Ladispoli, lavori in corso per la riapertura del bosco di palo tra sicurezza e riforestazione

Ladispoli, lavori in corso per la riapertura del bosco di palo tra sicurezza e riforestazione

Il bosco di Palo a Ladispoli riaprirà dopo due anni grazie a lavori di manutenzione straordinaria e al progetto europeo Primed-Life, che coinvolge scuole e comunità nel recupero della macchia mediterranea.
Ladispoli2C Lavori In Corso Per Ladispoli2C Lavori In Corso Per
Il Bosco di Palo a Ladispoli riaprirà dopo quasi due anni di chiusura grazie a interventi di manutenzione straordinaria e a un progetto di riforestazione che coinvolge la comunità locale e le scuole, per recuperare la macchia mediterranea e garantire sicurezza e tutela ambientale. - Gaeta.it

Il bosco di palo, area verde tra le più significative di ladispoli, sta tornando accessibile dopo quasi due anni di chiusura. Sono partiti i lavori di manutenzione straordinaria per mettere in sicurezza le alberature compromesse e garantire una fruizione sicura del sito. Nel frattempo, prosegue un progetto di riforestazione volto a recuperare la macchia mediterranea originale, coinvolgendo anche le scuole locali. Il recupero del bosco rappresenta un impegno concreto per l’ambiente e la comunità.

Interventi di manutenzione straordinaria per la sicurezza del bosco di palo

La mattina del 15 aprile 2025 sono iniziati i lavori di manutenzione nel bosco di palo. Filippo Moretti, consigliere delegato alle aree protette del comune di ladispoli, ha annunciato che gli interventi si concluderanno entro circa un mese, permettendo di riaprire al pubblico l’area verde. La chiusura durava da circa due anni, imposta dalla necessità di tutelare i visitatori a causa della pericolosità causata dalle piante compromesse.

L’operazione si basa su un’autorizzazione della regione lazio, che ha concesso l’accesso ai cantieri. Una ditta specializzata ha il compito di rimuovere gli alberi malati e stabilizzare le cime instabili. Questo garantisce la sicurezza dei sentieri e degli spazi frequentati dai cittadini. Il lavoro include l’abbattimento selettivo delle piante pericolanti e l’intervento diretto sulle strutture arboree per limitare rischi di cedimenti improvvisi.

Commenti di filippo moretti

Moretti segue personalmente l’evoluzione dei lavori ed evidenzia il valore del bosco non solo come spazio naturale, ma anche come patrimonio storico e sociale per ladispoli. “Restituire il bosco ai residenti significa tutelare un bene ambientale di rilievo, garantendo un luogo di svago e contatto diretto con la natura che manca da diverso tempo.” Il progetto si presenta come un primo passo verso una gestione più attenta e duratura dell’area protetta.

Origini della chiusura e stato di salute degli alberi

Il bosco di palo è stato chiuso dopo che è stato accertato il deterioramento diffuso delle sue alberature. Nel corso degli ultimi anni, molte piante hanno subito gravi danni causati da malattie fungine e parassitarie, oltre a soffrire per condizioni ambientali peggiorate. Lo stato di salute degli alberi si è rapidamente degradato, aumentando la probabilità di caduta di rami o intere piante.

Soprattutto le specie più vecchie hanno mostrato segni di instabilità strutturale, creando problemi di sicurezza per chi lo frequentava. I vigili del fuoco e i tecnici forestali hanno consigliato la chiusura immediata per impedire incidenti. Il blocco degli accessi, stabilito nel 2023, non ha però fermato il naturale degrado delle piante, rendendo urgente un intervento mirato.

Questa fase di manutenzione straordinaria rappresenta un momento chiave per evitare la perdita completa del patrimonio arboreo. Solo intervenendo prontamente è possibile preservare le caratteristiche ambientali e consentire la fruizione in sicurezza. Il bosco di palo si conferma così protagonista di iniziative concrete e operative, lontane da semplici progetti teorici.

Il progetto europeo primed-life e il recupero della macchia mediterranea

Il percorso di recupero del bosco di palo include l’attuazione del progetto europeo “Primed-Life”. L’iniziativa punta a riforestare le zone del bosco che sono state danneggiate tra gli anni ’90 e i primi del 2000. Lo scopo è ristabilire la macchia mediterranea che un tempo caratterizzava il paesaggio, fortemente compromessa dall’azione umana e dall’inquinamento.

Il piano prevede la reintroduzione di specie autoctone come querce, lecci e frassini. Questi alberi sono fondamentali per ristabilire equilibri naturali e favorire habitat più stabili e resistenti. La piantumazione si svolge in modo graduato, rispettando i tempi di crescita e le condizioni di terreno e clima. Il progetto mira a creare una nuova vita per il bosco, garantendo rifugio per la fauna locale e uno spazio verde duraturo per la cittadinanza.

Non a caso, il progetto coinvolge attivamente la comunità locale, che ne diventa parte integrante. Il lavoro sul campo non si limita ai tecnici, ma include iniziative di sensibilizzazione e partecipazione attiva.

Il ruolo delle scuole e delle associazioni nella rinascita del bosco

Gli studenti delle scuole di ladispoli stanno giocando un ruolo significativo nella rinascita del bosco di palo. In collaborazione con diverse associazioni ambientaliste, hanno partecipato direttamente alla piantumazione di nuove alberature. Questo coinvolgimento rende l’operazione più concreta e radicata nella comunità.

Le attività per le classi prevedono incontri didattici, laboratori all’aperto e interventi pratici. I ragazzi imparano così a conoscere l’importanza della conservazione dell’ambiente e a sviluppare un rapporto più responsabile con il territorio, in un processo che unisce educazione e azione sul campo. Le associazioni supportano le scuole con competenze tecniche e materiali, coordinando i lavori nei periodi di maggior attività.

Il coinvolgimento giovanile amplifica l’effetto sociale di questo progetto di rinascita. Il bosco non è più solo un polmone verde da proteggere ma si trasforma in un laboratorio di educazione ambientale dal vivo. “Conoscere queste esperienze permette di comprendere il valore di un territorio vissuto e curato dalla popolazione stessa.” Ladispoli prepara così un futuro in cui natura e cittadini dialogano direttamente.

Change privacy settings
×