L’antica bottega del vino, storico locale di verona, si conferma punto di riferimento per gli appassionati con un premio che premia ogni anno la qualità delle sue carte vini. Dal 1981 la rivista americana wine spectator assegna il grand award ai ristoranti con liste vini particolarmente ricche e curate. Il locale scaligero porta avanti questa tradizione di eccellenza da oltre vent’anni, un risultato che rispecchia la sua attenzione per la cultura enogastronomica e la passione per i vitigni italiani e internazionali. Nel 2025 l’antica bottega si trova al centro di un progetto di espansione che la porterà a cortina d’ampezzo con una nuova sede.
Un primato di qualità e continuità nel panorama enogastronomico italiano
L’antica bottega del vino mantiene ininterrottamente dal 2004 il prestigioso grand award di wine spectator. Questo riconoscimento, rilasciato solo ai locali con wine list particolarmente ampie e approfondite, premia soprattutto le selezioni che includono produttori noti, annate pregiate e bottiglie di grandi formati abbinate ad una proposta gastronomica di qualità. Per il 2025 solo 6 ristoranti in italia hanno ottenuto questo sigillo, confermando la difficoltà di conservare standard così elevati e una continuità così lunga. La guida americana considera anche la presentazione della carta vini, aspetto curato con attenzione dall’antica bottega attraverso una proposta aggiornata e variegata.
La carta vini e la cantina
La carta dei vini di questo locale veronese supera le quattromila etichette, con una cantina composta da circa 22.000 bottiglie. Si tratta di un patrimonio che fa dell’antica bottega una tappa obbligata per chi vuole scoprire la realtà vitivinicola italiana e internazionale, un luogo dove degustare prodotti spesso difficili da trovare. Le bottiglie più rare e antiche sono frutto di collaborazioni dirette con produttori che riconoscono nella bottega un partner affidabile e appassionato. Il sodalizio con nomi importanti consolida il ruolo del locale nelle dinamiche del mercato e della tradizione.
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La squadra e la filosofia dietro la selezione dei vini
Simone Isoli, head sommelier dell’antica bottega del vino, sottolinea il lavoro di un team composto da professionisti con competenze specifiche. Il gruppo non si limita a conoscere le caratteristiche tecniche dei vini ma si impegna a visitare personalmente le vigne e a confrontarsi con le realtà produttive. “Questo approccio consente di trasmettere ai clienti non solo informazioni tecniche, ma anche esperienze vissute e legami culturali.” Seguendo il metodo suggerito da giovanni veronelli, la “camminata tra i vigneti” diventa il presupposto per una conoscenza completa, profonda, che valorizza ogni etichetta scelta.
Formazione e ricerca
La formazione continua e la ricerca sul campo sono elementi fondamentali per mantenere l’elevato standard della selezione. La carta non nasce da una semplice raccolta di bottiglie ma da un processo che tiene conto della storia, del territorio e delle storie dietro ogni produttore. In questo modo la bottega si presenta come luogo di condivisione per gli appassionati, dove la passione si traduce in una proposta capace di soddisfare anche i palati più esigenti.
Una tradizione radicata e lo sguardo rivolto al futuro con la nuova apertura a cortina
L’antica bottega del vino è di proprietà di dieci soci appartenenti a famiglie storiche legate alla tradizione dell’amarone: allegrini, begali, brigaldara, masi, musella, speri, tedeschi, tenuta sant’antonio, tommasi e zenato. Questa rete di produttori rafforza la natura del locale come custode della cultura enologica veronese e veneta. Grazie a questa sinergia, il locale non solo preserva la memoria storica del territorio, ma crea una base solida per sviluppi futuri.
Progetto cortina d’ampezzo
Il progetto aperto per il 2025 prevede la nascita di una seconda sede dell’antica bottega a cortina d’ampezzo, prevista per l’inverno 2025/2026. Questa nuova apertura arriva in un momento di grande attenzione per la località dolomitica, pronta ad accogliere eventi importanti come i giochi olimpici invernali. La proposta di cortina proporrà una carta vini più snella rispetto alla sede veronese, ma manterrà lo stesso carattere e la stessa cura nella selezione. Si tratta di un’estensione progettata per portare la cultura del vino e l’atmosfera della bottega anche in un contesto montano e turistico molto frequentato.
Il nuovo locale, pensato come una naturale prosecuzione di quello storico, vuole offrire agli ospiti esperienza completa, dalla scelta delle bottiglie al racconto dei vini, in un ambiente che riprende l’accoglienza calorosa della città scaligera. “Questo passo costituisce una sfida importante e un’occasione per ampliare l’offerta culturale e gastronomica valorizzando il legame tra vino e territorio.”
L’antica bottega del vino conferma così il suo ruolo di attore chiave nella vita enogastronomica italiana, con radici solide e una visione pronta ad abbracciare nuove sfide e luoghi, mantenendo una forte connessione con le tradizioni.