Nel centro di Ancona si riaprono le porte di uno dei siti archeologici più importanti della città in occasione delle giornate europee dell’archeologia. L’anfiteatro romano, solitamente chiuso al pubblico, sarà visitabile grazie a una serie di visite guidate organizzate dal Museo archeologico nazionale delle Marche. L’appuntamento con la storia antica si tiene sabato 14 giugno, offrendo un’occasione unica per conoscere da vicino il passato di questo luogo che racconta tanto della città e della regione.
Visite guidate e programma durante le giornate europee dell’archeologia
Il Museo archeologico nazionale delle Marche ha previsto tre turni di visite guidate per sabato 14 giugno, agli orari 9.30, 10.45 e 12. Questi incontri permettono di scoprire l’anfiteatro romano e il patrimonio archeologico di Ancona in modo approfondito. Il biglietto di ingresso costa 8 euro e include anche l’accesso al museo, segnando così un’occasione per esplorare il sito in modo completo e organizzato.
Durante la visita, le guide illustreranno la storia complessa e stratificata del sito, partendo dall’antico abitato ellenistico su cui l’anfiteatro è stato costruito. L’itinerario prosegue tra strutture conventuali e l’ex carcere di Santa Palazia, costruzioni che si sono sovrapposte nel corso dei secoli. Questi edifici raccontano la trasformazione della città, passando da un insediamento romano a un centro abitato con molte funzioni nel tempo.
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Un patrimonio tra passato e presente urbano
Il patrimonio raccontato nelle visite non riguarda solo reperti o mura antiche, ma si collega anche al contesto urbano contemporaneo, mostrando come il passato sia rimasto inciso nel tessuto cittadino. Al di là della storia architettonica, il sito sorprende per il panorama mozzafiato che offre. Dall’alto si vedono fondersi mare, cielo e pietra, creando un panorama che lega natura e cultura in modo unico. L’esperienza visiva completa il racconto storico e rende questa visita particolarmente suggestiva.
Attività didattica dedicata ai bambini al museo archeologico nazionale delle Marche
Fin da venerdì 13 giugno il museo propone un’attività pensata per i più piccoli, intitolata “Tutti a tavola”. Il laboratorio, fissato alle 10.30, invita i bambini dai 5 ai 12 anni a scoprire l’alimentazione nell’antichità. Tre temi principali guidano il percorso: i cibi preferiti dagli antichi romani, le ricette più diffuse o insolite e le curiosità legate alla cultura alimentare di quel tempo.
Attraverso i reperti conservati nel museo, i bambini vengono coinvolti in una narrazione che spiega cosa mangiavano le popolazioni antiche e come si preparavano quei piatti. Alla sessione di racconto segue un laboratorio pratico, durante il quale i partecipanti realizzano una creazione in argilla, legando così la scoperta storica a un’attività manuale e creativa. L’iniziativa è gratuita e chiaramente richiede una prenotazione, vista la limitazione dei posti disponibili.
Avvicinare i bambini all’archeologia con il gioco
Questa proposta educativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione della cultura storica locale, cercando di avvicinare i bambini all’archeologia attraverso il gioco e l’esperienza diretta. Il tema del cibo, semplice ma ricco di spunti, si presta ad avvicinare i più giovani a concetti storici senza appesantire troppo l’approccio.
Importanza culturale e storica del sito dell’anfiteatro romano di Ancona
L’anfiteatro è uno degli elementi chiave della storia antica di Ancona. Nato sull’insediamento ellenistico della città, è diventato con i romani uno spazio destinato agli spettacoli pubblici. Nel corso dei diversi secoli, l’area è stata trasformata da strutture religiose e civili, fino a ospitare anche un carcere, evidenziando il cambiamento continuo del luogo.
Stratificazione urbana e culturale
Questo susseguirsi di funzioni rende l’anfiteatro un esempio concreto della stratificazione urbana e culturale presente in molte città italiane. La conservazione del sito permette di studiare le fasi storiche aggiornate nel terreno stesso e nelle architetture rimaste. La posizione panoramica aggiunge valore al sito e lo qualifica come paesaggio culturale, in grado di unire elementi naturali e storici in un unico contesto visivo.
La cura e l’apertura di questi spazi rendono possibile recuperare un pezzo importante del passato cittadino, riportandolo alla luce e ai visitatori. Le visite guidate si rivelano un modo diretto per trasmettere conoscenze e fare sentire il pubblico parte di una storia che ancora vive nel territorio e nel paesaggio circostante.
La riserva di posti e la richiesta di prenotazione indicano l’attenzione degli organizzatori nel mantenere una gestione corretta delle visite, assicurando qualità nell’esperienza offerta. L’iniziativa si inserisce in un progetto più ampio di valorizzazione del patrimonio culturale locale, stimolando l’interesse per l’archeologia e la storia tra cittadini e turisti.