Latina, 125 bambini esclusi dagli asili nido comunali: le soluzioni in cantiere tra Pnrr e bandi regionali

Latina, 125 bambini esclusi dagli asili nido comunali: le soluzioni in cantiere tra Pnrr e bandi regionali

a Latina 125 bambini esclusi dagli asili nido comunali a causa della carenza di posti; l’amministrazione interviene con progetti Pnrr e bandi regionali per ampliare gli spazi e migliorare i servizi educativi
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A Latina, 125 bambini sono esclusi dagli asili nido comunali a causa della carenza di posti; l’amministrazione interviene con progetti PNRR e bandi regionali per ampliare gli spazi e migliorare i servizi per l’infanzia. - Gaeta.it

La carenza di posti negli asili nido comunali di Latina si fa sentire con forza. Sono 125 i bambini finora esclusi dalle strutture pubbliche, un problema che ha spinto l’amministrazione a intervenire durante la recente commissione consiliare. Le strategie al momento si concentrano sull’ampliamento dei posti disponibili grazie a piani finanziati dal Pnrr e a bandi regionali che puntano a recuperare spazi esistenti per destinarli all’infanzia.

La situazione degli asili nido a Latina: oggi lunghe liste di attesa e tanti bambini esclusi

A Latina il numero di posti negli asili nido comunali non riesce a soddisfare la domanda dei genitori. Nel 2025, la lista d’attesa conta ben 125 bambini esclusi dal servizio pubblico per mancanza di spazio. Questo dato emerso durante la seduta della commissione comunale ha acceso l’attenzione sulle difficoltà che le famiglie vivono nel conciliare lavoro e cura dei figli piccoli. L’amministrazione locale riconosce che la carenza di posti negli asili è una criticità da risolvere, con un impatto diretto sulle opportunità educative e sociali offerte ai più piccoli.

Dati emersi durante la commissione consiliare

L’assessora all’Istruzione Francesca Tesone e la commissaria Pina Cochi hanno illustrato i dati raccolti e alcune azioni in programma. Sono stati analizzati i numeri di richieste in rapporto alla capienza degli spazi attuali e si è evidenziato che solo un intervento strutturale potrà garantire una risposta duratura. La situazione non è nuova, ma i numeri mostrano come per alcune fasce d’età e zone di Latina l’accesso agli asili comunali rimanga un problema reale e urgente.

Le strategie contro la carenza di posti: dal progetto Pnrr alla trasformazione di strutture scolastiche

Per rispondere alla domanda di sistemi di accoglienza per l’infanzia, Latina punta su due azioni principali. Il progetto più rilevante è legato al Pnrr nell’ambito del programma ‘A gonfie vele’ che prevede la demolizione dell’ex Icos. In quella zona saranno realizzati spazi per circa 60 posti negli asili nido. Questo intervento fa parte di un investimento più ampio, orientato a recuperare e riconvertire edifici inutilizzati per esigenze sociali e scolastiche.

Parallelamente, il Comune ha deciso di partecipare a un bando regionale per modificare una parte della scuola dell’infanzia in via Ezio, istituto comprensivo Giovanni Cena. Qui è prevista la creazione di ulteriori 25 posti rivolti ai più piccoli, con un recupero funzionale dello spazio già esistente. Queste due azioni dovrebbero ridurre significativamente la lista d’attesa, anche se resteranno margini critici da gestire nel medio termine.

Spazi educativi e sviluppo psicopedagogico

Questi interventi puntano a inserire i bambini in un percorso educativo armonico, con spazi attrezzati per accogliere e sviluppare le prime fasi della crescita psicopedagogica. L’effetto atteso è un miglioramento del servizio pubblico che si occupa di infanzia, con un’attenzione particolare alle esigenze delle famiglie latine.

Il valore sociale degli asili nido: autonomia femminile e equilibrio tra famiglia e lavoro

La commissaria Pina Cochi ha sottolineato l’importanza sociale del tema asili nido. Latina ha ricevuto il riconoscimento di “città delle donne” e questa qualifica deve tradursi in azioni concrete per favorire l’emancipazione femminile. La disponibilità di posti nido è vista come un tassello fondamentale per offrire alle madri la possibilità di conciliare le responsabilità familiari con il lavoro. Senza adeguati servizi per l’infanzia, molte donne rischiano di rinunciare alla propria carriera o a opportunità importanti nel mercato del lavoro locale.

La battaglia sul tema, come ha rimarcato Cochi, si concentra sulla creazione di spazi di inclusione dove bambini e famiglie trovino supporto reale. L’intento è che i percorsi educativi siano continui e svolti all’interno di strutture che possano affiancare i genitori in questo delicato periodo di crescita. Il progetto punta a sviluppare ambienti in cui i bambini, da zero a sei anni, ricevano un sostegno omogeneo, sia dal punto di vista educativo che psicopedagogico.

Visione di inclusione sociale

Questa prospettiva si lega a una visione di inclusione sociale che passa anche dall’organizzazione concreta di servizi e strutture. Per Latina, il successivo passo sarà rendere operativi gli interventi appena descritti e monitorare l’efficacia delle nuove soluzioni nel tempo.

I lavori in corso: interventi di sicurezza ed efficientamento energetico nelle strutture scolastiche comunali

La commissione ha dato anche spazio agli approfondimenti sulle misure di messa in sicurezza e miglioramento energetico delle scuole di Latina. Sono in corso o programmati diversi interventi che mirano a garantire standard più alti per la sicurezza antincendio e il contenimento dei consumi energetici negli edifici pubblici.

Questi lavori assumono particolare rilievo perché coinvolgono direttamente anche le strutture destinate all’infanzia e contribuiscono a creare ambienti più sani e protetti per i bambini. L’amministrazione ha riassunto le iniziative come parti di un piano più ampio che interessa tutte le scuole, con particolare attenzione alle necessità dei piccoli ospiti e alle norme vigenti in materia di sicurezza.

Impatto sulla qualità della vita scolastica

Questi interventi non si limitano a un miglioramento estetico o di comfort. Riguardano invece aspetti fondamentali per l’adeguamento degli spazi pubblici, con un impatto diretto sulla qualità della vita scolastica. La sicurezza antincendio è una priorità per tutelare gli utenti, mentre l’efficientamento energetico riduce i costi gestionali e l’impatto ambientale. Queste attività sono parte integrante di un percorso di valorizzazione degli edifici comunali in cui i bambini trascorrono una parte importante del loro tempo quotidiano.

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