L’apertura dei castelli di cannero segna una nuova tappa per terre borromeo sul lago maggiore nel 2025

L’apertura dei castelli di cannero segna una nuova tappa per terre borromeo sul lago maggiore nel 2025

Il lago Maggiore si prepara a rilanciare il turismo con l’apertura dei castelli di Cannero, gestiti da Terre Borromeo, che nel 2024 registrano oltre un milione di visitatori tra isole Bella e Madre, Villa Pallavicino e altre attrazioni storiche.
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Il Lago Maggiore si arricchisce con l’apertura dei castelli di Cannero, gestiti da Terre Borromeo, che consolidano il turismo locale grazie a un’offerta storica, naturale e culturale di grande richiamo. - Gaeta.it

Il lago maggiore si prepara ad accogliere una delle sue attrazioni più antiche e affascinanti. Il prossimo 12 aprile si terrà la cerimonia di inaugurazione dei castelli di Cannero, fortificazioni risalenti al XV secolo, posizionate su isolotti minori e ricche di storie di banditi e pirati. L’accesso al pubblico sarà possibile dal 28 aprile, segnando un nuovo capitolo per Terre Borromeo, il gruppo privato che gestisce diversi siti turistici intorno al lago, tra cui le isole Bella e Madre, Villa Pallavicino e altre località di richiamo. I Borromeo non solo custodiscono questi beni da generazioni, ma rappresentano un punto di riferimento per il turismo locale e regionale. Nel 2025, i castelli di Cannero entreranno a far parte di un’offerta turistica diffusa che mira a mantenere alta l’attrattività del lago tutto l’anno.

Terre borromeo e il suo ruolo chiave nel turismo del lago maggiore

Terre Borromeo guida buona parte dell’attività turistica del lago maggiore. La loro influenza va oltre la semplice gestione dei luoghi, dato che le loro aperture segnano gli ingressi massicci di visitatori, mentre le chiusure a inizio novembre comportano una drastica diminuzione dei flussi. Questo andamento stagionale è noto tra gli operatori del settore. Le isole Bella e Madre, insieme al Parco Pallavicino, costituiscono la spina dorsale dell’offerta culturale e naturalistica. Questi siti attraggono un pubblico variegato che spazia dai turisti internazionali agli appassionati locali. Le strutture offerte, come palazzi storici, parchi e aree naturalistiche, si affiancano alla rete di attività commerciali presenti sulle isole, contribuiendo a creare un circuito turistico integrato. Il gruppo Borromeo in questo quadro gioca anche un ruolo di custode, intervenendo periodicamente con restauri e manutenzioni per mantenere in vita questi elementi patrimoniali.

I risultati economici di terre borromeo negli ultimi anni

Il bilancio 2024 di Terre Borromeo ha confermato una crescita continua, con un fatturato che supera i 21 milioni e mezzo di euro. Questo risultato arriva dopo una fase di rallentamento legata agli anni della pandemia, durante i quali attività turistiche in tutta Italia hanno sofferto chiusure e restrizioni. Dal 2022 in poi, i Borromeo hanno visto una ripresa solida, con numeri superiori a quelli pre-Covid, e un’attenzione particolare alla qualità dell’esperienza offerta. La dinamica di crescita si riflette anche nel numero di visitatori, con un incremento di biglietti staccati soprattutto nelle isole e Villa Pallavicino. La ricaduta economica sul territorio è significativa, viste le decine di migliaia di ingressi che si traducono in consumi e ritorni per hotel, ristoranti, trasporti e negozi. La gestione snella della famiglia ha permesso di mantenere le risorse concentrate sulle priorità della tutela e dello sviluppo dell’offerta turistica, evitando dispersioni.

L’isola bella e madre: numeri e nuovi investimenti per la qualità

L’isola Bella conferma il suo ruolo di attrazione principale di Terre Borromeo. Nel 2023 ha raggiunto un record di oltre 544 mila ingressi, risultato che supera persino l’anno pre-pandemia. La semplicità nell’arrivare da Stresa o Baveno, unita a un’offerta che spazia dal palazzo storico al parco, passando per negozi e abitazioni, rende l’isola fondamentale per l’economia locale. Il principe Vitaliano Borromeo si è impegnato da anni a mantenere elevata la qualità delle strutture e dei servizi, consapevole che questo incide tanto sull’immagine quanto sulla frequentazione. L’isola Madre, sebbene meno comoda da raggiungere e con costi di trasporto più elevati, tiene i suoi numeri ben alti. Dopo un crollo durante la pandemia, i visitatori sono aumentati fino a sfiorare i 285 mila nel 2023, mantenendo un flusso significativo. Entrambe le isole contribuiscono a creare una filiera turistica che coinvolge barcaioli, operatori, commercianti e guide, animando la stagione turistica.

Villa pallavicino e le altre attrazioni di terre borromeo

Villa Pallavicino a Stresa è un’altra entità importante del gruppo Borromeo. Il parco, noto per gli animali liberi e la vista sul lago, ha un’affluenza che si mantiene intorno ai 110 mila visitatori annui dopo le difficoltà pandemiche. La villa, di proprietà dei Borromeo dopo un’acquisizione dai Pallavicino di Genova, necessiterà di interventi di restauro, destinati a rafforzare eventulamente l’offerta. Anche la Rocca di Angera e il parco del Mottarone contribuiscono al totale straordinario di accessi di Terre Borromeo, che nel 2023 supera il milione di visitatori. Questo traguardo fa pensare a una tenuta stabile su quei numeri nei prossimi anni, anche grazie all’introduzione dei castelli di Cannero, oggetto di un investimento da 15 milioni che promette di ampliare ulteriormente l’attrattiva dell’area. Il turismo nella zona si fonda così su paesaggi variegati, storia, arte e natura, elementi che attirano persone di ogni età e provenienza.

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