toccato i 91 milioni di tonnellate, con la Cina leader incontrastata con un contributo del 38%, seguita da India e Stati Uniti che insieme coprono un altro 15%. Nonostante la produzione elevata, solo poche tonnellate di uova vengono scambiate internazionalmente, intorno ai 2,2 milioni di tonnellate tradizionalmente.

Variazioni nel 2024

Il 2024 ha segnato però un cambiamento con il volume degli scambi quasi raddoppiato, causando una maggiore instabilità nei prezzi a livello globale. Questo aumento nella volatilità interessa non solo i mercati asiatici ma anche quelli europei e americani, dove le spese per le uova si sono fatte più imprevedibili, complicando la pianificazione per produttori e distributori.

La pressione dell’aviaria in paesi chiave ha anche spinto i governi a rivedere le politiche di import-export, con restrizioni temporanee e maggiori controlli sanitari alle frontiere.

Impatti economici anche sul settore dei fertilizzanti e prezzi in crescita

Il rapporto della Fao ha evidenziato cambiamenti nei flussi commerciali dei fertilizzanti dal 2022, con la Federazione Russa che acquisisce una quota crescente delle esportazioni globali. Questo elemento entra in gioco soprattutto per la produzione agricola a monte, inclusa quella avicola, poiché i costi dei fertilizzanti influenzano la filiera alimentare nel suo complesso.

Prezzi medi e variazioni recenti

Nel 2025, il prezzo medio di un paniere composto da azotati, fosforo e potassio è di circa 437 dollari per tonnellata. Ciò rappresenta un calo rispetto al picco massimo di 815 dollari registrato nell’aprile del 2022. Nonostante la riduzione, i costi restano tuttavia elevati rispetto alla media storica e continuano ad incidere sotto forma di aumenti per i produttori agricoli e animali.

Le variazioni dei prezzi e le difficoltà logistiche causate dall’aviaria e dalle tensioni internazionali sui fertilizzanti segnalano un contesto di crescente attenzione per le dinamiche di mercato. Le aziende alimentari e le autorità monitorano con attenzione l’evoluzione, dati i rischi di interruzioni nelle forniture e variazioni imprevisti nei costi di produzione.

Lo scenario attuale rivela un settore avicolo alle prese con sfide controllate ma significative, in cui la fragilità delle catene produttive e di approvvigionamento si riflette immediatamente sul mercato globale dei prodotti di origine animale.

Change privacy settings
×