L’aquila calcio 1927 ha annunciato un nuovo assetto societario che segna un cambio di passo significativo per il club. La Baiocco Holding ha rilevato il 49% delle quote e Stefano Baiocco è stato nominato presidente, affiancato dai vicepresidenti Andrea Selvaggio e Gadaf Haliti. Questo passaggio rappresenta una svolta per la squadra e per tutta la città, che cerca di rialzarsi dopo anni nei dilettanti.
Un cambio di gestione per affrontare nuove sfide sportive e societarie
Il 29 dicembre 2024 ha segnato la fine di una gestione interamente affidata ai tifosi dell’aquila calcio. L’amministratore delegato Goffredo Juchich ha illustrato l’evoluzione recente durante la conferenza stampa nella sala “Franco Giancarli”. Fin dal primo anno, la società ha attirato numerosi sponsor e ha riacceso l’interesse attorno al club, coinvolgendo la comunità cittadina in modo partecipato. Però, come sottolineato dallo stesso Juchich, l’affluenza del pubblico è scesa nel corso della stagione, una situazione che necessita un cambiamento più incisivo per mantenere la competitività.
L’intervento della Baiocco Holding rappresenta il tentativo di rafforzare la struttura economica e organizzativa della società. La nuova proprietà porterà fondi e un’organizzazione più professionale, aspetti ritenuti indispensabili per il salto di categoria verso i professionisti. La collaborazione dei nuovi dirigenti ha l’ambizione di trasformare il club da un’entità semi-amatoriale a una realtà più solida nel calcio italiano.
Leggi anche:
Baiocco presidente e il nuovo collegio decisionale: idee e strategie
Stefano Baiocco, nominato presidente, ha espresso una forte e visibile emozione nel suo primo intervento ufficiale. Ha confessato che questa nuova responsabilità ha risvegliato in lui una profonda passione per L’Aquila, città a cui è da sempre legato. Baiocco ha evitato facili promesse, sottolineando invece l’importanza di un lavoro collettivo. Ha spiegato di aver formato un collegio decisionale composto da più persone che condividono lo stesso obiettivo: migliorare la squadra e ridare prestigio alla città.
Un dato significativo che ha portato all’attenzione di tutti è la condizione attuale della rosa, che comprende 11 giocatori e due tifosi. Un numero esiguo che non basta per competere ai livelli desiderati. Baiocco ha richiamato la necessità di compattezza e coesione all’interno della squadra e della tifoseria per superare questo momento difficile.
La visione del presidente mira chiaramente a lasciare alle spalle la posizione attuale nel calcio dilettantistico, con la speranza che l’aquila calcio possa riacquistare quanto prima il ruolo di protagonista sul palcoscenico professionistico nazionale.
I vicepresidenti selvaggio e haliti: contributi e progetti per il rilancio
Andrea Selvaggio e Gadaf Haliti, vicepresidenti del club, hanno voluto sottolineare l’importanza della collaborazione tra società e città. Selvaggio ha raccontato i primi sei mesi di lavoro dietro le quinte, in cui il gruppo ha cercato di migliorare tutto ciò che era stato fatto in precedenza. Ha parlato di passione ritrovata e senso di rinascita nel tessuto sociale aquilano, definendo questo il vero motore delle loro azioni.
Haliti ha svelato alcune delle linee guida per il futuro, con una attenzione particolare alle iniziative sociali legate all’attività del club. Obiettivo dichiarato è coinvolgere sempre più persone nella vita della squadra e nel progetto sportivo, amplificando l’impatto che L’Aquila Calcio può avere sulla città.
Il nuovo assetto punta a stabilire una presenza più radicata di tutte le componenti che ruotano attorno alla squadra, anche attraverso iniziative fuori dal campo che possano rafforzare il legame con tifosi e cittadini.
Il mister in panchina resta un mistero, si lavora verso l’ufficialità
Nel corso del dibattito con i giornalisti, sono arrivate alcune anticipazioni sul prossimo allenatore della prima squadra. Stefano Baiocco ha risposto con una battuta sulla definizione di “segreto di Pulcinella” per il nome spesso accostato a quello di Sandro Pochesci. Ha precisato che ogni indiscrezione rimarrà tale fino a quando non ci sarà l’annuncio ufficiale.
Questo atteggiamento lascia intendere che, anche se si sta lavorando per chiudere l’accordo, la società vuole gestire in modo prudente e programmato le comunicazioni pubbliche. La scelta dell’allenatore rappresenta una tappa fondamentale nella crescita della squadra e nel progetto generale presentato dal nuovo gruppo dirigenziale.
L’attesa per conoscere il nuovo tecnico accompagna quindi questo momento di transizione dentro allo spogliatoio e a tutta la società, che punta a costruire una squadra competitiva per la prossima stagione.