Latina approva il tracciato del nuovo bus rapid transit tra centro e latina Scalo con polemiche in consiglio

Latina approva il tracciato del nuovo bus rapid transit tra centro e latina Scalo con polemiche in consiglio

Il Comune di Latina approva il progetto da 156 milioni per il bus rapid transit da Latina Scalo a Q4 e Q5, ma opposizione contesta metodo, trasparenza e criticità tecniche su via Epitaffio.
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Il Comune di Latina ha approvato il progetto da 156 milioni di euro per un Bus Rapid Transit che collegherà Latina Scalo con il centro e i quartieri Q4 e Q5, sostituendo la metro leggera. Il percorso su via Epitaffio ha suscitato critiche tecniche e politiche, con opposizioni che denunciano mancanza di trasparenza e rischi legali. - Gaeta.it

Il Comune di Latina ha dato il via libera al progetto del bus rapid transit , che collegherà Latina Scalo con il centro e i quartieri Q4 e Q5. La delibera, approvata ieri durante una seduta congiunta delle commissioni Trasporti e Pianificazione, segna un cambio di strategia rispetto al piano originale della metro leggera. L’opera, dal valore di 156 milioni di euro, ha provocato divisioni tra maggioranza e opposizione per questioni di metodo e contenuti.

Approvazione della delibera e scelta del tracciato in via epitaffio

I lavori delle commissioni Trasporti e Pianificazione, svolti ieri a Latina, si sono conclusi con l’approvazione della delibera che indica il percorso del Bus Rapid Transit. Il progetto prende il posto della metro leggera, un’iniziativa avviata con l’amministrazione Zaccheo che ora cambia volto, puntando a un sistema di trasporto rapido su gomma. Il percorso scelto passa da via Epitaffio, collegando la stazione di Latina Scalo alle aree centrali della città e ai quartieri Q4 e Q5.

L’intervento complessivo è stimato intorno ai 156 milioni di euro, di cui 80 risultano da fondi CIPE inizialmente destinati alla metro leggera, mentre i restanti 76 milioni dovrebbero coprire l’ampliamento e adeguamento del tracciato su via Epitaffio. I progettisti avevano però segnalato che l’arteria principale tra Latina e Scalo presenta vincoli e limiti seri sotto il profilo della realizzabilità tecnica. Nonostante questo, la maggioranza si è mostrata decisa a mantenere quel percorso, convinta della sua funzionalità e strategia.

Nodo finanziario e perplessità tecniche

Il nodo finanziario e urbanistico è centrale: i costi aggiuntivi da sostenere per mettere a punto il tratto sono rilevanti e hanno sollevato perplessità tra i consiglieri. L’iter dell’approvazione è avvenuto in un clima teso, con l’opposizione che ha contestato le modalità di gestione e la scelta del tracciato.

Contestazioni dell’opposizione sulle modalità di approvazione e partecipazione

Dai banchi dell’opposizione, rappresentanti di LBC, PD, M5S e Per Latina 2032 hanno espresso critiche severe sulle procedure che hanno portato alla delibera. In una nota congiunta, hanno parlato di una decisione imposta senza un reale confronto, definendo l’azione della maggioranza una “forzatura”. Il 29 novembre si era tenuto un consiglio comunale monotematico, richiesto proprio dalle opposizioni, durante il quale erano stati illustrati i vari percorsi progettuali.

Dopo quella seduta, però, non si sono avuti aggiornamenti sino alla convocazione urgente delle commissioni con solo 24 ore di preavviso e una grande mole di documenti da valutare in poco tempo. Secondo i consiglieri, questo approccio ha trasformato il consiglio in un semplice ratificatore di decisioni già prese, spesso al di fuori delle sedi istituzionali. Non è passato nemmeno un passaggio in giunta per discutere l’investimento di 156 milioni, elemento che gli oppositori considerano grave dal punto di vista amministrativo.

Mancanza di trasparenza e procedure pubbliche

La contestazione sotto il profilo democratico riguarda anche la mancata trasparenza e partecipazione: l’istruttoria pubblica prevista dallo Statuto comunale, necessaria a coinvolgere cittadini e associazioni con tempi adeguati per osservazioni e contributi, non è mai stata attivata. Gli oppositori sottolineano che la seduta monotematica non può sostituire questa procedura, ritenendola un errore formale e sostanziale da correggere.

Criticità tecniche e politiche del progetto e rischi legali segnalati

Le preoccupazioni dell’opposizione si estendono al contenuto stesso della delibera e agli aspetti tecnici relativi al percorso scelto per il Brt. I progettisti avevano evidenziato i problemi legati a via Epitaffio, strada considerata “quasi al limite della realizzabilità” per un’infrastruttura di tale portata. Questo implica impegni economici maggiori e possibili ostacoli logistici lungo il tratto.

I consiglieri sottolineano come analoghe procedure, con criticità simili, avevano riguardato la delibera sulla perequazione urbanistica, documento poi bocciato dalla Regione Lazio per irregolarità. In questo senso, si temono ripercussioni eventuali anche sul progetto del Brt se non si adottano misure correttive. La segnalazione riguarda soprattutto il rischio di invalidità del provvedimento a causa della mancata osservanza delle formalità richieste dallo Statuto e da norme amministrative.

Appello all’istituzione e prossimi passaggi

Il gruppo di opposizione ha sollecitato la maggioranza a ritirare il testo, correggere i vizi formali e riportare il progetto in aula dopo i dovuti approfondimenti. L’invito non ha avuto risposta e così si punta almeno a modifiche durante il prossimo consiglio comunale, con emendamenti che possano garantire legittimità e condivisione del provvedimento. La tensione resta alta mentre il progetto continua il suo iter burocratico, in attesa di un confronto istituzionale più ampio.

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