La questione dello spostamento del mercato giornaliero a Ladispoli continua a dividere la comunità. La decisione della commissione urbanistica di rinviare il consiglio comunale aperto chiesto dai cittadini, fino a dopo l’approvazione di un piano urbanistico che coinvolge via Sironi, ha alimentato polemiche. L’amministrazione del sindaco Alessandro Grando conferma l’intenzione di procedere con il trasferimento del mercato, mentre i residenti e diverse associazioni spingono per un confronto più diretto e tempestivo.
Il progetto di spostamento del mercato e le prime reazioni
Nei mesi scorsi, il sindaco Alessandro Grando ha ufficializzato l’idea di trasferire il mercato da via Ancona a via Sironi, motivando il trasferimento con la necessità di creare un parcheggio a raso nell’area attualmente occupata dal mercato. Questa proposta nasce dalla carenza di posti auto nel centro città, un problema sentito da molti residenti e commercianti. Il nuovo mercato, secondo il progetto, dovrebbe spostarsi in via Sironi, una zona che verrà interessata anche da importanti interventi edilizi.
La notizia ha però incontrato resistenze e preoccupazioni tra la popolazione. Il gruppo “Ladispoli sostenibile” è subito intervenuto con una petizione che in poche settimane ha raccolto oltre duemila firme. La richiesta principale era quella di sospendere il trasferimento e convocare un consiglio comunale straordinario aperto, per ascoltare la voce dei cittadini prima di approvare qualsiasi decisione definitiva. L’iniziativa ha posto in evidenza il rischio che la modifica possa modificare radicalmente la vita quotidiana di chi vive e lavora nella zona.
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Il piano integrato e il rinvio
Il nodo politico si è stretto intorno al piano integrato urbanistico, che include la costruzione di oltre 37mila metri cubi di edifici commerciali e abitativi in via Sironi, insieme a un mercato coperto che dovrebbe sostituire quello esistente nei giardini centrali. Questo piano verrà discusso il 25 giugno dalla commissione urbanistica di Ladispoli. Il consiglio comunale aperto, richiesto dai cittadini per dare spazio alle loro istanze, è invece rimandato al primo luglio, quindi dopo la decisione sul piano integrato.
La scelta del rinvio sta provocando dissenso tra le forze di opposizione e le associazioni cittadine. Molti ritengono che un confronto con la cittadinanza prima dell’ok al piano avrebbe permesso un dialogo più trasparente e condiviso. Non a caso, la convocazione posticipata – sebbene rispetti le procedure formali – viene vista da molti come un modo per limitare la pressione pubblica sulla decisione finale.
Le tensioni con ladispoli sostenibile e la mobilitazione dei cittadini
Giuseppe Fiorini, tra i fondatori di “Ladispoli sostenibile”, ha espresso in modo netto la delusione del gruppo. Fiorini ha definito la convocazione tardiva del consiglio comunale straordinario come un “contentino” per calmare gli animi, senza offrire un vero spazio di partecipazione prima che venga approvato il piano. Ha anche sottolineato il rischio che l’approvazione del progetto possa rendere irreversibile lo spostamento del mercato, condizionando futuri amministratori e creando situazioni difficili per gli operatori e la comunità.
Il gruppo intende partecipare attivamente sia alla seduta del 25 giugno che al consiglio comunale del primo luglio. Fiorini ha rivolto un appello ai consiglieri di opposizione affinché sostengano la richiesta di rinvio del piano, per dare modo ai cittadini di essere ascoltati. La mobilitazione per ora resta alta, con incontri e presidi che mostrano come il tema sia sentito da molti abitanti di Ladispoli.
Il contesto urbano e le prospettive
La partita sul mercato di Ladispoli si inserisce in un quadro più ampio di trasformazioni urbanistiche e sociali. L’amministrazione punta a rilanciare via Sironi con interventi edilizi che prevedono nuove abitazioni e spazi commerciali, oltre al mercato coperto, obiettivi che incontrano resistenze legate all’alterazione del tessuto cittadino e ai possibili problemi di traffico e servizi.
I cittadini chiedono invece un percorso che rispetti i tempi di confronto e assicuri trasparenza. Il mercato, attualmente nel cuore della città, rappresenta per molti un punto di riferimento storico e sociale, e lo spostamento appare come un cambiamento che modifica abitudini consolidate e relazioni tra residenti e commercianti. Le prossime settimane saranno decisive per capire se la proposta troverà un equilibrio tra esigenze urbanistiche e istanze della popolazione.