L’aquila, assessore tursini respinge le accuse sull’organizzazione del centro di riabilitazione territoriale

L’aquila, assessore tursini respinge le accuse sull’organizzazione del centro di riabilitazione territoriale

L’assessore Tiziana Tursini risponde alle critiche sull’assenza del Comune nelle riunioni della III Commissione, sottolineando l’impegno nella scelta degli spazi e la collaborazione con Asl 1 per il centro di riabilitazione territoriale a L’Aquila.
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L’avvio del nuovo centro di riabilitazione territoriale a L’Aquila ha suscitato polemiche politiche, con l’assessore Tiziana Tursini che difende l’impegno del Comune nella gestione del progetto, sottolineando la collaborazione con associazioni, utenti e la ASL 1 per garantire una struttura funzionale e adeguata. - Gaeta.it

L’attenzione sull’avvio del nuovo centro di riabilitazione territoriale a l’Aquila ha riacceso il confronto politico cittadino. L’assessore alle Politiche sociali, Tiziana Tursini, ha risposto alle critiche mosse dall’opposizione che punta il dito sulla presunta assenza di adeguata rappresentanza del Comune nelle riunioni della III Commissione consiliare. Nel mezzo, il lavoro svolto per trovare la miglior collocazione possibile degli spazi destinati al centro e la collaborazione con associazioni e utenti coinvolti.

Le accuse delle opposizioni e la replica dell’assessore tursini

La polemica è nata attorno alla presenza del Comune durante le sedute della III Commissione consiliare, che sta esaminando il progetto sul centro di riabilitazione territoriale. Alcuni esponenti dell’opposizione hanno contestato la mancanza di rappresentanti politici capaci di portare avanti con sufficiente vigore la causa comunale e la partecipazione agli incontri decisivi.

Tiziana Tursini ha respinto in modo netto queste critiche. Ha chiarito di essere stata nominata ufficialmente dal sindaco come delegata per seguire da vicino l’intero processo organizzativo, compresa la partecipazione al Tavolo di confronto istituito proprio per la questione. Ha spiegato di aver non solo assistito alle sedute della III Commissione, ma di essere rimasta dopo il suo intervento per lavorare insieme agli altri presenti, contribuendo attivamente al dialogo istituzionale.

Impegno e presenza dell’assessore

Le parole dell’assessore sottolineano come la presenza del sindaco nelle discussioni fosse indiretta, ma garantita tramite la sua delega. Questo aspetto ha chiuso un filo critico centrato sulla politica comunale ritenuta assente. Le accuse, secondo Tursini, si basano su elementi strumentali e non riflettono l’impegno concreto dell’amministrazione.

Sopralluoghi e la ricerca della sede più adatta per il nuovo centro

Al centro dei lavori preparatori c’è la valutazione degli immobili da destinare al centro di riabilitazione. L’assessore ha spiegato che sono già stati effettuati diversi sopralluoghi su strutture messe a disposizione da privati o enti, selezionando quelle più idonee.

Una delle soluzioni individuate è la sede Aism a Ocre. L’assessore carezzata l’idea di una collaborazione che coinvolga sia questa struttura sia al sede G8, già indicata come principale luogo per il centro. Precisa però che la proposta di Ocre non costituisce un’alternativa ma un’aggiunta possibile, nata da un confronto aperto con l’associazione interessata e da riscontri con alcuni utenti.

Questo lavoro ha dimostrato attenzione alle esigenze e ai desideri reali dei futuri utenti del centro, cercando di considerare spazi funzionali e accoglienti. L’iniziativa ha ricevuto riscontri positivi proprio per questo impegno verso soluzioni dignitose e funzionali.

I limiti e le caratteristiche del patrimonio edilizio comunale

Un passaggio importante del discorso riguarda lo stato degli immobili comunali disponibili. L’assessore ha ricordato che il patrimonio edilizio cittadino, in gran parte formato da abitazioni costruite o ristrutturate dopo il terremoto, presenta vincoli tecnici e normativi che ne limitano l’uso per scopi diversi da quello residenziale.

Questi edifici, infatti, non rispettano le esigenze specifiche di un centro di riabilitazione, che ha standard di accessibilità e requisiti strutturali differenti. Ciò riduce di molto la rosa delle possibilità e rende fondamentale trovare soluzioni che vadano oltre il solo patrimonio pubblico.

Mappatura e collaborazioni esterne

L’amministrazione si concentra quindi su una mappatura degli spazi più sicuri e funzionali, senza scartare interventi in collaborazione con soggetti esterni, per assicurare un ambiente che risponda alle necessità terapeutiche e assistenziali.

Il ruolo del comune e il supporto alla asl 1

Infine, l’assessore Tiziana Tursini ha voluto chiarire la funzione svolta dal Comune nel percorso verso la realizzazione del centro. Ha detto che l’amministrazione non intende sostituirsi alla Asl 1, che ha la responsabilità sanitaria e gestionale del progetto, ma sta offrendo sostegno concreto e operativo.

Il Comune ha adottato un atteggiamento di cooperazione, mobilitando risorse e strutture per facilitare il lavoro della Asl 1 senza sovrapporsi o interferire nei compiti specifici. Questo approccio, secondo Tursini, si traduce in un impegno reale, lontano da dichiarazioni strumentali o polemiche.

L’amministrazione conferma il suo obiettivo di realizzare un centro che rispetti le normative vigenti e garantisca condizioni dignitose per gli utenti. A questo si lega la volontà di proseguire nel dialogo con tutti i soggetti coinvolti, per arrivare a una soluzione che non sia teorica o burocratica, ma concreta e funzionale alla città e ai suoi cittadini.

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