L'antigone di mendelssohn torna all'auditorium con lanzillotta e il coro maschile di santa cecilia

L’antigone di mendelssohn torna all’auditorium con lanzillotta e il coro maschile di santa cecilia

Il 23 giugno 2025 all’auditorium Parco della Musica di Roma, l’Accademia Nazionale presenta Antigone di Mendelssohn con il Coro Maschile di Santa Cecilia, diretta da Francesco Lanzillotta nel Teatro Ostia Antica Festival.
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Il 23 giugno 2025 all'Auditorium Parco della Musica va in scena "Antigone" di Mendelssohn, un raro capolavoro che unisce musica, coro e recitazione, diretto da Francesco Lanzillotta con il Coro Maschile di Santa Cecilia e Massimo Popolizio come voce recitante. - Gaeta.it

L’appuntamento del 23 giugno 2025 all’auditorium Parco della Musica riporta in scena un titolo raro del repertorio musicale europeo. La produzione unisce la musica di mendelssohn con il coro maschile di santa cecilia guidato da andrea secchi, sotto la direzione di francesco lanzillotta. L’evento segna l’apertura della stagione estiva dell’accademia nazionale e si inserisce nel teatro ostia antica festival, frutto di una collaborazione con il teatro di roma-teatro nazionale. Il progetto punta a dare nuova vita a un’opera dove la musica dialoga con le parole, attraverso la tragedia di sofocle.

L’opera e la sua storia tra musica e mito

Antigone è una tragedia antica firmata da sofocle nel 441 a.C., che poi è stata messa in musica da felix mendelssohn nel 1841. Questa versione non è un’opera lirica tradizionale ma un brano di musica di scena. Mendelssohn compose le musiche per accompagnare la rappresentazione teatrale del mito, fondendo il linguaggio musicale con la recitazione e la declamazione del testo classico.

L’intenzione di mendelssohn

L’intenzione era di ricreare lo spirito della tragedia greca, con un coro che assumeva un ruolo centrale, simile ai cori che scandivano l’azione nelle rappresentazioni dell’antichità. Questo collegamento tra musica e parola crea un’atmosfera in cui si amplifica il dramma di Antigone, figlia di Edipo condannata dalla sorte e da leggi contrastanti. La partitura di mendelssohn cerca di evocare da un lato la legge divina, dall’altro quella umana, temi ancora oggi carichi di tensione.

Nonostante il valore musicale e drammatico, questa composizione di mendelssohn ha visto poche esecuzioni nella storia, compresa una storica unica esecuzione all’auditorium di roma nel 1986, diretta da marcello panni. Ora, grazie a questa nuova produzione, il pubblico ha l’occasione di riscoprire un lavoro che mescola la tradizione classica con un linguaggio romantico che sorprende per modernità e intensità.

La rielaborazione musicale con francesco lanzillotta sul podio

Francesco lanzillotta è una delle figure più presenti nel panorama orchestrale italiano, noto per scelte di repertorio non convenzionale e per la cura del dettaglio esecutivo. Alla direzione dell’orchestra di santa cecilia, ha definito l’antigone di mendelssohnuna perla sorprendente“, sottolineando come la partitura sfidi le aspettative di chi conosce solo i grandi titoli romantici più famosi.

Con questo lavoro si abbandona lo scintillio avvolgente di composizioni come il Sogno di una notte di mezza estate per entrare in un territorio più sottile e pieno di contrasti. Lanzillotta evidenzia come mendelssohn abbia realizzato una musica semplice nella forma ma potente nella capacità di richiamare l’antica tragedia attraverso il profondo dialogo fra coro, orchestra e voce recitante.

Il coro maschile di santa cecilia

In questo allestimento, oltre all’orchestra, si valorizza il coro maschile di santa cecilia diretto da andrea secchi, che interpreta il ruolo del coro greco con energia e precisione, dando voce agli elementi fondamentali della storia e creando un filo diretto con il pubblico. L’equilibrio fra strumenti, coro e parola è essenziale per trasmettere il dramma di antigone senza tradire la sua essenza.

Teatro, musica e parola: il cast e il ruolo di massimo popolizio

Questo spettacolo non è solo un concerto ma un incontro tra musica, teatro e recitazione. La presenza di massimo popolizio come voce recitante carica la rappresentazione di un’intensità particolare. Il suo intervento collega direttamente la tragedia antica con l’ascoltatore moderno, ponendo l’accento sulla parte narrativa e sul significato profondo del testo di sofocle.

Il cast vocale comprende inoltre simonetta solder che interpreta antigone, christoph hulsen nei panni di kreon e alessandro budroni che interpreta diverse figure di supporto come il guardiano, il servo e il capo coro. Questo gruppo di attori-cantanti rende viva ogni scena con autorialità, senza sovrapporre la parola alla musica ma integrandola con rispetto.

Il teatro ostia antica festival

Il teatro ostia antica festival ospita questo progetto proprio per stimolare il recupero di opere poco note ma ricche di valore culturale. La collaborazione con il teatro di roma-teatro nazionale rafforza lo sforzo di proporre spettacoli che esplorano i legami tra tradizione classica e linguaggi contemporanei. Qui, passato e presente si incrociano, mentre la musica di mendelssohn offre una lettura nuova di una storia eterno-affascinante.

Al parco della musica di roma, il 23 giugno si presenta così uno spettacolo che sfida le abitudini del pubblico, invitandolo ad ascoltare la tragedia attraverso il filtro della musica e della parola declamata. Un’occasione per riscoprire un repertorio dimenticato e un mito sempre attuale.

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