L'aquila celebra san pietro celestino con uno spettacolo teatrale gratuito per l'anno giubilare

L’aquila celebra san pietro celestino con uno spettacolo teatrale gratuito per l’anno giubilare

Nel cuore di l’aquila, la celebrazione di san pietro celestino unisce fede e cultura con spettacoli teatrali e iniziative nell’anno giubilare, in vista del 2026 come capitale italiana della cultura.
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Il 19 maggio a L’Aquila, in occasione di San Pietro Celestino e dell’anno giubilare, si svolge lo spettacolo teatrale «Il ribelle di Dio», parte della rassegna «Il cortile di Celestino», che unisce fede, cultura e tradizione in vista del 2026, anno in cui la città sarà Capitale Italiana della Cultura. - Gaeta.it

Nel cuore di l’aquila, il 19 maggio, giorno dedicato a san pietro celestino, si svolge una manifestazione che unisce fede e cultura. Il Comune ha organizzato uno spettacolo teatrale aperto al pubblico, inserito nella rassegna il cortile di celestino, tornata per celebrare l’anno giubilare. L’evento segna un momento significativo per la città, che si prepara a un 2026 importante come capitale italiana della cultura.

La commemorazione di san pietro celestino nel contesto dell’anno giubilare

Alla basilica di collemaggio, simbolo religioso e storico di l’aquila, si svolgerà la santa messa in onore di san pietro celestino, papa e figura chiave per la città e la cristianità. Dopo la funzione religiosa, all’auditorium del parco, alle 19:30, si terrà «il ribelle di dio», rappresentazione teatrale a ingresso libero. Quest’opera fa parte della rassegna il cortile di celestino, progetto dedicato a mantenere viva la memoria del santo durante l’anno giubilare, tempo di indulgenza e riflessione per la comunità cristiana e locale.

L’anno giubilare ha ridato slancio a iniziative culturali che coinvolgono la cittadinanza e chi visita l’aquila. Questo evento artistico assume un valore aggiunto nella prospettiva di rafforzare il rapporto tra storia sacra e vita attuale della città.

Dettagli sullo spettacolo “il ribelle di dio” e gli artefici della rappresentazione

La rappresentazione teatrale «il ribelle di dio» è ideata e interpretata da marco valeri, membro dell’associazione culturale i guastafeste ets, che cura da tempo progetti legati alla storia e alle tradizioni locali. Le scenografie sono firmate da giampiero gigliozzi, maestro scultore noto per le sue capacità artistiche nel valorizzare temi storici e religiosi.

Lo spettacolo mira a raccontare la vita e il messaggio di san pietro celestino, proponendo un approccio che coniuga la spiritualità a un linguaggio teatrale accessibile e coinvolgente. Il testo affronta aspetti meno conosciuti della vicenda umana e pastorale del papa, mettendo in evidenza momenti di conflitto e riflessione interiore.

La scelta di organizzare l’evento in un auditorium vicino a un luogo di culto come la basilica di collemaggio amplifica l’esperienza del pubblico, inserendo la rappresentazione nel contesto più ampio della tradizione aquilana.

Il ruolo di angelo de nicola e le parole dell’assessore al turismo ersilia lancia

Prima dell’inizio dello spettacolo, il giornalista e scrittore angelo de nicola introdurrà la serata con una breve presentazione. De nicola, studioso della figura di celestino v e della storia aquilana, fornirà spunti e riferimenti utili a comprendere meglio la portata dell’iniziativa. La sua conoscenza degli aspetti storici e culturali della città offrirà un quadro più chiaro sul significato di questa celebrazione.

L’assessore al turismo di l’aquila, ersilia lancia, ha sottolineato come questa iniziativa riunisca elementi di spiritualità e teatro in una giornata simbolica per la città. Lancia ha spiegato che il cortile di celestino è pensato per collegare memoria e presente, accompagnando i cittadini verso la festività della perdonanza e l’anno 2026. Quel prossimo traguardo vede infatti l’aquila assumere la carica di capitale italiana della cultura, evento che promette di concentrarsi su iniziative simili.

L’assessore ha evidenziato che l’omaggio a celestino v in questo anno giubilare acquista un significato più profondo, diventando occasione di riflessione e dialogo tra passato e futuro.

L’importanza del cortile di celestino come spazio culturale e sociale nella città

Il cortile di celestino rappresenta una cornice stabile e funzionale per eventi che riprendono e valorizzano la storia legata alla figura di san pietro celestino, papa nato nel territorio abruzzese. Questa rassegna propone spettacoli, incontri e manifestazioni che coinvolgono la cittadinanza e chi si trova a visitare l’aquila, rafforzando così quel senso di identità e appartenenza che caratterizza la città.

Nel 2025, con l’approssimarsi di un evento importante come la designazione a capitale italiana della cultura, questi spazi assumono un ruolo di primo piano per allargare la partecipazione attiva e favorire momenti collettivi di approfondimento.

Il progetto si fonda sulla convinzione che cultura e tradizione religiosa possano dialogare senza contrasti, provando che la storia di san pietro celestino, papa e uomo, rimane viva attraverso la pratica artistica. Gli spettacoli come «il ribelle di dio» sono pensati per entrare in relazione diretta con il pubblico, trasmettendo contenuti e emozioni lontane dai canoni convenzionali.

Con il ritornare del cortile di celestino a teatro le strade di l’aquila si animano di nuova energia, che si proietta oltre la dimensione religiosa, coinvolgendo aspetti culturali e sociali. Questo crea un’occasione concreta per riflettere sul passato e immaginare spazi condivisi di cultura nel presente.

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