La città di Latina ha perso una figura nota dell’istruzione locale. Eleonora Lofrese, ex dirigente scolastica del liceo classico Dante Alighieri, è morta questa mattina all’ospedale Santa Maria Goretti. Aveva 71 anni e da tempo combatteva contro una malattia grave che ne aveva compromesso la salute. Il suo volto è legato a una lunga carriera educativa iniziata nel sud Italia e proseguita nel Lazio, dove ha lasciato un segno importante, specialmente nel liceo di viale Mazzini.
Gli inizi della carriera e il percorso nella scuola
Eleonora Lofrese nacque a Cerignola, in provincia di Foggia. Prima di trasferirsi nel Lazio, svolse attività didattica in vari istituti della sua regione d’origine. Nel corso degli anni si specializzò come docente, lavorando soprattutto presso il liceo Mattei di Latina. Nel 2017 riuscì a superare un concorso pubblico per dirigente scolastica, una tappa fondamentale della sua carriera. Nel 2018, dopo un anno di attesa, assunse il ruolo di preside al liceo classico Dante Alighieri, in viale Mazzini, che sarebbe diventato il suo ultimo e più rilevante incarico.
La leadership e la gestione del liceo dante alighieri
A Latina, Lofrese guidò il liceo classico per diversi anni, assumendo la responsabilità di un importante punto di riferimento dell’istruzione cittadina. Il suo stile di gestione si caratterizzò per un coinvolgimento diretto con gli studenti e per una presenza costante nell’ambiente scolastico. Nonostante le difficoltà personali dovute alla malattia, riuscì a mantenersi attiva fino a tempi recenti. Va ricordato il ricorso che presentò per ottenere un differimento del pensionamento, ottenuto con successo fino al settembre 2023. Questo testimonia la sua volontà di restare legata alla scuola e ai giovani, rispondendo con impegno anche alle sfide più complesse.
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La malattia e gli ultimi anni di vita
Negli ultimi tempi Lofrese fu ricoverata nel reparto di Ematologia dell’ospedale Santa Maria Goretti. La malattia che la colpì non le lasciò tregua ma lei continuò a impegnarsi almeno finché le forze glielo permisero, mantenendo il dialogo con gli studenti e lo staff scolastico. La sua tenacia ha rappresentato un esempio in un momento difficile, mostrando un legame forte con il suo lavoro e la comunità educativa. L’aggravarsi delle condizioni portò alla sua morte in mattinata, lasciando un vuoto nel mondo della scuola a Latina.