La zona logistica semplificata pronta a cambiare il volto del friuli venezia giulia con oltre 1400 ettari coinvolti

La zona logistica semplificata pronta a cambiare il volto del friuli venezia giulia con oltre 1400 ettari coinvolti

La zona logistica semplificata nel Friuli Venezia Giulia punta a superare la burocrazia, attrarre investimenti e giovani talenti, potenziare infrastrutture e formazione per sostenere manifattura e crescita regionale.
La Zona Logistica Semplificata La Zona Logistica Semplificata
La zona logistica semplificata in Friuli Venezia Giulia mira a snellire la burocrazia, attrarre investimenti e sostenere lo sviluppo industriale e infrastrutturale, puntando su innovazione, formazione e collaborazione tra imprese e istituzioni. - Gaeta.it

La zona logistica semplificata si presenta come una svolta concreta per il friuli venezia giulia, offrendo un’occasione per superare gli ostacoli burocratici e stimolare lo sviluppo industriale e infrastrutturale. Nel corso di un convegno dedicato a questa nuova realtà, rappresentanti delle principali associazioni imprenditoriali della regione hanno spiegato le potenzialità e le sfide legate a questo strumento. Lo spazio coinvolto copre 1.457 ettari distribuiti in 26 comuni, una vasta area destinata a diventare un punto di riferimento per aziende e investitori.

Il ruolo strategico della zls per il territorio del friuli venezia giulia

La zona logistica semplificata nasce per offrire vantaggi concreti e immediati alle imprese. Da anni si parlava della necessità di ridurre le procedure burocratiche complesse che spesso bloccano la crescita delle aziende. Con la zls, quelle attese sembrano finalmente finite. Gli imprenditori possono aspettarsi una burocrazia alleggerita, incentivi fiscali dedicati e infrastrutture moderne, tutte condizioni pensate per rendere il territorio più attrattivo. L’obiettivo è chiaro: spingere tutte le aziende a trarre beneficio dalla zona semplificata nel corso del tempo, creando così un modello replicabile e vantaggioso.

Una posizione geografica di rilievo

La dimensione e la collocazione geografica della zls sono rilevanti: si trova infatti in una regione che rappresenta un crocevia europeo, con un sistema portuale che conta tre porti importanti e cinque interporti strategici. Questo posizionamento facilita la logistica, i trasporti e la distribuzione verso mercati nazionali e internazionali. Non a caso, la presenza di università e centri di ricerca sul territorio rafforza il legame tra innovazione e produzione, elemento fondamentale per rimanere competitivi a lungo termine.

Manifattura e lavoro: il cuore economico della regione e la sfida della formazione

La manifattura nel friuli venezia giulia pesa per il 24% sul pil regionale e occupa circa 124mila persone, praticamente la metà di tutto l’export della regione dipende dalle produzioni industriali. Questo dato conferma l’importanza della produzione manifatturiera e spiega perché la zls abbia un ruolo cruciale per sostenere questo settore fondamentale. Senza però perdere di vista un problema delicato: l’invecchiamento della popolazione regionale.

Luigino Pozzo, presidente di Confindustria Udine, ha sottolineato questo aspetto più volte nel suo intervento. “La capacità di attrarre giovani talenti e investimenti esteri non è solo un vantaggio, ma una necessità per mantenere viva la capacità produttiva e innovativa.” Il nodo della formazione risulta quindi centrale: senza poli formativi capaci di fare da ponte tra università e aziende, il rischio è quello di vedere diminuire le risorse umane qualificate. Anche per questo, la zls deve rappresentare un volano per indirizzare investimenti mirati anche in questo senso.

La formazione come leva per il futuro

La sinergia tra scuole, università e imprese dovrà essere potenziata per assicurare un ricambio generazionale. Senza questo, “rischiamo un rallentamento significativo della crescita economica regionale,” come evidenziato dagli esperti presenti al convegno.

Governance e investimenti al centro delle aspettative del mondo imprenditoriale

La semplificazione burocratica, i vantaggi fiscali e le infrastrutture avanzate rappresentano le offerte concrete della zls, ma non si tratta di un regalo senza doveri. Le imprese devono interpretare questo nuovo status come una sfida da affrontare insieme alle istituzioni e alle associazioni. Serve collaborazione per far sì che ogni attore coinvolto dia il proprio contributo nella costruzione di un modello stabile e sostenibile.

Chiarezza e tempi certi nella governance

La governance della zona logistica semplificata è una questione cruciale. Il mondo degli industriali chiede alla Regione tempi certi e trasparenza nelle decisioni. Solo un quadro chiaro può garantire la fiducia necessaria a spingere investimenti significativi e continuativi. Proprio per questo il confronto tra enti pubblici e privati dovrà essere costante e basato su regole precise.

Le cifre sono già state messe sul tavolo. Marco Bruseschi, presidente del Cosef, ha illustrato come oltre la metà della superficie industriale regionale sia rappresentata dal loro coordinamento. I progetti pianificati per la zls prevedono investimenti nell’ordine di 71 milioni di euro per il triennio 2025-2027. Questi fondi saranno destinati a sviluppare le infrastrutture logistiche e a rafforzare il legame con le aziende, per migliorare i servizi e rendere il territorio competitivo rispetto ad altre strade europee.

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