La seconda commissione consiliare dell’Aquila ha dato via libera al piano quadro dei tratturi , un documento atteso da decenni che definisce regole e interventi per valorizzare questi antichi percorsi. Il piano punta a combinare la salvaguardia ambientale, la tutela storica e nuove opportunità per il turismo e la città. Il provvedimento, voluto dall’amministrazione comunale, coinvolge attivamente istituzioni, università e soprintendenza. Il risultato interessa in particolare le zone di Sant’Elia, Bazzano e San Gregorio, aree importanti del territorio aquilano.
L’approvazione in seconda commissione e la visione politica dietro il piano
La seconda commissione Gestione del territorio del consiglio comunale dell’Aquila ha espresso parere favorevole sulla proposta di deliberazione relativa al piano quadro dei tratturi. La discussione è stata seguita dal presidente della commissione Guglielmo Santella, che ha sottolineato il valore politico e strategico di questo passaggio. La definizione di un piano dopo oltre quarant’anni rappresenta un’azione concreta per l’organizzazione e la salvaguardia delle aree attraversate dai tratturi, antichi sentieri di transumanza che caratterizzano il territorio.
Un segnale per il futuro della città
Santella ha evidenziato come l’approvazione del piano non sia solo un atto tecnico, ma un segnale di attenzione al futuro della città, grazie anche al contributo dell’assessore all’urbanistica Francesco De Santis e della maggioranza consiliare. Il piano rientra in una strategia di sviluppo territoriale che integra la tutela del patrimonio storico e naturale con la possibilità di favorire un rilancio turistico e culturale. Il riconoscimento della centralità dei tratturi all’interno della pianificazione urbana indica la volontà di connettere passato e presente in una visione sostenibile e pianificata.
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Il ruolo dei tratturi nel territorio aquilano e gli obiettivi di valorizzazione
I tratturi hanno rappresentato per secoli vie principali per il passaggio del bestiame, ma oggi costituiscono elementi di grande valore storico e ambientale. Prenderli in carico con un piano regolato significa proteggerli da abusi e degrado, garantendo la loro funzione culturale e paesaggistica. Il percorso di questi antichi sentieri attraversa diverse frazioni e contribuisce a definire l’identità del territorio.
Decoro, funzionalità e turismo consapevole
Il piano quadro affronta la necessità di restituire decoro e funzionalità a queste aree, inserendole in un contesto urbanistico che le valorizzi in modo organico. L’attenzione si concentra non solo sulla conservazione del paesaggio e dei vincoli ambientali, ma anche sulla creazione di nuove opportunità per chi intende visitare questi luoghi. L’auspicio è di sviluppare un turismo rispettoso e consapevole, che possa portare benefici economici mantenendo inalterate le caratteristiche storiche. L’azione rappresenta un passo verso una gestione concreta e tangibile di un patrimonio difficile da controllare senza regole specifiche.
Il contributo del gruppo l’aquila protagonista e l’importanza del lavoro condiviso
Anche il gruppo consiliare L’Aquila Protagonista ha manifestato soddisfazione per l’ok alla proposta in commissione. I consiglieri hanno sottolineato come il piano derivi da una collaborazione tra istituzioni, università e soprintendenza, un lavoro che ha consentito di affrontare la questione con competenze diverse. Questo metodo ha permesso di ottenere un risultato che supera sfide annose e apre a nuove prospettive concrete.
Una speranza per sant’elia, bazzano e san gregorio
I territori di Sant’Elia, Bazzano e San Gregorio, interessati direttamente dal piano, attendono ormai da molto tempo un documento capace di ridare ordine e qualità a un’area che per anni è rimasta trascurata. Il piano propone una strada per tutelare la storia locale e al contempo per immaginare sviluppi sul piano turistico e culturale che possono avvantaggiare l’intera città. Questo testimonia come un approccio condiviso, paziente e strutturato possa produrre innovazioni significative nel governo del territorio.
L’approvazione in commissione rappresenta dunque una tappa importante. Il percorso prosegue verso il consiglio comunale, dove si dovrà confermare questa volontà comune e permettere al piano quadro dei tratturi di diventare uno strumento operativo in grado di cambiare il volto di una parte rilevante dell’Aquila.