L’arpa abruzzo conferma la riunione del 22 maggio nonostante lo sciopero nazionale della sanità privata

L’arpa abruzzo conferma la riunione del 22 maggio nonostante lo sciopero nazionale della sanità privata

La tensione tra l’Arpa Abruzzo e i sindacati Fp Cgil e Cisl FP cresce per la mancata sospensione della riunione del 22 maggio, con i sindacati che annunciano la non partecipazione e nuove proteste.
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Tensione tra Arpa Abruzzo e sindacati Fp Cgil e Cisl FP per la mancata sospensione della riunione del 22 maggio, convocata durante lo sciopero nazionale della sanità privata, con i sindacati che si dichiarano esclusi e annunciano l’assenza. - Gaeta.it

La tensione tra l’Arpa Abruzzo e le organizzazioni sindacali Fp Cgil e Cisl FP cresce alla vigilia della riunione convocata per il 22 maggio. I sindacati, coinvolti nello sciopero nazionale della sanità privata che prevede anche un corteo regionale, denunciano l’impossibilità di partecipare e accusano l’agenzia di escluderli dalle trattative. Ecco tutti i dettagli sullo scontro e le reazioni ufficiali dei protagonisti.

La convocazione della riunione non subisce rinvii

L’Agenzia regionale per la protezione ambientale Abruzzo ha stabilito di mantenere la riunione prevista per il 22 maggio, il giorno dopo il comunicato dei sindacati. Quest’ultimi avevano chiesto un rinvio proprio per consentire ai rappresentanti di partecipare allo sciopero nazionale della sanità privata, che coinvolge molte strutture e prevede un corteo dalla piazza Italia fino a piazza Unione a L’Aquila.

Secondo gli esponenti di Fp Cgil e Cisl FP, la convocazione non è stata posticipata nonostante le pratiche siano state portate a conoscenza dell’amministrazione. I sindacati sottolineano che l’assenza forzata sarebbe motivata esclusivamente dall’impegno allo sciopero, che è una mobilitazione nazionale di rilievo per il settore sanitario privato, rappresentando un momento di forte manifesto sindacale.

La richiesta di rinvio, quindi, faceva leva sull’impossibilità materiale di partecipare senza sacrificare l’adesione alla protesta. L’Arpa alla fine ha deciso di proseguire con la convocazione confermata, innescando così il primo attrito ufficiale con le sigle sindacali coinvolte.

Le accuse dei sindacati sulla volontà di esclusione

Fp Cgil e Cisl FP hanno espresso con fermezza la loro lettura degli eventi, parlando di una strategia deliberata per escluderli dal confronto istituzionale. I sindacati ritengono che la decisione di non rimandare la riunione sia una forma di emarginazione politica nei loro confronti.

In questa visione, l’Arpa Abruzzo avrebbe volutamente ignorato le condizioni dei rappresentanti sindacali, impedendo quindi il diritto di partecipazione al tavolo delle trattative. Le segreterie regionali denunciano un “vulnus” nella relazione tra organizzazioni sindacali e l’amministrazione pubblica, fatto che definiscono “intollerabile” e difficile da superare senza adeguate garanzie.

La scelta dell’Arpa di andare avanti come se nulla fosse conferma lo stato di tensione che si è creato. Questa situazione, specificano i segretari, non solo compromette il dialogo sindacale ma rischia di indebolire la capacità delle sigle di rappresentare i lavoratori in una fase delicata e partecipata come quella dello sciopero.

La decisione delle segreterie regionali di non partecipare

In seguito a questa vicenda, i rappresentanti dei sindacati Fp Cgil e Cisl FP hanno anticipato che non saranno presenti alla riunione del 22 maggio. Le due organizzazioni hanno preso una posizione netta, rifiutandosi di rappresentare i lavoratori in un tavolo ritenuto ingiusto e già compromesso nei termini della partecipazione.

Fp Cgil e Cisl FP hanno inoltre annunciato che comunicheranno a breve ulteriori iniziative e possibili forme di protesta. Questi ulteriori passi saranno decisi e concordati nelle prossime ore dai rispettivi organi regionali, dopo un’attenta valutazione dell’impatto di questa esclusione forzata.

I segretari Luca Fusari e Vincenzo Mennucci hanno firmato congiuntamente il comunicato per riaffermare l’unità sindacale davanti all’atteggiamento dell’Arpa Abruzzo. La mancata partecipazione al tavolo delle trattative potrebbe complicare ulteriormente la gestione delle questioni del personale e delle politiche interne dell’agenzia.

Resta aperto il filo diretto tra le parti, ma la sintonia appare compromessa in questa fase. Gli sviluppi nei prossimi giorni saranno cruciali per capire se si potrà riportare il confronto in un clima più sereno e costruttivo.

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